Hair Dye|| Michael Clifford

Chapter four

"E quindi cosa farai? La chiamerai?" Domanda Calum, dopo avergli raccontato tutta la storia con Camille.
L'ho incontrata due giorni fa, e non ho ancora avuto il coraggio di scriverle, perciò ne sto parlando con Calum.
Ho bisogno di parlarne con qualcuno, e quel qualcuno è il mio migliore amico.
"Non so...sono due giorni che ho il suo numero e non so cosa fare" dico, giocherellando con il mio telefono che ho tra le mani.
"Ma imbecille, scrivile! Lei aspetta un tuo cenno e tu non le scrivi, non sei normale!" Sbotta Calum, mentre io continuo a muovere il telefono tra le mani.
"Cal anche lei ha il mio numero, potrebbe benissimo scrivermi" dico, meritandomi un cuscino in faccia da Calum.
"Ma davvero ho un amico così imbecille?! Senti, quando mai una ragazza ha scritto per prima ad un ragazzo?!" Domanda Calum, ed io inizio a pensarci su.
"Tua sorella ha mai scritto per prima ad Ash?" Domando dopo un po', e Calum si sbatte una mano in fronte.
"No! Ashton, a differenza tua, le ha scritto per primo"
"Beh ma era una situazione diversa, lui era con l'anonimo e si spacciava per qualcun'altro..." Inizio a dire, ma Calum mi blocca con un gesto della mano.
"Era una situazione diversa. Ma nelle volte successive, dopo che la nostra coppietta iniziò a parlarsi, Ashton scriveva sempre per primo. Quindi prendi quel maledetto telefono che stai torturando con le tue mani, e manda un dannato messaggio a quella ragazza con i capelli colorati" Ordina Calum, ed io accendo il telefono.
"Michael smettila di guardare la home, sai benissimo com'è fatto il tuo schemo! Manda quel messaggio!" Sbuffo e vado verso il contatto di Camille, pensando a cosa scriverle in questo messaggio, cercando di non risultare un vero imbecille.

Michael: Ciao Camille! Sono Michael :)

"Non hai detto che aveva già il tuo numero?" Domanda Calum, leggendo il messaggio, ed io annuisco.
"E allora perché le hai detto che sei Michael? Ha il tuo numero salvato genio!" Esclama, ed io alzo gli occhi al cielo.
"Era per iniziare la conversazione, dai Cal! Non potevo mica invitarla di già a prendere quel caffè! Devo provare ad iniziare la conversazione in qualche modo" Calum scuote ripetutamente la testa, ed io sospiro.
Poi però, il suono del mio telefono mi fa cadere subito lo sguardo verso questo, e accendo il display del telefono, notando una notifica da Camille, e sorrido internamente.

Camille: Ciao Michael! So che sei tu, ho salvato il tuo numero l'altro giorno.

Michael: Giusto, che scemo

Camille: Naah. Sai, aspettavo un tuo messaggio

"Cretino, dovevi scriverle da ieri" sento borbottare Calum, ed alzo gli occhi al cielo, per poi rispondere a Camille.

Michael: Sinceramente avrei voluto scriverti molto prima, ma ho avuto da fare con il lavoro :(

"Ma cosa dici che lavori a malapena di pomeriggio e poi passi il resto del tempo a guardare serie tv!" Esclama Calum, ed io sbuffo.
"Shh" Lo zittisco, per poi riprendere a parlare con Camille.

Camille: Oh tranquillo, immaginavo

Michael: Allora...vorresti prendere quel famoso caffè con me?

Camille: Certo :)

Michael: Bene! Sei libera sabato?

Camille: Si. Ci vediamo di pomeriggio?

Michael: Sarebbe perfetto. Passo a prenderti sabato pometiggio alle cinque, va bene?

Camille: Va benissimo. Ti do il mio indirizzo?

Michael: Nah, so dove abiti

Camille: Sembri uno stalker

Michael: No, ti giuro che non lo sono! È che ho visto l'altra volta dove abiti, ricordi?

Camille: Oh si. Allora non sei uno stalker, sono salva

Continuo a parlare con Camille, e quasi mi dimentico della presenza di Calum.
Solo quando si alza dal divano e prende la sua giacca, distolgo lo sguardo dal telefono per guardarlo.
"Ora vado a casa, ti lascio parlare con la tua amica....mi raccomando, non dire cretinate altrimenti ritorno qui e ti picchio" Ridacchio ed annuisco.
"Tranquillo, non dirò niente di strano. Ci vediamo Cal" dico, e lui sorride.
"Ci vediamo rosso" Ridacchio, e Calum esce di casa, ed io riprendo a parlare via messaggi con Camille.
Parliamo di un po' di tutto, del suo lavoro e del mio, e sembra una ragazza davvero tanto simpatica, e sono felice di averla conosciuta.
Lo ammetto, non vedo l'ora che arrivi sabato per vederla.