Chapter Thirteen

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"Mikey hai mai pensato di farti tingere i capelli da qualcuno?"
"Qualcuno tipo te?" Camille annuisce ridacchiando alla mia domanda, ed io rido.
Sono a casa sua, e lei mi sta toccando i capelli, sostenendo che siano morbidi.
"Quando cambierai tinta?" Domando io, giocherellando con una ciocca dei suoi capelli.
"Non so, spero presto però, il lilla inizia a scocciarmi" Mormora, guardando le punte dei suoi capelli.
"Già? Lo porti da appena due mesi" Dico ridacchiando, ma lei scrolla le spalle.
"Mi stanco facilmente di un colore, anche per questo cambio spesso tinta" Dice, ed ecco un'altra cosa che abbiamo in comune.
"Anche io sinceramente, infatti credo che tra poco farò scegliere la prossima tinta a mio nipote, il rosso inizia a diventare arancione" Dico, mentre Camille continua ad accarezzarmi i capelli. La sensazione delle sue mani tra i miei capelli mi fa rilassare, infatti poggio la testa accanto alla sua e la lascio fare.
"E oggi al lavoro è andata bene?" Domando, mentre Camille continua ad accarezzarmi i capelli.
"Mh si, solite cose, soliti libri, soliti clienti"
"Solito tutto" Concludo, facendola annuire.
"Forse è anche per questo che cambio tinta spesso" Mormora, ed io la guardo curioso.
"In che senso?" Domando, mettendomi seduto leggermente più dritto, visto che ero abbastanza storto per come ero seduto.
"La mia vita è molto monotona. Non faccio mai niente di entusiasmante. È tutto normale, non cambia mai niente. Ho la solita routine, la solita sveglia, il solito lavoro, i soliti clienti, il solito tutto. Ma con le tinte in qualche modo posso cambiare e poi mi sento più me stessa. Mio fratello l'ha sempre detto, non sono una ragazza come le altre, monotona, che vuole sempre la stessa cosa. Sono una ragazza a cui piace cambiare, devo essere me stessa in qualche modo cambiando, perciò ora uso le tinte" Sorrido alle parole di Camille, e ciò che dice è vero. Lei, da quanto ho potuto notare in questi due mesi che ci conosciamo, non ama la monotonia, anzi, spesso le piace cambiare.
Le piace cambiare bar in cui andare dopo il lavoro o a fare colazione.
Le piace cambiare parco dove passeggiare.
Le piace cambiare ogni giorno la sua canzone preferita.
Insomma, le piace cambiare.
"Sai, tuo fratello ha detto bene. L'ho notato anch'io, non sei per niente monotona, e questo mi piace tanto" Camille sorride, per poi riprendere ad accarezzarmi i capelli prima di parlare.
"Sai, sei la prima persona, oltre a mio fratello, a cui sto dicendo queste cose" Ammette, ed io sorrido.
"Ne sono onorato" Entrambi sorridiamo.
"Prima, quando ancora mia madre non voleva che tingessi i capelli e questa situazione nemmeno mi era venuta in mente, cercavo un modo per cambiare a modo mio. Alle superiori ho cambiato look minimo ogni tre giorni" Rido perché mi immagino Camille che cambia aspetto ogni giorno.
"Ti immagino sai? Prima hippie, poi punk rock e poi in rosa" Ridiamo entrambi, e lei scuote la testa.
"Il rosa mai Mike, quello solo sui capelli. Comunque si, cambiavo aspetto troppo spesso. Prima del look però, cambiavo sport ogni tre o quattro mesi. Posso dire di aver praticato tutti gli sport" Ridacchiamo entrambi.
"Quindi hai provato anche il calcio? O il rugby?" Domando, e lei annuisce.
"Oh certo, anche il basket, il tennis, nuoto, e tutti gli sport che esistano sulla faccia della terra. Anche box, nel mio periodo 'sono io la più forte qui'" Rido, e Camille si lascia trasportare dalla risata.
"Anche io ho provato parecchi sport, ma mai così tanti... Comunque, quando hai iniziato a cambiare tinta?" Domando, sempre più curioso e felice di conoscere questo lato di Camille.
"Mh ho iniziato a tingerli l'ultimo anno di liceo. Diciamo che mia madre era stanca di cambiare e compare vestiti in continuazione, visti i miei cambiamenti di look, e non la biasimo. Un giorno ero in un camera con mio fratello, e lui mi consigliò di provare a tingere i capelli perché con i colori ho sempre avuto una sorta di rapporto speciale. Mi sono sempre piaciuti tutti i colori, e lui lo sapeva bene, e qualche volta gli piaceva paragonarmi ad un colore. Il primo colore a cui mi paragonò fu il blu, e la mia prima tinta fu il blu" Sorrido a quel racconto e posso notare dal luccichio nei suoi occhi, come sia contenta di quello che ha fatto e che le ha detto suo fratello.
"Perciò tuo fratello ti ha consigliato le tinte come me per mio nipote?" Domando.
"In un certo senso si, ma abbiamo smesso di farlo. Lui inizialmente, quando ero alle prime armi con le tinte, mi diceva a quale colore lo ispiravo e così tingevo i capelli. Con questa situazione mi sento più a mio agio con me stessa, e la sento una cosa nostra, solo mia e di mio fratello, visto che la mia prima tinta la feci con lui. Ecco perché sono così legata alle tinte" Conclude, ed io annuisco, e sorrido alle sue parole.
Camille non parla quasi mai del suo passato, ma questa volta l'ha fatto, si è aperta con me e mi ha raccontato questo lato di sé, e ne sono davvero felice.
"Sono contento che tu mi abbia raccontato queste cose" Dico e lei sorride, ed io le prendo la mano e la accarezzo.
"L'ho fatto perché sento che con te posso parlare" Ammette, ed io sorrido.
"Puoi farlo quando vuoi, sono felice che tu l'abbia fatto oggi" Le stringo la mano e lei sorride.
"Non ho mai raccontato a nessuno queste cose, sei il primo, ma sono felice di averlo fatto con te" Dice, ed io sorrido e non mi trattengo, e le do un veloce bacio sulla guancia, facendola sorridere.
"Sappi che ora che conosco questo parte di te mi sembra di conoscerti ancora meglio e mi stai ancora più a cuore" Ammetto in un sussurro e lei sorride.
"Sappi che l'ho fatto perché sento che di te posso fidarmi. Non mi sono mai fidata di nessuno, ma con te sento che posso farlo e mi piace questa sensazione" Sorrido a quelle parole.
Se prima ero convinto che Camille mi piacesse, dopo queste parole mi piace ancora di più.

Spazio meh

Hey Everybody!
In questo capitolo abbiamo scoperto una parte di Camille, spero che vi sia piaciuto.
Come va? A me diciamo. È un periodo un po' così, sono in crisi per la scuola che probabilmente prenderò due debiti e l'anno prossimo cambierò scuola, quindi di studiare anche le materie dei debiti non è il caso.
E poi boh, ultimamente mi sento un'amica molto inutile e magari lo sono, ecco perché spesso rimango sola.
Scusate per il breve sfogo, spero di non aver annoiato nessuno.
Ora vado, alle due dovrò andare a chitarra per fortuna, quindi devo sbrigarmi.
Ciau gente💕

Hair Dye|| Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora