[Narratore: onnisciente]
La primavera forse era la sua stagione preferita, non sapeva neanche lei il perché.
L'aria fresca, la neve che si scioglie, i fiori che sbocciano, i ciliegi in fiore...
Fin troppe cose le piacevano di quel periodo, anche se quel giorno di primavera le piaceva particolarmente.Sei anni erano passati,ma se ne ricorda come se fosse ieri.
[•••]
In quel momento le gambe cedettero e cadde in ginocchio con il telefono ancora tra le mani, dall'altra parte Natsu continuava a chiamarla, ma la voce non le usciva.
-Lucy? Lu!_ la chiamò Cana, lei la guardò ancora con le lacrime solcano le sue guance_ Lu che succede?!_ domandò preoccupata.
-È... è sveglio...lui è sveglio Cana_ diceva con un filo di voce_ finalmente...è tutto finito?_ chiese alla castana, la quale abbracciò sua sorella.
-Sì...finalmente è tutto finito Lu_ rispose accarezzandole la testa, finalmente potevano ritornare a casa dopo tre anni dalla loro partenza.
[•••]
Il viaggio in treno le sembrò eterno così come il tragitto fino all'ospedale. Il grande edificio si trovava davanti a lei, ma la paura di trovarsi con la stessa scena di anni prima la fece tremare, chiuse gli occhi e sospirò.
Cana al suo fianco le mise una mano sulla spalla, e sorrise.
-Dai che fai ancora qui, ti sta aspettando_
Entrambe si avventurarono dentro il bianco edificio, chiedendo informazioni alla ragazza dietro il finestrino. Ma prima che potesse parlare una voce familiare le fece girare il capo.
-Lucy?_
-Zeref?_ chiese guardando l'uomo dai capelli corvini.
-Quindi sei proprio tu, guardati sei cambiata dall'ultima volta che-_
-Zeref, Wendy ti sta cercando,che fai...qui..._ la donna dai lunghi capelli biondi smise di parlare esaminando le due ragazze davanti a lei.
-Mavis guarda, Lucy è ritornata!_ a quelle parole la più bassa spalancò gli occhi per poi avvicinarsi alla bionda.
-Quindi sei tu Lucy? Sono molto felice di conoscerti, dai vieni ti sta aspettando_ la donna sorrise e la prese per mano guidandola fino alla stanza in cui si trovava il rosato.
Mavis aprì la porta, e lì lo vide, collegato ancora ad alcuni macchinari, ma questa volta era seduto e guardava fuori alla finestra, la luce naturale illuminava i petali di ciliegio che svolazzavano per il vento, stesso che muoveva i capelli quei capelli, adesso più lunghi, come se fossero le foglie di quei ciliegi.
-Natsu_ il ragazzo si voltò e le sorrise, quanto le era mancato quel sorriso...
-Yo Luce_
[•••]
Il suo della campanella la fece distogliere lo sguardo dalla finestra dove si poteva ammirare il tramonto.
Gli alunni scattarono in piedi a quel richiamo e dopo aver salutato la loro professoressa uscirono dall'aula.
La donna dai lunghi capelli biondi si alzò da dietro la sua cattedra e uscì anche lei dall'aula dirigendosi però nel suo ufficio per finire alcune scartoffie, dopo di ciò sarebbe finalmente libera di ritornare a casa.
-Oh Lucy che ci fai ancora qui?_
-Juvia...non è niente devo finire alcune cose, tu invece, non torni a casa?_
-Io le finisco a casa, Gray e Storm mi stanno aspettando all'entrata. Ah ho incontrato Erza e Lisanna ieri, mi hanno chiesto di dirti di passare da loro in pasticceria prima di tornare a casa_
-Allora mi sbrigo, posso anche finirle a casa quelle correzioni_
-Salutale da parte mia_
-Puoi contarci, a domani Juvia_
A passo svelto si diresse nel suo ufficio per prendere i documenti per poi recarsi in pasticceria come le era stato detto da Juvia. Il campanello suonò alla sua entrata e subito riconobbe i rossastri capelli di Erza.
-Oh Lucy, benvenuta!_ esclamò la rossa.
- Ciao Erza, Lisanna?_ chiese per l'altra sua amica.
- È di là, in cucina, vieni_ disse e prendendola per il polso la portò nel luogo prima menzionato.
L'albina dagli occhi azzurri si trovava sistemando il fiocco di una scatola, quando notò la presenza delle due si girò e sorrise.
-Hey Lis_ salutò Lucy.
-Lu, sei arrivata giusto in tempo, tieni_ le porse la scatola_ sono alcuni dolci e delle fette di torta_
-Non dovevi_
-Credimi dovevo_ rispose ridendo_ settimana scorsa Nacchan mi ha chiamata traditrice perché i suoi dolci preferiti erano finiti_
-È un bambino..._ sospirò.
E dopo aver parlato per almeno dieci minuti Lucy salutò entrambe e si diresse a casa sua. Non ebbe neanche il tempo di dire "sono a casa" che due piccoli bambini le si buttarono addosso urlando un "mamma!" nel frattempo.
-Sono a casa_ rise.
-Ben tornata_ disse un'altra voce, Natsu prese in braccio la piccola bimba dai capelli rosa mentre Lucy prendeva per mano il bimbo dai capelli biondi.
-Guardate che mi hanno regalato zia Erza e zia Lis..._ disse mostrando la scatola.
-Dolci!_ i due gemelli sorrisero.
Era ora di cena quindi sistemata la tavola e preparato il cibo tutti e quattro mangiarono e alla fine aprirono la scatola della pasticceria.
Dopo di ciò, come era solita fare, andò nel suo ufficio per finire di correggere ciò che aveva in sospeso, si sommerse tanto che non sapeva neanche lei quanto tempo era passato.
Guardò l'ora ed era tardi, quindi con passo stanco si diresse nella sua stanza, ma dentro Natsu non c'era, allora si diresse in quella dei bambini.- Cade la neve per questo
Tremi da sola
Stringimi al petto
Ti scalderò una volta ancora
Fata, tu voli da sola..._ era la ninna nanna preferita di Adam e Leila, ma non solo dei bambini, qualche sera in cui lei non riusciva a dormire la cantavano insieme.- Fata,tu voli da sola..._cantò lei,il rosato sorrise e continuò.
-Io verrò con te..._ la bionda si avvicinò a suo marito.
-Io verrò con te...insieme_ Natsu la prese per mano e la fece sedere sulle sue gambe e sorridendo si guardarono negli occhi.
-Don't say goodbye!_
Fine
Beh che dire, grazie a tutti per i commenti e le stelline che avete lasciato nei capitoli. Mi sento meglio con questa versione, non lo so, certe volte andavo a leggerla e dentro di me sentivo che qualcosa non mi piaceva, quindi dopo averlo pensato per molto mi sono decisa a riscriverla e sono abbastanza contenta del risultato.
Se avete delle domande su qualsiasi cosa riguardante la storia, fatele, cercherò di rispondere nel modo più chiaro possibile!
Un bacio.
_Min_
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||𝚂𝚙𝚛𝚒𝚗𝚐 𝚍𝚊𝚢|| [Nalu]
Fanfic|𝒫𝒶𝓈𝓈𝒶𝓉𝒶 𝓁𝒶 𝒻𝒾𝓃𝑒 𝒹𝒾 𝓆𝓊𝑒𝓈𝓉𝑜 𝒾𝓃𝓋𝑒𝓇𝓃𝑜, 𝒻𝒾𝓃𝒸𝒽é 𝓁𝒶 𝓅𝓇𝒾𝓂𝒶𝓋𝑒𝓇𝒶 𝓃𝑜𝓃 𝓈𝒶𝓇à 𝓉𝑜𝓇𝓃𝒶𝓉𝒶, 𝒻𝒾𝓃𝒸𝒽é 𝒾 𝒻𝒾𝑜𝓇𝒾 𝓃𝑜𝓃 𝓈𝒷𝑜𝒸𝒸𝑒𝓇𝒶𝓃𝓃𝑜 𝑅𝑒𝓈𝓉𝒶 𝓆𝓊𝒾 𝓊𝓃 𝒶𝓁𝓉𝓇𝑜 𝓅𝑜'...| Da quel giorno il...