Dave entrò nella camera di sua figlia. La trovò stesa sul letto, lo sguardo rivolto alla finestra bagnata dalla pioggia. Singhiozzava.
-Kylie,tesoro.- si sedette sul bordo del letto. Da quando sua moglie non c'era più il ruolo di doppio genitore era toccato a lui.
-Si papà?.-
-Come stai?.- che domanda stupida pensò tra sè e sè.
-Male papà, male.- si voltò verso suo padre.
-Kyl, queste cose succedono. Sono esperienze che riempiono il bagaglio della vita.-
-No papà, tu non capisci. Luke non era una stupida cotta. No. Luke era qualcosa di molto più grande.-
-Cos'era per te?.- chiese dolce suo padre.
-Luke era la mia vittoria. La vittoria in una vita sconfitta.-
Suo padre non sapeva cosa dire, Kylie ci sapeva fare con le parole, proprio come la madre.
-Sai cosa diceva spesso la mamma?.- disse l'uomo alla figlia.
-No. Cosa?.- chiese curiosa lei.
-Una citazione, del suo scrittore italiano preferito. Qual è la vera vittoria,quella che fa battere le mani o battere i cuori?.-
Kylie indugiò.
-Sai cosa significa Kylie?.-
-La vittoria momentanea di un attimo, come un applauso o quella effettiva, come un cuore innamorato.- rispose sicura lei.
-E la risposta qual'è?.- chiese suo padre
-Quella che fa battere i cuori, papà.- rispose e sorrise.
-Quindi cosa devi fare piccola mia?.-
-Non lo so.-
-La vittoria del tuo cuore cosa dice?.-
-Dice di amarlo.- guardò negli occhi suo padre.
-Allora amalo. Amalo e non lasciarlo scappare.- suo padre si alzò e lo stesso fece lei.
-Grazie papà.- lo abbracciò e sorrise.
___
Si abbassò il cappuccio della felpa rossa, prima di entrare in aeroporto.
-Marie se pronta?.- chiese alla sua ragazza.
-Se ci sei tu, sono sempre pronta.- sorrise.
-Allora, prendiamo quell'aereo, e iniziamo la nostra vita insieme.-
-Ho un anello al dito ormai. Non ti libererai di me.- lo stuzzicò la mora.
-Amo sapere che sei tu, la donna che sposerò. Ti amo Marie Louise Laubert.-
-Ti amo anche io, stupido unicorno.-
-Ecco la mia Marie.- sorrise lui, poi la attirò a sè, e la baciò.
___
Ashton era stanco di quelle mura bianche, voleva colore.
Voleva il rosso per il suo sangue.
Quel rosso che solo le mani confortanti di Kyl riuscivano a dargli.
Prese il cellulare e la chiamò.
-Ash? Sei tu, è successo qualcosa?.- la voce preoccupata di lei, lo fece sorridere.
-È tutto a posto Kyl. Solo, mi mancavi.- sussurrò il ragazzo.
-Vuoi che venga lì da te?.- chiese lei.
-Puoi?.-
-Per te subito Ash.-
-Allora fai in fretta.- sussurrò Ashton.
Staccò la chiamata e aspettò.
Chiuse gli occhi, era molto stanco.
-Ash, sono qui.- si sentì chiamare.
Aprì gli occhi.
Kylie era lì, seduta accanto al letto, sorridente.
-Kyl, sei arrivata.- sussurrò con voce roca.
-In quindici minuti esatti.- rise lei.
-Scusa se ti ho chiamata.-
-Non scusarti Ash, sono qui per te.-
-Ti volevo abbracciare.- ammise il ragazzo.
-Ma io ti abbraccerei sempre Ash.- disse la ragazza, abbracciandolo.
-Stretto stretto?.- chiese lui.
-Fino a prendermi il tuo dolore.- sussurrò lei.
Il ragazzo chiuse gli occhi, poi si allontanò da Kylie.
-Kyl, sono troppo giovane per morire.- piangeva, -Voglio vivere prima di morire. Voglio fare tutto quello che desidero. Ho poco tempo, ma voglio farlo.- continuò.
-Ti aiuterò io, Ash.- sorrise la ragazza rassicurandolo.
-Allora, baciami.- disse calmo il ragazzo.
-Ash, cosa?.- un cipiglio si formò sul viso di Kylie.
-È un mio desiderio da sempre, un bacio, uno solo Kyl. Ti prego.- la voce di Ashton era quasi una supplica.
Si spostò sul letto, avvicinandosi a Kylie.
La osservò in ogni dettaglio.
Gli occhi scuri come nuvole di pioggia, le labbra che parevano rose, la pelle chiara e morbida.
Passò una mano sulla sua guancia, e la avvicinò a sè.
Unirono le labbra per qualche secondo.
Uno scontro veloce e dolce.
-Scusa Kyl.- strinse gli occhi.
-No Ash, tranquillo. È tutto okay.- lo rassicurò lei.
-Luke si arrabbierà.- ribattè il ragazzo.
-Luke mi ha lasciata.- mormorò a testa bassa Kylie.
-Ti ha lasciata? È proprio stupido, non sa cosa si perde.- rispose con una smorfia Ashton -Sei una ragazza meravigliosa, ti amerei io se non dovessi morire.- continuò.
Kylie sospirò, non si aspettava che Ashton la vedesse in quel modo.
-Ti farei felice, più di quanto abbia fatto lui. Ma il mio tempo ha un termine, e mi odio per questo.- sputò con rabbia.
-Il tempo che hai, Ashton, lo useremo insieme.- rispose la ragazza guardandolo negli occhi verdi.
-Ti farò felice.- disse lui.
-Ti farò vivere.- rispose lei.
___
Angolo autrice.
Okay, non è il massimo, ma mi va bene così com'è.
Nel prossimo avrete eventuali chiarimenti su ciò che è successo in questo.
La poesia di cui parla Dave a Kylie è dell'autore Pier Paolo Pasolini.
Vi amo pandacorni miei :3
Kiiiiiiss :*
-AloneDreamer.
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Stormy Sea.||Luke Hemmings.
FanfictionCosa succede se la luce e il buio si incontrano? Se il bene e il male si guardano negli occhi? Se l'acqua e il fuoco si sfiorano? La luce accenderà il buio? Il bene sconfiggerà il male? L'acqua spegnerà il fuoco? __________________ Kylie Whittemore...