Chapter 23

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Come back home

Un giorno, uno di quei tanti e monotoni giorni, Namjoon si fece coraggio e bussò alla porta di Jin.

Il ragazzo dai capelli rosa sobalzò alla sua vista: aveva i capelli scompigliati, le nocchie ferite e sanguinanti, gli occhi gonfi e le labbra secche.

-Namjoon...-la voce flebile del ragazzo ruppè il silenzio: faceva davvero così male vedere una persona cara ridotta in quello stato?

-Jin...ascoltami- il ragazzo entrò nella stanza e si posizionò davanti al maggiore- Sei libero di andartene...- Non me ne vado- disse Jin con voce sicura.

Lui non voleva lasciarlo.
-Fidati di me, vai lontano da qui, torna alla tua vita, dimenticami - Te lo scordi, io rimarrò...- Namjoon non lo fece finire di parlare che gli porse lo specchio.

Il vetro rifletteva l'immagine del padre che veniva trattato male da un ragazzo. Anche se era di spalle, Jin intuì che si potesse trattare di Ken.

-Ha più bisogno lui di te, che io di te- Ma...non voglio lasciarti qui- Fidati Jin, lasciami qui, vai via...me la caverò.
-Mi lascerai il permesso di venirti a trovare?- Ogni volta che vorrai, sarò qui-

Namjoon poi porse al ragazzo lo specchio- Te lo regalo...è tuo, ti potrà servire- Namjoon, io...- Fidati di me.

Jin lo abbracciò.
Il minore non voleva lasciarlo andare dalla sua presa, ma subito dopo lo allontanò- Vai-

Jin corse così via verso l'uscita del castello e prima di uscire dal cancello si voltò verso di esso. Voleva essere sicuro di non dimenticare il posto doveva aveva conosciuto il suo "vero amore"

Namjoon, appena Jin si allontanò, crollò a terra in un pianto disperato: una bestia come lui non avrebbe dovuto avere sentimenti eppure era stato privato di una delle persone più importanti della sua vita, ancora una volta.

Le lacrime scavavano la sua faccia, provata già dalla stanchezza e dal dolore.
Il suo petto faceva così male, il rimorso e l'egoismo tentavano in ogni modo di persuaderlo facendogli rincorrere il ragazzo e tenendolo li con lui per sempre, eppure da un lato sentiva il bisogno di sorridere perché Jin sarebbe stato felice e avrebbe potuto vivere la sua vita.

[...]

Jin corse nel bosco, cadendo, ferendosi e rialzandosi ogni volta. Lui non voleva tornare al suo villaggio, voleva restare lì con Namjoon e gli altri...

Se solo Ken non avesse osato toccare suo padre, lui sarebbe ancora lì con il minore e forse tutto sarebbe stato diverso.

Ma ancora una volta, il destino aveva reso la sua vita qualcosa di odiabile.

Corse per circa un'ora e arrivato alla fine della collina che separava la sua cittadina da quel bosco incantato, intravide la sua casetta.

Le gambe erano doloranti, i vestiti lacerati in più punti e sporchi. Le sue mani sporche di terra, i suoi capelli scompigliati e il labbro inferiore lasciava scorrere giù una goccia rosso vermiglio.

Nonostante la stanchezza rendesse dura anche una semplice discesa, il ragazzo non si arrese e arrivò, seppur in pessimo stato e debolissimo, a casa sua.

Con la poca forza rimasta nel suo corpo spalancò la porta e la scena che si presentò ai suoi occhi fu qualcosa che un figlio non vorrebbe mai vedere.

Ken teneva per i capelli il padre di Jin e stava minacciando il suo debole corpo con una lama, puntata sulla giugulare.

-Lascialo stare bastardo! - urlò Jin, allontanando Ken dal corpo di suo padre, ormai debole e coperto da lividi.

Ken rise- Quindi Jinnie era vero che eri stato aggredito da una bestia- Non sono stato aggredito da una bestia- E cosa sono questi tagli? - Me li sono fatti nel bosco tornando a casa- Che fai vuoi proteggere un mostro?

-Qui l'unico mostro sei tu! - sputò Jin, era furioso- Jinnie sei eccitante quando fai così- il ragazzo dai capelli rosa, gli sganciò un destro dritto sulla faccia facendogli sanguinare le labbra- Mi fai schifo...e non immagini quanto! - Per una bestia e un povero vecchio tutta questa confusione? - Non ti è bastato il pugno?

Jin era punto a sferrare un nuovo colpo, ma l'altro fu più veloce di lui e con il coltello ferì la sua guancia sinistra, lasciando che il liquido rosso e caldo fuoriuscisse dalla ferita appena fatta.

-Ops, ho sfigurato il tuo bel faccino Jinnie- FUORI- Tuonò Jin abbassando la faccia è facendo cenno al ragazzo con il braccio di uscire.

Ken si avviò verso l'uscio e prima di andarsene si voltò - Beh allora farò aggiungere un posto anche per te al manicomio. È un peccato- disse, fissando poi la lama del coltello sporca del sangue dell'altro.

Sorrise compiaciuto, per poi chiudersi la porta alle spalle.


Angolo autrice
Ciauuu
Ecco a voi un nuovo capitolo
Spero vi piaccia

Mancano
3
O
4
Capitoli alla fine

Devo vedere ancora bene
:)

E ora
Byeee
-Ro

Bεαυτy αnd τhε Mοnsτεr||Namjin ★ [in revisione] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora