Levi's pov
Non mi trovo più all'ospedale, è un posto più cupo, sudicio e freddo...ma il io che mi circonda non mi permette di vedere nulla, accompagnato da un silenzio assoluto che rende l'atmosfera ancora più lugubre...
Finché non intravedo una sorta di lettino da ospedale, proprio a qualche metro da me...decido di avvicinarmi lentamenteOgni passo, sento il mio cuore farsi più agitato, ed è l'unica cosa assordante di questo posto...
Ora riesco ad intravedere una persona distesa su quel lettino, ed appena riconosco quei lineamenti che tanto amo, inizio a correre verso il lettinoEren è disteso lì, immobile...ma sembra che stia ancora respirando
"Eren, svegliati...sono io" prendo il suo viso tra le mie mani, e delicatamente lo accarezzo
"Sono il tuo Levi, perfavore...non lasciarmi" le lacrime iniziano a rigarmi il volto...porto il corpo di Eren a contatto con il mio, e lo stringo a me come non ho mai fatto prima d'ora"Ti amo, Eren" mugolo tra le lacrime...il silenzio si riempie dei miei singhiozzi e della mia tristezza...
Vorrei solo che ci fossimo conosciuti prima, prima di tutto questo schifo, prima che potevamo davvero vivere...
È stato lui ad aprirmi al mondo, e voglio scoprirlo si, ma solo se lui è al mio fianco...ho bisogno di lui...Guardo il suo viso dormiente, e come calamita le mie labbra vengono attratte dalle sue...così lo bacio, ma senza che lui ricambiasse.
Lo adagio delicatamente sul lettino, come in attesa di un qualche miracolo...ma nulla accade...
Sbatto i pugni sul letto ed urlo dalla frustrazione...voglio uccidere quello stronzo a tutti i costi..."L...Levi" quella voce...mi giro, e vedo i suoi occhi verde smeraldo socchiusi puntati su di me
"Eren! Si sono io!" mi avvicino di nuovo a lui, più felice che mai, mentre le mie lacrime non smettono di cadere
"Perché...piangi?" mi dice lui con la voce ancora impastata dal sonno
Così ridendo me le asciugo velocemente con la manica della maglia gialla dell'ospedale"Perché sei tornato da me, mi hai salvato ancora Eren" gli dico, lui non fa in tempo a ribattere che mi avvicino a lui e lo bacio di nuovo, ma a differenza di prima ora il mio bacio viene ricambiato, con amore e passione.
Ma il nostro momento viene interrotto da un battito di mani, una sorta di applauso che rimbomba nell'oscurità...non riesco a capire da dove provenga...
"Ottimo, Ackerman...ci sei riuscito" una voce rauca e profonda segue quel battito di mani...
Aiuto Eren ad alzarsi e per difenderlo io mi metto davanti a lui, mentre lui mi tiene la mano
"Fatti vedere Erik!""Oh no, Levi...io non sono Erik, io sono l'entità demoniaca che lo tiene in pugno...avevi proprio ragione, non è mai stato lui a tenere il controllo, è sempre stato uno dal cuore debole e voleva davvero bene ad Eren...ma ora, non più...saremo noi a controllare lui" la voce scoppia in una risata piuttosto mostruosa...
Se solo riuscissi a capire da dove proviene..."Levi, guarda!" Eren indica un punto dietro di lui...
C'è un'ombra e davanti a lui...sembra esserci uno specchio fluttuante
Nello specchio è raffigurato un ragazzo più o meno dell'età di Eren, ma totalmente diverso, capelli castani cortissimi, viso pallido ed allungato ed è molto magro..."Quello è il vero aspetto di Erik...lo so perché facendo un gioco da piccoli si era proprio immaginato così da grande...ma ora capisco che tutto quello in realtà non era solo la sua immaginazione..." mi spiega lui, così lentamente decidiamo di avvicinarci...
La figura davanti allo specchio è immobile, ma non sembra rispecchiare del tutto ciò che vediamo sul vetro...c'è qualcosa che non va...
A pochi metri da lui mi fermo istintivamente, e così fa anche Eren...
Il silenzio è assordante e mi disturba, e non so se dovrei...
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◇Be my psychopath◇~{Ereri}
FanfictionLevi Ackerman è un paziente molto speciale nell'ospedale psichiatrico di Shibuya, uno dei pochi ad essere rimasti in circolazione. Il trentenne ha infatti la capacità di vedere le persone morte attorno a lui, spirito benevoli e non; a stravolgere la...