Capitolo 5

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Life in the castle

Il primo giorno passò, ma del mostro neanche l'ombra.

Jin aveva passato la sua intera giornata a guardare fuori dalla piccola finestrella della cella, che dava su un lato di giardino che aveva l'idea di essere stato molto curato in passato.

-Jin, io e Tae Tae ti abbiamo portato una cosa- disse Kookie da di fuori alle sbarre. Il ragazzo si avvicinò verso l'entrata, dove si trovavano i 2 utensili. - Spero che il thé nero ti piaccia- Si- Bene perché io e...

Non finì la frase che un ragazzo si ritrovò davanti alla cella- Alzati-disse con un tono che non ammetteva neanche una minima replica.
Il ragazzo dai capelli rosa si alzò da per terra e lo guardò: era veramente bello.

Aveva i capelli a cresta con delle sfumature sul verde, ma non un verde chiaro un  verde scuro, che dava appena l'idea di tintura, gli occhi di un marrone scuro, come il cioccolato fondente, quasi che la pupilla non si vedeva poiché persa tra quel contrasto tra le due tonalità scure. Il naso perfetto, dei lineamenti orientali perfetti e delle labbra carnose, anche esse perfette.
Anche il fisico non era da meno: le gambe erano lunghe e magre, le braccia muscolose, le mani grandi e curate.
Era più alto di lui, chissà magari era anche più grande.

Continuò a fissarlo, aspettando un nuovo comando dal ragazzo di fronte a lui.
L'altro, non si perse in chiacchere, ed aprì la sua cella facendogli un cenno brusco per fargli capire che doveva uscire. Jin mise piede fuori dalla cella: non poteva crederci era libero. Stava per mettersi a correre via, quando l'altro lo afferrò per il polso.

-Cancellati quel sorriso dalla tua faccia, non andrai dove ti pare- in quel momento Jin si sentì crollare. Tutti i suoi sogni, infranti. Ma da un lato era leggermente felice: aveva avuto l'occasione di sentire di nuovo la voce profonda e stupenda di quel ragazzo.

Il ragazzo eliminò subito dalla sua mente quel pensiero e deglutì.
L'altro non fece caso a come Jin lo stesse guardando o come stesse reagendo. Semplicemente lo prese per il polso e lo tirò giù per le scale.

Il ragazzo dai capelli rosa rischiò di cadere addosso al più alto, circa 10 volte. Saltava gradini qua e in là o a volte li faceva tutti di fila:insomma voleva che quel momento finisse il più presto possibile, sia per i suoi piedi, sia per il suo polso, sia per lui.

Dopo trascinamenti vari in tutto il castello, il ragazzo che lo aveva guidato aprì una porta.

La stanza era enorme:al suo interno c'era un letto grande una piazza e mezzo, con molti cuscini rosa grandi e piccoli. Un armadio, che occupava un intera parete, bianco con dei ghirigori oro, due comodini ai lati del letto e un una finestra avente un piccolo balconcino, su cui poter respirare un po' d'aria fresca.

-È tua, e non uscire da qui. Per nessuna ragione- disse con tono freddo il ragazzo lasciando la presa del suo polso e lasciando che entrasse.

Stava per chiudere la porta quando- Posso sapere come ti chiami? - chiese Jin- Non ti interessa il mio nome- Ma se dovrò stare qui per tanto tempo, dovrò almeno saperlo...se ho bisogno di chiamarti come ti chiamo "Hey tizio senza nome vieni qui?!" - il ragazzo sbuffò - Namjoon, Kim Namjoon. Il signore di questo castello-  Jin non ebbe neanche il tempo di rispondere che l'altro chiuse la porta alle spalle, lasciandolo solo in quella grande stanza.

-Mi sarei voluto almeno inchinare...- si sdraiò sul letto per provare a riposare un po', quando la porta si aprì nuovamente.
Il ragazzo dai capelli rosa scattò in piedi, come un soldato- Ho dimenticato di dire una cosa...nel caso che uscissi, per via di una necessità, non visitare per nessun motivo il lato nord del castello. Per nessun Motivo sia ben chiaro- Perché cosà c'è nel lato nord?- Niente che possa interessarti- rispose il principe seccato dalle parole di Jin, sbattendo la porta uscendo.

-Che maniere questo qua. Neanche un po' di gentilezza- sbuffò Jin.
-Sarà un soggiorno lungo, all'interno di questa nuova dimora...-disse il ragazzo sdraiandosi nuovamente sul letto addormentandosi.

Nel frattempo al villaggio...

Maurice, grazie all'aiuto di Philip riuscì a tornare al villaggio.

Arrivato, si recò subito alla locanda del paese.
-Guardate chi è arrivato...il vecchio pazzo- lo schernì Ken. Tutta la locanda venne invasa dalle risate della gente- Cosa vuoi vecchio? - continuò Ken- Vi prego salvate mio figlio? - Oh in ch guaio si è cacciata la principessa Jinnie??

Il padre di Jin si avvicinò al ragazzo- In un bosco non lontano da qui, si trova un castello, il cui proprietario è un mostro: di giorno ha l'aspetto di un giovane ragazzo dal carattere sgorbutico, mentre di notte è una bestia senza cuore, capace solo di uccidere, odiare e fare prigionieri i visitatori del suo castello.-

-Vecchio, ti ci sei impegnato per inventare questa storia. Originale- tutti scoppiarono in una fragorosa risate e nessuno stette a sentire le parole di Maurice. Infondo per gli abitanti del villaggio era solo un vecchio pazzo, che meriti a di essere rinchiuso in un manicomio.








Angolo Autrice.
Buona sera.
Ecco a voi un nuovo capitolo, spero che vi piaccia.

In tutto questo oggi è uscito "Face yourself" e le canzoni Let go, Crystal Snow e Don't leave me mi hanno blessato l'esistenza.
Per non parlare di quanto Jin possa aver slayato in queste canzoni. Non dico che gli altri non sono stati bravi, anzi mi sono piaciuti un sacco solo che non mi sarei mai aspettata tutto questo da parte di Jin. La sua voce è così perfetta, non si sa quello che mi succede quando la sento.

Detto questo
Al prossimo capitolo.
-Ro






Bεαυτy αnd τhε Mοnsτεr||Namjin ★ [in revisione] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora