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Zayn's POV

E' il 3 gennaio, fa un freddo della malora e io sono alla stazione del treno a congelare per aspettare l'arrivo di Scott. Gli voglio un bene dell'anima a quel ragazzo, è come un fratello, ma se mi trasformerò in un cubetto di ghiaccio perché lui ha preferito lasciare la macchina a sua sorella lo faccio annegare nella prima fontana che trovo.

"Il treno proveniente da Carlisle arriverà sul binario 3. Allontanarsi dalla linea gialla."

"Grazie voce meccanica per questa buona notizia, grazie." penso prima di andare al binario 3 per aspettare il treno e veder scendere il mio amico.
Quando il treno arriva scendono molte persone e fatico a vedere Scott, anche se con i suoi capelli non dovrei trovarmi in difficoltà a trovarlo.
"ZAZY!" mi sento chiamare prima che due braccia mi abbraccino da dietro facendomi girare come una trottola.
"Stupido idiota, mettimi giù o finirò per vomitare" gli urlo anche se in tono divertito mentre il ragazzo dietro di me si ferma e ride. "E' bello rivederti ,amico" gli dico abbracciandolo dopo essermi girato.
"Tu non sai quanto." Quando finalmente ci stacchiamo rimango sorpreso del cambiamento del mio amico. Gli occhiali sono e l'apparecchio sono spariti lasciando spazio ai suoi occhioni verdi e a un sorriso da pubblicità del dentifricio, i suoi capelli rossi lunghi e spettinati ora sono a spazzola e il suo fisico, il suo fisico è..wow, non è più debole e magrolino ma pieno di muscoli che si notano anche sotto la sua giacca.
"anch'io ti trovo bene – dice alzando gli occhi al cielo – se hai finito di fissarmi come fissavi le mele caramellate, possiamo andare? Sono distrutto" dice prendendo la sua valigia e avviandosi per uscire.
Persino i suoi modi sono cambiati, non più sgraziati e insicuri ma tutto l'opposto, si muove con una sicurezza che non ho mai visto a nessuno, non la sicurezza da spaccone ma quella di una persona che sa qual è il suo posto nel mondo senza calpestare qualcuno.

"La mia macchina è quella" gli faccio strada nel parcheggio. "Metti la valigia dietro e sali che sto morendo di freddo."
"Esagerato, non fa così freddo."
"Forse per te che hai tutta quella mole di muscoli a tenerti caldo" lo rimbecco prima di avviare la macchina e il riscaldamento. "Prima arriviamo a casa tua poi mi racconterai vita, morte e miracoli degli ultimi 3 anni che non potevi dirmi su Skype o al telefono."
"Io volevo dormire" si lamenta con voce da bambino, "Almeno in questo non è cambiato"  penso sghignazzando.
"Quello potrai farlo quando sarai morto" rispondo divertito.
"Ora parli come mio padre e la cosa non mi piace ma ok." Si affloscia sul sedile.
"Ma hai solo questa valigia?" chiedo.
"Qui si, tutte le mie cose le ho spedite giorni fa e le ho fatte consegnare all'appartamento. L'addetta al condominio gli apriva la porta dell'appartamento per fargli scaricare dentro le cose."
"ah, ecco. E come mai hai deciso di lasciare la tua adorata macchina a tua sorella? Era il tuo gioiellino, avevi persino costretto tuo padre a guidare da qui a Glasgow per portarla con te invece che venderla."
"Si, già. Credimi l'amo ancora, non la dimenticherò mai e avrà per sempre un posto nel mio cuore ma...era giunto il momento di prendere strade diverse, infatti lei non parte quasi più e ci spendevo troppi soldi per riparla, così ho pensato di fare un regalo d'arrivederci alla mia spettacolare sorellina" dice ghignando mentre lo guardo basito.
"Le hai lasciato la tua macchina perché tanto è da rottamare? Ora capisco tutto" scoppio a ridere. "Sapevo che c'era sotto qualcosa."

Liam's POV

"Ti serve una mano di fuori?" chiedo a Monika quando entra in cucina per prendere altri vassoi di dolce da sostituire quelli vuoti.
"Gestibile, ma se mi dai una mano portando fuori un vassoio di minicake al lampone e dei cioccolatini alle noci pekan te ne sarei grata." Così prendo i due vassoi ed esco in sala.
"Louis ed Harry quando dovrebbero arrivare?" domanda la mia collega svuotando la macchinetta del caffè.
"Oggi ma non so bene a che ora, credo tardi." Rispondo girandomi verso di lei appoggiando un fianco al bancone. "Allora com'è andato il capodanno con la tua ragazza?" la stuzzico giocosamente.
"Non è la mia ragazza – precisa – comunque bene ma credo di non volerla rivedere. Tu invece, fatto festa con qualcuno di interessante?"
"No, ero in un locale a divertirmi e poi sono andato da Zayn per passare ad un altro tipo di divertimento" ammicco nella sua direzione.
"Primo: sei disgustoso - fa una smorfia - Secondo: non sarebbe ora che tu e il bel moretto tiraste fuori la testa da sotto la sabbia e parlaste di una possibile vera relazione?" parla distrattamente e subito prima che possa dirle che sta sparando stronzate mi ferma. "Non provarci nemmeno, potrai ingannare chiunque con questa tua farsa "è solo sesso con lui" e potrai ingannare te stesso ma io non ci casco. Ti infastidisce sentirlo parlare di altri, so che oltre che con lui non scopi nessuno da quasi un mese e lo guardi come se fosse un tesoro prezioso quindi non prendermi in giro dicendo cose senza senso e svegliati prima che te lo rubino, non ti aspetterà per sempre." Finisce per poi andare ai tavoli da dei clienti appena entrati io mi rifugio in cucina.

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Ecco a voi il capitolo, so che vi ho fatto aspettare ma volevo prima finire Choklad.
Spero vi piaccia, ciau.

Criiirc

Fra Cioccolato e Tatuaggi (II° serie Amarci)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora