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Altro capitolo "di passaggio" prima di passare a qualcosa di meno rilassato XD

Grazie a chi ha letto sin ora!

***


Come Min aveva profetizzato, al lavoro riuscii a fare poco o nulla.

La cosa che mi lasciava perplesso era, che tutto sommato il tempo trascorso con lui si era rivelato più intenso rispetto le altre volte, ma non COSÌ intenso.

Questo mi portò a pensare, che forse c'era altro nascosto sotto la superficie.

-Vorrei sapere cosa mi hai fatto.- Gli scrissi in chat, durante una delle numerose pause della mattinata.

-Ok, abbiamo scopato due volte di fila, ma non è comunque normale!-

Min, scusandosi per il ritardo, rispose dopo circa un'ora.

Quando vidi il messaggio scappai in cucina, approfittando dell'occasione per preparare un altro caffè.

-Ero con un cliente che si eccita se indosso biancheria femminile. È stato molto divertente LOL-

Gli dissi di lasciare perdere i dettagli rimandandoli ad un'altra volta, perché volevo rispondesse alla mia domanda.

-È semplice, quando sono Demone posso scatenare una forza in grado di risucchiare le tue energie vitali. Una tecnica che ho usato per fiaccare i peggiori elementi in cui mi sia imbattuto, e che uso ancora per puro divertimento.-

Seguì una breve pausa, a base di emoticon a forma di cuore.

-Notte dopo notte erano sempre più deboli, terrorizzati, indifesi, ed a me veniva ancora più voglia di tormentarli. Quindi non ti conviene fare il sostenuto – aggiunse, riempiendo lo schermo di emoticon ridenti.

-Perché se lo farai, finirò con l'ucciderti.-

Sgranai gli occhi davanti a tale affermazione, e alla sfilza di faccine e cuoricini che digitò, come se quanto appena detto fosse il più spassoso degli scherzi.

- Ci vediamo?- chiese, mandando in allegato al messaggio un selfie in cui appariva semi-nudo, e con la faccia imbrattata di schizzi biancastri.

Indossava un reggiseno minimale in pizzo lilla, e delle mutandine dello stesso materiale che lasciavano scoperto il sedere.

Trasalii, chiudendo d'istinto la chat in corso.

Guardandomi nervosamente attorno tentai di capire se qualcuno mi avesse beccato, ma fortunatamente la cucina appariva deserta.

Il cellulare ronzò, mandando il cuore in gola.

Aprii cautamente la chat, e lessi: - Ho ancora due clienti e poi via libera! Birra? Pub?-.

- Ok – scrissi in fretta, nascondendo lo smartphone contro il petto.

Controllai ancora non ci fosse nessuno e conclusi la discussione, digitando ora e luogo del nostro appuntamento.

Ero esausto, ma dopo ciò che aveva detto non riuscii davvero a rifiutare il suo invito.

C'erano in gioco troppe cose, tra cui la mia stessa vita.

Uscii in anticipo, millantando un improvviso impegno non ben definito.

Camminai sino ad un parco poco distante, lasciandomi cadere sulla prima panchina che trovai libera.

Il luogo si stava popolando di fauna notturna dall'incerta natura.

Min (Incubus)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora