Chapter ten

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Scusate tanto per il ritardo, colpa della scuola.
Vi lascio a questo capitolo, cercherò di essere più veloce ad aggiornare💞

"Dio sono in ritardo" Mormoro, infilando velocemente la maglietta, mentre corro qua e là per casa.
"Voi non collaborate però" Dico, parlando da solo, ai miei capelli, che proprio non ne vogliono sapere di stare al loro posto.
Alla fine capisco che sistemare i capelli non sarà cosa oggi, perciò li lascio stare e corro ad infilarmi le scarpe.
Tra cinque minuti dovrò essere al bar per incontrare Camille. Purtroppo ho fatto ritardo visto che stavo tenendo i bambini, ed Ashton ed Alyssa non me la raccontano giusta.
Sta succedendo qualcosa, lo so, solo che non l'hanno ancora detto. Ma sono strani loro due, non hanno mai lasciato per così tanto tempo Bryan e Daisy, poi non hanno mai avuto l'aria così tanto triste.
Scoprirò cos'hanno, ma prima devo correre al bar visto che tra pochissimo Camille sarà lì.
Mi ritrovo a correre come un pazzo- meritandomi anche qualche occhiata strana e qualche commento dalle solite anziane- per le strade, cercando di arrivare puntuale.
Corro come un matto, ma alla fine riesco nel mio obbiettivo e arrivo in tempo, sorridendo vittoriosamente tra me e me.
Mi guardo intorno e noto che Camille non è ancora arrivata, perciò ne approfitto per riprendere fiato, piegandomi in due sulle ginocchia.
Non sono un tipo molto atletico e lo sport lo odio, perciò una corsa come questa mi risulta abbastanza faticosa.
Rimango per del tempo indefinito a riprendere fiato, quando sento qualcuno al mio fianco.
"Hai corso?" Domanda una voce famigliare, Camille, ridacchiando. Alzo lo sguardo verso di lei e sorrido, ed annuisco.
"Ho fatto tardi" Dico, mettendomi in una posizione normale.
"Eri in orario però, la corsa è servita" Annuisco sorridendo e anche lei sorride.
"Prendiamo qualcosa da mangiare? Ho corso, e correre mi mette fame" Camille annuisce ridacchiando, ed insieme andiamo verso un bar per prendere un gelato.
"Com'è andata al lavoro?" Domando, dopo aver pagato i gelati.
"Mhh la mia collega è ritornata quindi ho meno turni da fare, quindi va meglio" Dice, mangiando il suo gelato al cioccolato.
"Menomale, almeno sarai meno stressata" Dico, facendola annuire.
Camminiamo verso un parco e ci sediamo entrambi su una panchina.
Ci sediamo e parliamo un po' di tutto, mentre finiamo i nostri gelati, e poi decidiamo di fare una passeggiata in questo parco.
"Uff, la tinta si sta già scaricando" Mormora Camille, mettendo su un tenero broncio, mentre guarda i capelli.
"Sono belli comunque, sono solo lilla chiaro... Io credo che dovrò rifarla, il rosso sta diventando arancione" Mormoro, toccando i capelli.
"Per ora sono ancora rossi... farsi un'altra tinta o terrai questa?" Domanda, ed io ci penso.
Ho cambiato tinta da poco, e non ho voglia di rifarla da subito, ma allo stesso tempo si.
Mi piace cambiare tinta ma mi affeziono subito ai miei colori, perciò mi è difficile cambiare tinta ogni volta.
"Non so, probabilmente terrò il rosso ancora per un po' " Rispondo alla fine, e penso anche al fatto che grazie a questa tinta ho conosciuto Camille.
Quindi in un certo senso sono legato a lei grazie a questa tinta.
"Ti dona il rosso" Dice, ed io sorrido.
"E a te dona il lilla" Rispondo e sorridiamo entrambi.
Passiamo altro tempo a parlare tra di noi, soprattutto su tutte le tinte, fin quando non mi arriva una chiamata da Calum.
"Hey Cal" Rispondo.
"Mikey vieni a casa mia. Ci sono Alyssa ed Ashton, se li perdiamo ora non ci diranno più cosa succede" Calum ha ragione. Ashton ed Alyssa non si vedono insieme quasi mai, stranamente. Lasciano spesso i bambini ed hanno una aria che non mi piace, perciò dovrò andare da loro e parlargli.
Dico a Calum che l'avrei raggiunto tra poco e riattacco, per poi posare il mio sguardo dispiaciuto su Camille.
"Cami devo andare" Dico dispiaciuto, facendola annuire piano.
"Tranquillo, è successo qualcosa?" Domanda, con tono rassicurante.
"No tranquilla, devo solo parlare ai miei amici... ora o mai più" Camille ridacchia e, dopo esserci salutati, corro verso casa di Calum.
Ashton ed Alyssa devono spiegarmi un po' di cose.

Arrivo poco dopo, trovando Calum che tiene bloccati Ashton ed Alyssa sul divano, mentre è in piedi davanti a loro.
Mi sa che sta per fargli un interrogatorio.
"Ashton, Alyssa" Li saluto, affiancando Calum.
"Collega" Lo saluto e Calum ricambia il saluto.
"Dateci un taglio, non siete due poliziotti! Cosa volete? Devo andare dai bambini" Dice Alyssa, guardando sia me che Calum, ma non guardando Ashton.
"Alyssa Hood, sorella mia, sangue del mio sangue, sai che puoi dirmi tutto no?" Inizia a dire Calum, camminando avanti e indietro, facendo annuire la mora.
"Ashton Irwin, amico da una vita, fratello non di sangue ma migliore amico, compagno di pazzie, sai che puoi dirmi tutto?" Continua Calum, guardando il riccio, che annuisce.
"Bene. Allora perché non mi dice niente?!" Sbotta Calum, quasi urlando.
"Ha ragione. Ragazzi siete strani. Diteci che succede, vorremo aiutarvi" Dico, ed Ashton ed Alyssa si lanciano una veloce occhiata.
"Non è un buon periodo" Inizia la mora.
"Perché?" Domando, sedendomi accanto a lei.
"Perché no. Sappiamo soltanto litigare. Vi lasciamo i bambini proprio per questo, non vogliamo che sentano le nostre liti" Continua Ashton, facendo annuire Alyssa.
"Ash le hai fatto qualcosa? L'hai tradita?" Domanda Calum, ed il riccio scuote subito la testa.
"No no, Ashton non ha fatto nulla. Siamo entrambi stressati, non abbiamo un attimo di tregua e..." Alyssa non finisce e guarda Ashton.
"E non è più come prima. Sembra che non ci sia più l'amore di una volta" Conclude Ashton con un luccichio negli occhi.
Alyssa ha gli occhi lucidi ed abbassa lo sguardo, giocando con le sue mani.
Ashton la guarda, con una nota di tristezza negli occhi.
E poi io guardo Calum e lui guarda me, capendoci perfettamente.
L'amore tra loro due c'è, è evidente.
Si amano anche ora.
Si amano quando litigano.
Si amano sempre.
Sono Ashton ed Alyssa, si amano da anni ormai. Stanno insieme da quando Alyssa aveva diciassette anni, quindi da dieci anni, se non di più.
Il loro amore è lunghissimo, aumenta di giorno in giorno.
Loro si amano, si vede lontano un miglio.
Sono solo stressati e si attaccano a questa scusa.
"E cosa vorreste fare?" Domanda Calum, dopo del tempo indefinito passato nel silenzio.
"Vorremmo prenderci una pausa, lasciarci per un po'"
E qui capisco che i miei migliori amici non hanno bisogno di una pausa, ma di una bella botta in testa.

Hair Dye|| Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora