Chapter Fourteen

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"Mikey? Scusami, puoi tenerci i bambini oggi?" Domanda Ashton al telefono, con il solito tono di voce triste e stanco.
Tra di lui ed Alyssa le cose non vanno ancora benissimo e mi dispiace davvero, ma sono sicuro che tutto ritornerà come prima.
"Certo, li passo a prendere io?" Domando.
"Si, sarebbe meglio... Se vuoi puoi rimanere anche a casa, tanto io ed Alyssa non ci saremo" Dice, e a quel punto divento più curioso.
"Come mai?" Domando, sperando con tutto il cuore che abbiano deciso di passare del tempo insieme.
"Dobbiamo andare a sistemare alcune cose per la nuova cameretta di Daisy, e lo sai, le camere dei bambini le abbiamo sempre fatte insieme, e anche questa volta sarà così" Dice Ashton, e sono felice che almeno questa sorta di loro tradizione sia rimasta.
"Cercate di parlare mentre fate quella stanza" Dico, ed Ashton sospira.
"Ci proveremo... Solo che non c'è più dialogo Mike, non sappiamo cosa dirci" Mormora Ashton, ed io sento una punta di tristezza nel suo tono.
"Parlate dei vostri bambini Ash, io ne parlerei per ore. Non parlate dei problemi che avete in casa, di tutte le cose che vanno male, ma parlate del passato, del presente e del vostro futuro. Di tutte le cose belle che avete fatto e che vi sono successe, dei vostri bambini e magari anche del vostro futuro. Un futuro felice però" Dico, e spero con tutto il cuore che lo facciano.
Credo che se parlino di questo, potrebbero ricordarsi tutte le ragioni per cui stanno insieme, e che il sentimento in realtà c'è.
"Grazie Mike, lo farò, e so anche cosa dirle... Ci vediamo dopo" Dice, e dopo esserci salutati riattacca.
Vado in camera mia e mi preparo abbastanza velocemente, ma quando suona il mio telefono, segno che è arrivato un messaggio, mi fermo e lo prendo.

Camille: Hey Mike, domani non lavoro... Mi faresti un favore gigante?

Sorrido tra me e me appena vedo il nome del mittente del messaggio.

Michael: Certo, dimmi tutto

Camille: Verresti con me al mare? Non ci vado da un po' e mi piacerebbe ritornarci... Vuoi o hai impegni?

Michael: Ti passo a prendere domani mattina alle nove, facciamo colazione insieme, sei fortunata che amo il mare e che non ci torno anch'io da troppo

Camille: Grazie Mike, ti adoro lo sai

Sorrido al messaggio e poi finisco di prepararmi, per andare a passare il pomeriggio dai bambini. Spero solo che Ashton faccia davvero come gli ho consigliato...

Alyssa

"Aly sei pronta?" Domanda Ashton ed io annuisco. Vado da Bryan e Daisy e gli faccio le solite raccomandazioni, facendo ridacchiare Michael, che è più che abituato a queste raccomandazioni.
"Mamma lo sappiamo, dobbiamo fare i bravi" Cantilena Bryan, ed io ridacchio e annuisco. Ashton si avvicina a loro due e gli da un bacio, ed io faccio lo stesso.
Salutiamo e ringraziamo Michael, e poi usciamo di casa, ed andiamo verso la macchina.
"Prima da Ikea, giusto?" Domanda Ashton una volta saliti in macchina, ed io annuisco solamente.
La tensione tra noi due si potrebbe sentire anche a distanza di un kilometro.
Questo, per noi, è un periodo dannatamente buio. Non abbiamo mai avuto momenti così, ma, purtroppo, adesso lo stiamo vivendo, e non fa bene a nessuno.
Ashton lo amo, lo so, solo che non so se è ricambiato come una volta.
Non so se l'amore è intenso come quello di sempre.
Ho paura che sia diminuito.
Tra di noi non c'è più dialogo, discutiamo solo delle bollette o dei turni di lavoro stressanti che deve fare per riuscire a mantenere i bambini.
Credo che sia questa la ragione che ci ha spinto ad allontanarci così tanto: i problemi.
I problemi in famiglia sono davvero difficili, soprattutto se provengono dall'economia.
Non abbiamo mai avuto problemi del genere, fortunatamente, ma da quando l'azienda dove lavora Ashton sta perdendo dipendenti e fama, anche il suo stipendio è diminuito. Io, essendo in periodo di maternità con Daisy, non sto lavorando, ma se le cose continuano così dovrò ricominciare presto, nonostante le solite proteste di Ashton.
Capisco che lui voglia che stia con i bambini, non possono stare da soli per troppo visto che lui spesso e volentieri fa gli straordinari per cercare di prendere qualche soldo in più, ma c'è bisogno di qualcun'altro che lavori, e poi mi manca farlo.
Amo stare con i miei bambini, ma mi manca insegnare all'asilo, e il mio periodo di maternità va finendo.

"Prendiamo questo?" Domanda Ashton, spezzando il solito silenzio che si crea tra di noi, indicando un semplice lettino, ed io annuisco.
"Sicuro che dobbiamo farla ora la stanza? Non credi che sia meglio aspettare?" Domando.
"Aspettare cosa Aly? Daisy ha già dieci mesi, ha bisogno di una sua stanza, non potrà dormire a vita con noi" Dice Ashton, mentre continuiamo a cercare altre cose per la cameretta.
"Magari aspettare che io riprendi a lavorare" Dico in un sussurro.
"Non se ne parla. Aly ho fatto gli straordinari parecchie volte in quest'ultimo mese proprio per riuscire a prendere la stanzetta, quindi tranquilla" Dice, ed io annuisco, anche se so che molto tranquilla in questa situazione non posso stare.
Prendiamo tutto il necessario per la camera di Daisy in silenzio. Sia io che lui non sappiamo cosa fare o dire.
Tra di noi non ci sono nemmeno più quei dolci abbracci o baci. Quelli che facevano sentire entrambi amati e protetti l'uno dall'altra.
"Ricordi la prima volta che siamo venuti qui? Quando stavamo arredando casa nuova prima di convivere?" Domanda Ashton all'improvviso, ed io annuisco piano, accennando un sorriso a quel ricordo.
"Non riuscivamo a metterci d'accordo su come arredare la cucina, perciò alla fine abbiamo preso un'altra cucina, scelta da Calum, perché non riuscivamo ad andare d'accordo" Rido un po' a quel ricordo ed annuisco.
In quel periodo si che eravamo felici. I problemi erano minori e soprattutto sapevamo di amarci.
"Oppure la prima cameretta di Bryan. Non sapevamo ancora il sesso del bambino e tu eri convinta che fosse femmina, perciò stavi per prendergli un armadio rosa" Rido ed annuisco.
"Sentivo che fosse femmina, intuito da mamma" Dico, e lui ridacchia.
"Sono felice di avertelo impedito, altrimenti ora Bryan si ritroverebbe con un orrendo armadio rosa nella sua stanza blu e rossa" Rido e gli dò un giocoso schiaffo sul braccio.
"Guarda che non era orribile... E poi, se ricordi, abbiamo avuto problemi anche con i colori della stanzetta. Tu eri fissato con il rosso" Gli ricordo e lui annuisce sorridendo.
"E tu con il blu" Dice sorridendo, ed io annuisco, ricambiando il sorriso.
Entrambi stiamo facendo sorrisi veri e sinceri, quelli che non c'erano da un po'.
"Alla fine abbiamo scelto blu e rosso" Dice, ed io annuisco e sorrido, portando lo sguardo sui nostri polsi.
"Come i nostri bracciali" Sussurro, guardando il mio bracciale blu legato al suo polso, e il suo rosso legato al mio polso.
"Come i nostri bracciali" Ripete lui sussurrando, guardandomi negli occhi.
Entrambi ci guardiamo, erano settimane che non ci guardavamo così.
Con uno sguardo di due giovani ragazzi innamorati, che non hanno mai dato peso ai problemi, ma che ora pian piano lo stanno facendo, rovinando il loro rapporto.
Ma, in questo sguardo, oltre alla sofferenza per tutto ciò che sta accadendo, c'è una piccola scintilla di speranza, generata dall'amore.
Perché, tra noi due, nonostante nessuno dei due lo voglia ammettere, perché preso dai troppi problemi, l'amore non è mai andato via.

Spazio meh

Hey Everybody!
Mi scuso se ci ho messo tanto a far uscire questo capitolo, ma non avevo ispirazione, ma per fortuna grazie alle nuove canzoni di Youngblood (LO AMO TROPPO È LA MIA DROGA) sono riuscita a far uscire questo capitolo.
Spero che il fatto che abbia scritto un pezzo dal punto di vista di Alyssa non vi abbia dato fastidio, ma volevo un po' far capire la situazione di Ashton ed Alyssa.
Se volete potrei mettere in un altro capitolo ciò che sta succedendo, almeno è più chiaro se risolvono o no, o cosa accade e cose del genere.
Fatemi sapere.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Ah, ho pubblicato una nuova storia su Luke, è sul mio profilo, se vi va di farci un'occhiata mi farebbe piacere.
Niente, ora vado.
Ciau gentee💕

Hair Dye|| Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora