Questo e' quanto sono riuscita a scrivere ieri.
Ho finito le correzioni giusto un minuto fa.
Mi scuso per il cliffahanger, ma spero che vi faccia venire voglia di leggere il seguito. XD
E spero di scrivere la conclusione del capitolo entro oggi.
Wish me luck.
***
In forno giaceva una confezione di salsicce e purea di patate, presa poco prima al supermercato.
Non avevo voglia di cucinare, non avevo voglia di fare nulla.
Tutto ciò che desideravo era riempirmi lo stomaco con qualcosa di unto e sostanzioso, scolarmi una birra, e filare a letto senza dare tempo al cervello di pensare troppo.
Mi serviva tempo per metabolizzare.
Avevo già una pallida soluzione al casino con Min, ma prima di valutarla sotto ogni angolazione dovevo dormire, staccando la mente da ogni cosa.
Un bel muro di buio ed incoscienza mi separava da una decisione sofferta forse, ma necessaria.
Tolsi il cibo dal forno, ponendolo su di un tagliere in legno spesso.
Le salsicce sfrigolavano spandendo un acuto odore di cipolle, mentre la purea di patate, soffice e color avorio, sobbolliva come animata di vita propria.
Era stato un pomeriggio duro da digerire.
Min, dando fondo alla sua natura maligna, aveva fatto a brandelli il mio cuore.
Ogni singola rivelazione uscita dalle sue labbra, rappresentava una ferita difficilmente sanabile sul momento.
"Coraggio Michael, è solo questione di lasciar andare..." mi dissi trasportando le salsicce da teglia a piatto.
"Perché ciò che Min ha detto, è solo la realtà. Se soffro è perché non voglio accettarla..."
Stappai la birra, sedetti al tavolo spartanamente apparecchiato, concludendo amaramente le mie riflessioni.
"E il suo regalino, forse so come rimandarlo al mittente."
Durante il lungo tragitto sino a casa avevo pensato moltissimo, sviscerando il problema con cura maniacale.
Oscillando tra voglia di piangere, rabbia e ragione esaminai ogni elemento, arrivando infine ad una soluzione virtualmente accettabile.
Tuttavia mi serviva tempo, riposo e quiete, prima di prenderla seriamente in considerazione.
Sapevo bene quanto pericolose fossero le idee, provenienti da un cervello scosso ed esasperato.
Agire spinti dall'emotività, creava sempre un mucchio di guai.
Per questo forzai me stesso al silenzio, al non pensare troppo.
Controllai alcune mail di lavoro, ultimai un articolo per il giornale e diedi un'occhiata ad una proposta di collaborazione esterna, prima di abbandonare scrivania e computer rifugiandomi tra le lenzuola.
Mio malgrado ripensai a Min, al calore del suo corpo nel mio letto, a quanto fosse tenero appena sveglio e brutale nel fare sesso, avvertendo un gran male al cuore.
Sospirai scacciando da me quelle e molte altre immagini, dirottando l'attenzione a questioni di vita quotidiana, sopravvivenza, lavoro.
Fortunatamente, la stanchezza ebbe la meglio.
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Min (Incubus)
ParanormalMin e' un Incubus caduto sulla Terra, a causa di un'evocazione finita male. Bloccato senza potersi muovere dalla citta' in cui e' decide di usare il suo talento piu' spiccato, il sesso, per passare il tempo. Realizza dunque una pagina social dove ch...