8-Amami a modo tuo.

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Ciao, sono Sascha, molti quando ero in vita mi hanno disprezzato, pochi mi hanno amato.
Comandare non è mai facile, non si piacerà mai a tutti quanti.
Sono morto troppo presto, ho lasciato la mia famiglia da sola e ogni giorno prego che a loro non accada nulla.
Questo mondo è ingiusto, oggi ci sei, domani chissà...
Ho vissuto la mia vita a pieno solo durante i miei ultimi giorni di vita perché sapevo che non ci sarei più stato.
Mi pento di non essere stato più buono con chi lo era con me.

Sascha's pov

Sono nel retro del templo dello spirito.
È qui che Ares ci ha portato.
Ho avuto la possibilità di parlare con Milly e vederla piangere mi ha distrutto.

Lancio i sassolini nel lago mentre penso a cosa posso fare...

"Sascha"Mi chiama Stefano.

Mi giro per guardarlo ma non rispondo.

"Ti devo delle scuse e delle spiegazioni, posso sedermi accanto a te? "Chiede.

Gli faccio cenno di accomodarsi pure.

Guardo il laghetto davanti a noi e Stefano per un po' rimane in silenzio.

"Non so bene come iniziare"Ammette poi.

Lo guardo negli occhi, sono così spenti, che gli è successo?

Lui non riesce a reggere il mio sguardo e abbassa il suo immediatamente.

"Mi dispiace per le parole che ho detto l'altro giorno, lo so, mi scuso sempre e dovrei smetterla di fare la vittima, sono morto ma devo ancora imparare che non esisto solo io o solo i miei sentimenti"Dice ranicchiandosi.

"Okay, scuse accettate"Dico forse troppo freddo.

"Sascha mi dispiace davvero, lo hai fatto per me, perché era giusto che sapessi la verità sul conto di Seth, sono un combinaguai di prima categoria, perdonami se sono così, perdonami se sono entrato nella tua vita e te l'ho scombussolata tutta"

Rimango in silenzio.
È la prima volta che ammette di essere lui la causa dei miei problemi.

"Non è colpa tua, non è colpa di nessuno... Guardaci, non riusciamo nemmeno a guardarci, quante volte ci siamo feriti a vicenda per arrivare a questo punto Stefano?"

"Mi dispiace... "Dice poi alzandosi di colpo.
Lo guardo perplesso.

"Stefano, che cos'hai? Non è da te essere così... "

"Lo so, infatti non capisco... "Dice.

"Stefano, ti perdono, l'ho sempre fatto, seriamente, non ti preoccupare "

"Non sono andato a letto con Ares, te lo giuro, cercavo solo una spalla su cui piangere perché mi sento così solo e abbandonato da chiunque Sascha"

"Non è affar mio con chi vai a letto "Dico sincero mentre lancio un sassolino in acqua.

"Capisco, ma io sentivo di dovertelo dire...grazie per avermi perdonato"Stefano si incammina per andarsene.

"Dove vai? "Chiedo senza girarmi.

"Pensavo di andarmene a sud, da mio padre, probabilmente lui mi accoglierà a braccia aperte... Qui non ho più nessuno e con te ho terminato... Ti ho chiesto scusa e mi hai perdonato"

"Che cazzo stai blaterando? "Chiedo alzandomi per raggiungerlo ma lui si allontana.

"Voglio ricordarti così, seduto davanti al laghetto senza che tu serba rancore verso i miei confronti, mi va bene"

"Stefano, mi rimani solo tu"Dico serio.
Sapevo che mi avrebbe abbandonato quando avesse potuto.

"Sono serio Stefano"

Lui si guarda i piedi.
"Riesco solo a farti soffrire, non siamo compatibili, nè come amici nè come amanti, l'ho capito tardi"Dice.

Lo fermo e lo spingo contro un albero.

"Ripetimelo"Dico mentre gli tolgo la camicia.

"Sascha... "

"Ripetimelo, dimmelo, che non siamo compatibili, dimmelo provaci ancora, ripetimelo quando mi sentirai dentro di te... "Dico baciandogli il collo.

"Sascha, tutto questo è sbagliato"Dice anche lui con poca convinzione.

"Concedimi una notte, poi puoi decidere di abbandonarmi"

Mi fermo per guardarlo.
Ha chiuso gli occhi.

"Stefano... "Dico.

"Perché devi rendere le cose più difficili? "Dice dandomi un pugno sul petto, e un altro, e ancora un'altro.

Sto per cadere nel laghetto.
"Stefano, Stefano smettila"Lo fermo mentre entriamo entrambi nel laghetto.

Prendo il suo viso tra le mani e lo bacio dolcemente sulle labbra. Lui ricambia dopo un bel po'.
Mi tolgo la camicia e mi inginocchio per abbassare i suoi pantaloni.

"Ti farò mio adesso"gli dico.
Accarezzo il suo sedere e lo faccio stendere.
L'acqua non è alta.

Mi abbasso i pantaloni e guardo Stefano.

Non posso esserne sicuro del fatto che possa restare per me.
Entro dentro di lui e lui si regge a me emettendo un urletto.

"Non mi importa se non siamo compatibili"Dico penetrandolo più in profondità mentre lui per un attimo trattiene il respiro e poi si fa scappare un forte gemito di piacere.

"Non mi interessa minimamente"Dico poi iniziando a muovermi moderatamente.

Lui geme sotto di me e tutto ciò mi fa impazzire.
Mi stringe le braccia mentre li penetro.

"Sascha..  Sascha "Dice il mio nome tra i gemiti.

Lo guardo e lo bacio sulla fronte.
"Non lasciarmi "gli sussurro.

Mi accarezza il viso e poi mi stringe a sè.

"Ti odio "mi dice per poi baciarmi.

"Allora odiami, odiami per sempre"



Stefano si è addormentato.
È lo sto portando a letto.
Lo metto sotto le coperte.
Gli accarezzo i capelli.

"Sascha"dice Ares all'orlo della porta.

Mi alzo e raggiungo Ares.

"Ho bisogno di te, sei un abile combattente, poi ti prometto che cercherò il modo per farvi resuscitare"

Guardo Stefano che dorme sereno.

"Non c'è fretta... "Dico.

"Pensavo che... "

"Voglio passare più tempo possibile con Stefano"Dico.

"Tregua? "Mi chiede Ares.

"Il dio della guerra che chiede una tregua... "

"Sono solo Ares adesso, quando non sono sulla cima dell'Olimpo.

"Combatterò per te se occorrerà"Dico.

"Lo apprezzo"ci stringiamo le mani.

"Bada a Stefano... "



















Camminiamo Sotto Lo Stesso Cielo 5 (WATTY's 2018)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora