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Liam's POV

Sono uscito un'ora prima da lavoro per andare a casa, lavarmi e andare a prendere dei fiori da regalare a Zayn prima di portarlo fuori a cena, sperando sia libero.
"Che cazzo sto facendo?" penso nella mia testa mentre guido verso il suo appartamento. Mi sento un idiota ma non so cos'altro fare e dovrò anche parlargli del mio passato se voglio fare tutto per bene.

"Liam, ciao" mi saluta Zayn sorpreso dopo aver aperto la porta.
"Ciao, andiamo a cena? Oh..questi sono per te." Gli dico tutto in un fiato mettendogli davanti alla faccia i fiori, mi sento come uno di quei nerd dei film americani che devono andare al loro primo appuntamento.
"Grazie, sono bellissimi - mi risponde accecandomi con un sorriso - Entra. Che dicevi della cena comunque?"
"Ti va di andare a cena? Insieme, da soli."
"Certo, dammi sono mezz'ora che mi faccio una doccia e mi cambio. In tanto fa come se fossi a casa tua."  Mi dice dopo aver sistemato i fiori.
Mentre Zayn si prepara io mi siedo sul divano e inizio a pensare a come far andare la serata.

Zayn's POV

Mentre mi sto sistemando in bagno non posso fare a meno di chiedermi, sorpreso, quale strana droga abbia assunto Liam per essere così romantico e impacciato. Non che me ne stia lamentando.

Mi guardo un'ultima volta allo specchio e dopo aver constatato che si, questi jeans mi fanno un culo da paura vado in soggiorno.
"Sono pronto, devo solo prendere la giacca."
Liam mi sta guardando come se fossi un pezzo di cioccolato Maya, in modo reverenziale e affamato.
"Andiamo." Mi dice alzandosi.
"Dove ceniamo?" Chiedo mentre chiudo la porta dell'appartamento.
"Pensavo al Sakura, sempre se hai voglia di sushi, se no possiamo andare dove vuoi." Mi risponde con un po' di incertezza nella voce che mi fa sorridere in modo tenero.
"Mi va benissimo." e annuisce in risposta inserendo la retromarcia per uscire dal parcheggio.

Il cibo è buonissimo, il ristorante è perfetto e la compagnia ancora meglio. Abbiamo parlato di tutto e Liam man mano che la cena andava avanti si è rilassato sempre di più.
"Ti va usciamo da qui prima che io ordini altro?" Gli chiedo.
"Certo."

Dopo aver pagato usciamo e vedo che l'ansia ormai sparita del mio accompagnatore è ritornata "Stai bene? Sembri un po' ansioso e non in senso buono."
Come se avessi detto qualcosa di scioccante si ferma e mi guarda "No cioè si. Sì sto bene ma ti devo parlare di una cosa. Ti va di andare a casa mia?" La sua voce si faceva sempre più bassa a ogni parola che diceva e continuava a giocare con le chiavi della macchina, in modo nervoso, facendomi preoccupare sempre di più.
"Si, andiamo."
"Non so cosa potrebbe dirmi per diventare completamente un'altra persona ma so già che non mi piacerà"

Fra Cioccolato e Tatuaggi (II° serie Amarci)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora