◇11◇

1K 92 19
                                    

Levi's pov

Un mese
È passato un mese, come un veloce schiocco di dita

La mia vecchia monotonia ormai è stata "distrutta" dalla presenza del moccioso

Passiamo molto più tempo assieme rispetto a prima
Parliamo del più e del meno, delle nostre vite precedenti e di come siamo finiti in questo posto di merda

Lui è molto interessato a me, mi ascolta sempre e nonostante a volte se ne esca con sciocchi ed inutili interventi, la sua presenza è diventata ormai fondamentale per me...e se mai dovessi allontanarmi da lui, ne soffrirei

Ed è difficile ammettere il fatto che io stia incominciando a provare qualcosa per questo ragazzo...

Ovviamente, tutto ciò non lo do a vedere
Non posso permettere che agli altri appaia un debole
Potrei giocarci la reputazione...se non la pelle...

Ma chi davvero mi preoccupa in questa situazione è Erik...il fratello di Eren...

Lo vedo uscire raramente, e in quelle volte non fa altro che fare passeggiate in giro...

Non mi piace per niente, non mi sono mai fidato di lui...e mai lo farò.

Dopo la visita pomeridiana da Hanji, avevo proprio voglia di passare un po di tempo con Eren...Ma appena vado nella hall lo vedo intento a chiacchierare con i suoi amici, felice...

C'è quel ragazzo biondo, Armin, che è stato rilasciato dall'infermeria una settimana fa
Purtroppo quel povero ragazzo si dovrà fare almeno un altro anno qui dentro.

Decido quindi di andare in giardino, un po di brezza di fine estate non mi farà male

Vado nel mio solito punto, ma Petra non c'è...strano da parte sua

Dalla fessura del muro afferro l'ultima sigaretta rimasta, prendo un fiammifero e l'accendo

"Levi" faccio un salto dalla paura
"Cristo Petra! Non mica viva...mi hai fatto prendere un infarto"

Ma lei non da peso a quello che ho detto, ha un'aria strana, più spaventata direi...

"Perché non sei più venuto qui...saranno settimane che ti aspetto"

"Cos'è ora ti senti sola? Non hai degli amici fantasmini?" dico sarcastico

"Levi sono seria! Io non posso entrare nell'edificio e venirti a cercare capisci?! Tu ed Eren siete in pericolo...e credevo...credevo..." la sua voce si fa sempre più triste, come se fosse in punto di piangere

"Credevo che ormai foste morti!"

Le sue parole mi lasciano completamente sconvolto

Ora che stava andando tutto bene, che mi stavo innamorando di lui...la mia utopia pian piano inizia a sgretolarsi
Era troppo bello per essere vero...

"Spiegati meglio" la incito a parlare

"Ho avuto delle visioni, sono molto sfocate però e non si capisce granché...posso mostrartele"

Annuisco
Lei mi avvicina la mano, ed un suo dito freddo mi sfiora la fronte

In un momento non mi trovo più nel giardino dell'ospedale
Mi ritrovo nello studio di Erwin:

Siamo io ed Eren addormentati, stiamo eseguendo il test

Erwin aggiunge una sostanza violacea alle nostre flebo, sull'etichetta della siringa riesco a leggere "PSA"

Poi mi ritrovo da tutt'altra parte
Un luogo sconosciuto ma allo stesso tempo familiare

Sembra essere una caverna, sta crollando
E ritrovo me stesso che sta lottando contro un essere indefinito

E dopo averlo sconfitto, Eren, con in mano una spranga di ferro mi colpisce fortemente, da farmi cadere a terra.

L'ultima visione non è molto specifica, ma riesco ben a distinguere due ombre che si stringono una mano.

Torno alla realtà
Facendo dei respiri profondi, e cercando di calmare i battiti impazziti del mio cuore

Davanti a me ora non c'è solo Petra, ma anche altri tre spiriti benevoli che non ho mai visto

"Noi siamo stati qui molto tempo fa...siamo morti qua, ma non ricordiamo né come né per quale motivo" dice il più anziano

"Levi, noi possiamo fare affidamento solo su di te...dopo queste visioni di Eren non ci fidiamo"

"Eren non mi avrebbe mai colpito...è stato Erik, il fratello, ma ora non c'è da preoccuparsi...è sotto controllo"

"Non è esatto" ribatte un'altra ragazza
"Erik ha pieno controllo di Eren, gli fa solo credere che è più potente per nascondersi..."

Sapevo che non dovevo fidarmi di lui
"Nascondersi da cosa? Cosa starà mai progettando?"

"Questo devi essere tu a scoprirlo...noi veglieremo su di te...ti preghiamo Levi, porta alla luce l'oscurità di questo posto!"

Gli spiriti davanti a me pian piano si dissolvono
E rimango solo
Con la sigaretta che ancora devo usare

Decido di farne a meno per una volta, così la butto a terra calpestandola
E me ne torno all'interno, dato che è ormai ora di cena

I pasti li passo principalmente da solo
Ma oggi appena Eren mi vede entrare fa un cenno chiamandomi come un ebete...mi ha tenuti il posto accanto a lui, assieme ai suoi amici mocciosi...

Vorrei farne a meno
Ma quel ragazzo ormai è diventata una calamita
Dovrò sopportare per una volta...

"Levi! Ti presento i miei amici...loro sono Armin, Mikasa, Connie e Sasha" loro sorridono e dicono piacere

Io mi limito a fare un cenno col capo
Non ricordo nemmeno un nome, dato che non mi interessa, ma farò finta di aver capito

"Levi Ackerman...è davvero un piacere fare la tua conoscenza, vedi Eren parla moltissimo di te!" il ragazzo dal casco biondo inizia a parlare

"Già emh...Non esageriamo, non parlo proprio tanto tanto di te..." si gratta la nuca Eren imbarazzato

Sasha inizia a ridere istericamente
"Ma se ogni volta che vieni qui scleri come una femminuccia!" dice poi Connie

Io mi mordo il labbro, cercando di nascondere l'imbarazzo che sto provando sia per me che per lui in questo momento

"Pff non dargli ascolto...Non sa che sta dicendo..." dice poi l'altra ragazza, corvina, cercando di aiutare il moccioso

"Beh volete scusarmi...Ma ho da fare" mi alzo ormai infastidito da quella si situazione ed esco dalla mensa, nonostante oltre alle pillole avessi ingurgitato poco e niente

Ho bisogno di una doccia
Così vado in camera e mi tolgo la maglia, pronto a dirigermi in bagno

Ma appena mi avvicino alla porta, davanti a me c'è Eren
Che mi fissa
Imbarazzato e rosso come un peperone

"Scus...Io...volevo...toccare...cioè Ma che toccare...intendevo chiederti scusa...per...per quel...per..."

"Forse sarò io a doverti chiedere scusa"
Il mio cervello è ormai in fumo

Eren mi guarda stranito
"Per...per cosa?"

"Per questo" mi avvicino velocemente a lui, gli afferro le goti con le mani, lo porto alla mia altezza...

E lo bacio.

◇Be my psychopath◇~{Ereri}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora