Fra Cioccolato e Tatuaggi (II° serie Amarci)

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Liam's Pov

"Lou, per favore puoi darmi una mano qui? Devi solo infornare quelle torte e sfornare i pan di spagna al cacao." Gli chiedo trovandomi sommerso di cose da fare, come ad esempio decorare le mini-cake, temperare il cioccolato per decorare una torta di compleanno e impastare la chiffon cake.
"Yes." si mette al lavoro "Come mai ti stai portando così avanti nel lavoro?"
"Non mi sto portando più avanti con il lavoro di come faccio di solito." Gli rispondo anche se so che non è vero visto che di urgente c'è solo la torta di compleanno e l'impastare la chiffon cake ma è sempre meglio lavorare che chiedersi perché sono infastidito che Zayn porti qui un ragazzo.
"Lo sai vero che capisco le tue cazzate ancora prima che tu le dica, vero?" dice facendo la sua espressione con il sopracciglio alzato che fa sentire tutti come dei bambini.
"Niente, pensieri" riprovo a rispondere.
"E centra per caso un ragazzo?" nel esatto momento in cui finisce la frase capisco che potrei anche iniziare ad odiarlo.
"No, perché mai dovrei pensare a Zayn?" chiedo irritato, quando non ricevo risposta mi giro verso di lui e vedo che in faccia ha un'espressione più che divertita. "Che c'è di divertente?"
"Non so, forse il fatto che io non parlavo in modo serio e non intendevo nessuno in particolare mentre la tua testolina ha collegato la domanda a Zayn." Ribatte sempre più divertito.
"Oh – rispondo imbarazzato – comunque sia non pensavo a nessuno" cerco di salvarmi.
"Come vuoi, ricordati solo che quando vorrai parlare di questa cosa la mia porta è aperta e che non tutti sono Dean."
"Lo so e grazie." Mormoro.
"Comunque tra poco una persona a cui non pensi  sarà qui." Mi ricorda uscendo.
"come se non lo sapessi che viene Zayn con il suo stupido amico Scott." Penso dentro di me.

Zayn's POV

"Mi raccomando non una parola sulla conversazione di ieri sera. Con nessuno." Intimo a Scott sapendo che altrimenti si farà sfuggire qualcosa con qualcuno.
"Tranquillo Zazy, non sono un idiota." Alza gli occhi al cielo.
"Permettimi di dissentire a questa cazzata appena uscita dalla tua bocca – lo rimbecco – Comunque siamo arrivati, la pasticceria è quella." Indico il locale.
"Sembra bella da fuori." Dice.
"Lo è anche dentro. Quasi dimenticavo, devi assolutamente assaggiare i rotolini alla cannella e cioccolato." Mi aggrappo al suo braccio tirandolo a causa dell'entusiasmo per quel cibo benedetto dagli dei.
"La tua espressione al pensiero di quei rotolini mi fa pensare male." Si finge inorridito e io gli tiro il consueto pugno sulla spalla.

"Ciao gentaglia." Saluto i miei amici mentre vado al bancone affiancato dal mio amico.
"Ciao" rispondono quasi in coro gli altri.
"Amici e amica, lui è Scott. Scott loro sono Monika, Louis e Harry." Li presento indicandoli.
"E' un piacere conoscervi, Zayn parla molto di voi."
"Anche tu sei molto nominato." Gli dice Harry.
"Si, si. Parlo molto di tutti ora uscitemi i rotolini." Dico impaziente facendo scoppiare le loro risatine. "Parlando sempre di rotolini, dov'è Liam?" domando aggrottando la fronte, solitamente quando non ci sono clienti o ce ne sono pochi no sta in cucina ed esce a fare due chiacchere.
"Nessuno stava parlando di quelli. Comunque è in bagno." Risponde Monika, mettendomi davanti i miei prediletti.
"Beh, allora dovremmo parlarne." Affermo. "Tieni, assaggiane uno." Mi giro verso Scott.
"Mmmh. – dice mentre manda giù un boccone – Concordo con te, sono fantastici." Mormora in ecstasi, facendomi sorridere.

"Oh, eccoti." Dico non appena vedo entrare in sala Liam. "Liam, Scott. Scott, Liam, il creatore di questo cibo degli dei." Lì presento.
"Ciao, è bello conoscerti." Gli dice Scott sorridendogli e tendendo la mano a Liam che la guarda come se fosse avvelenata prima di rivolgergli un semplice cenno del capo.
Da come lo guardano tutti capisco che non sono l'unico a chiedermi che diamine abbia Liam, non si è mai comportato così con nessuno da quando lo conosco, da quello che so nemmeno con Harry quando ha iniziato a lavorare qui era così freddo. La cosa però al rosso non sembra importare dal momento che in faccia sfoggia un sorriso da volpe.