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Se amate Min ma vi va di leggere qualcosa di piu' romantico e sentimentale (ma sempre infarcito di sesso esplicito) vi rimando al profilo di Chasse-Neige dove potrete leggere un romanzo paranormal romance intitolato "Carpe Diem."

Ok, fine spazio pubblicita', e passiamo a questo capitolo che spero possa piacervi visto che contiene un bel po' di "cose interessanti" LOL

Grazie a chi ha letto sin ora!

***


Quando uscimmo era ormai notte.

"Facciamo un giro sul lungomare?" proposi, animato da biechi doppi fini.

"Perché no?" sorrise, avvolgendo un braccio attorno al mio.

L'avrei sorpreso giusto il tempo di un battito di ciglia, ma sarebbe successo.

Una piccola vittoria per me, il primo passo verso una libertà che ancora non sapevo se desiderare sino in fondo.

In quel momento, mentre camminavo a braccetto con lui pensai a quanto fosse bello stare assieme, ed a quanto mi sarebbe piaciuto far durare tale emozione all'infinito.

Lo guardai, e due immagini si sovrapposero davanti agli occhi, riportandomi dentro il sentiero della ragione.

Una era il Min carino ed adorabile che ti si strusciava addosso come un gatto, regalava baci di una dolcezza unica, e sapeva sorridere radioso; l'altro il demone dal ghigno malefico, l'insaziabile voglia di sesso e violenza, l'essere incapace di provare sentimenti per chiunque.

Dovevo ricordare quest'ultima faccia, perché essa rappresentava pienamente ciò che lui era.

L'altra, invece, si basava sull'inganno.

Un bellissimo specchietto per le allodole, e la trappola perfetta per persone come me.

Così come aveva detto tempo prima, io rientravo nella categoria dei romantici.

Amavo, mi donavo, ero sincero.

Coloro che appartenevano alla mia stessa specie, venivano divorati da gente come Min.

Probabilmente il suo parco giochi contava molti di noi.

I romantici, quelli sensibili al bello, alla dolcezza.

Min li usava tutti, fregandoli a suon di moine.

Quando si ribellavano o abbassavano la guardia rivelava il suo lato demoniaco, gustandosi ogni singola molecola del loro dolore.

Nulla fa più male di un cuore onesto, che scopre di aver amato invano.

Lo sapevo bene, ed anche per questo cercavo di tenere alta l'attenzione.

Non sembrava facile, ma potevo farcela.

L'importante era spostare i pesi sulla bilancia, passando da amore a sesso.

Usare, anziché restare inerti.

I piani per la nottata prevedevano esattamente quello.

Scendemmo sino al lungomare, immergendoci nella luce giallastra dei lampioni.

Mille ombre, mille suoni, animavano la grande strada lucida di salsedine.

Min non chiese nulla.

Probabilmente aveva intuito cosa mi frullasse in mente, oppure stava solo aspettando per capire come comportarsi.

Dopotutto un Demone come lui, poteva cavarsela in ogni frangente.

"Andiamo più avanti, dove ci sono le cabine di legno" dissi con voce soffocata per l'emozione.

Min (Incubus)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora