Chapter 10

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Red rose

-Bene, non posso dirti altro. Quindi è tutto per oggi- disse lo specchio - Mi chiedo se mai in questo mondo, smetteremo tutti di conoscere la sofferenza.

Jin si sdraiò sul letto, lasciando lo specchio e si addormentò.

Al suo risveglio il sole faceva già capolino nella sua stanza. La sera prima sembrava interminabile.

Jin si alzò, aveva tutti i capelli scompigliati. Andò verso lo specchio e rimase shoccato da quello che vide: il suo riflesso.
Non si era reso conto di non essersi cambiato e di aver dormito con i vestiti, ormai sgualciti e sporchi, poiché indossava gli stessi da due giorni.

-Aish, e ora che faccio?!- disse il ragazzo continuando a guardarsi- Per uno bello come me, andare in giro così è da pazzi!- si lamentò.
-Aish, Aish- si voltò e vide su una sedia vicino ad una scrivania, dei vestiti.

Erano appena stati lavati, profumavano di pulito, di lavanda, per essere esatti. - Dio è sempre così clemente con me- disse ringraziando il cielo, decise così di cogliere l'occasione per farsi un bagno caldo.

Il bagno in camera aveva tutto. Era molto meglio del suo, ed essendo più grande era anche più confortevole.

Il ragazzo dai capelli rosa si provò degli indumenti, entrando nella vasca per concedersi un rilassante e caldo bagno.

Nel frattempo, in un lato sconosciuto a Jin del castello, qualcuno si stava divertendo a fare le più svariate fantasie.

-Yoongi-Hyung te l'ho detto- disse Jimin lagnadosi- Quello che abbiamo visto io, Kookie e Hobi non è frutto della nostra fantasia, è tutto vero- Tae, ti prego aiutaci a farlo capire a Yoongi- piagnucolò Jungkook- Guarda che io non ero con voi, Kookie. Che ne so?- rispose l'altro.
-Ma perché non vi volete fidare- disse Hobi abbastanza seccato- Potrà anche essere vero, ma siete giunge a conclusione affrettate...lo conosce da poco più di due giorni ed è un ragazzo- accentuò l'ultima parola il candelabro.

-Se portare dei vestiti propri significa essere promessi sposi, allora per tutte le volte che ho prestato i miei panni di quando piccolo a Kookie, eravamo già plurisposati da un pezzo- disse Taehyung sbuffando.
-Va bene, se la mettete su questo piano- disse Hobi - quanto scommettiamo che noi torneremo umani e Namjoon si innamorerà di Jin? - Meno di zero- rispose Tae- beh tu non torni umano, tu tornerai ad essere un cavallo- disse Yoongi fissandolo- Aish, se solo avessi le mani ti picchierei- Peccato che hai solo due misere lancette- controbatté l'altro.
-OK, allora sembra chiaro...io, Chim e Kookie sosteniamo la mia proposta, voi due invece fate quello che vi pare...-

-Pff- li ignorò Yoongi, allontandosi dagli altri, insieme alla telliera- Come se veramente potesse cambiare qualcosa con il carattere che ha- Già.

[...]

-Ok, ieri non ho trovato nulla da mangiare, ditemi che oggi sarò più fortunato- disse Jin mentre scendeva e si recava nella sala da pranzo.

Come vi entrò, trovò la tavola tutta apparecchiata, con un portafrutta al centro gremito di mele rosse e dall'aspetto invitante, una bottiglia d'acqua e un piatto, coperto da un coperchio d'acciaio che probabilmente teneva in caldo la portata.

Jin si sedette e dopo essersi sistemato, prese in mano le bachette. Tolto il coperto, venne rivelato ai suoi occhi dello Japchae.
Già dall'odore sembrava invitante e l'aspetto lo convinse di più.

Mangiò fino a quando del pasto non vi rimané nulla. Afferrò poi una mela rossa dal cestino e la portò alla bocca.

Le sue labbra rosee sfiorarono la buccia scarlatta della mela e prima che potesse addentarla la lasciò cadere per terra lasciandola rotolare.

-Aish Jin, mi stavi per colpire- Scusa Hobi, disse l'altro che aveva lo sguardo perso nel vuoto.
-Si può sapere dove guardi? - chiese il ragazzo cercando di capire dove il giovane punta se lo sguardo.

-Guarda quello! - disse Kookie pieno di gioia.
Gli occhi di Jin erano puntati su un grande quadro che si trovava appeso al muro del caminetto.

La cornice era color oro. La foto invece ritraeva un bambino accanto ad una donna ben vestita, con dei lineamenti delicati e lo sguardo dolce. Aveva un sorriso sincero e spontaneo.
Il bambino aveva il suo stesso sorriso, accompagnato da due fossette ben marcate.

-Quelli- disse Jimin- sono il principe e sua mamma, la regina. - Jin distolse subito lo sguardo e si alzò da tavola.

Lui non aveva mai avuto un ritratto con sua mamma, né tanto meno non aveva un disegno.
Lui non era in grado di disegnare e quindi tutto quello che lui reputavo brutto finiva nella spazzatura.
Aveva un bel ricordo di lei, ma pensare al fatto che non poteva più sentire la sua voce lo faceva stare male...almeno l'altro ragazzo aveva qualcosa di più di un semplice ricordo.

-Vado a prendere una boccata d'aria- nonostante fosse inverno inoltrato, si recò in giardino senza mettersi una mantella.

La sua camicia bianca, veniva penetrata dal freddo, che pungeva la sua pelle, provocandogli brividi in ogni parte del corpo.

Visitò il giardino in lungo e largo, ma non trovò il giardino di rose.
Le rose erano dei fiori che Jin apprezzava molto, poiché ogni colore ha un suo significato particolare e perché si trovano in qualsiasi stagione.

Quando la notte calò tornò dentro il castello, iniziando ad esplorarlo. Dimenticandosi però, che gli era stato proibito visitare il lato nord.

Essendo molto curioso, voleva davvero scoprire, non solo il numero delle stanze, ma anche la loro grandezza e la loro funzionalità.
Voleva sapere, se oltre a quei cinque c'erano altri oggetti incantati, ma questa ricerca fu vana.
Anche se c'erano, nessuno osava mostrarsi a lui o parlare minimamente.

Finito di esplorare il lato sud, tornò in sala da pranzo dove, Kookie, Jimin e Hobi lo aspettavano.

-Ti abbiamo fatto preparare del Kimchi Jjijae- disse Jimin- e una coperta calda visto che sei stato al freddo- disse Jungkook con il suo classico modo di essere carino e gentile.

Jin sorrise, mettendosi a tavola, mentre Hoseok, per tenergli compagnia iniziò a parlargli di qualsiasi cosa gli passasse per la testa, anche di quando era umano, strappando al più grande grasse risate  che à volte per il forte dolore addominals gli impedivano di mangiare.

-Sono serio, quando era piccolo Jungkook diceva che avrebbe sposato Taehyung- I due scoppiarono in grasse risate, accompagnati da una tazzina che tentava di farli smettere di raccontare cose imbarazzanti su di lui.

Il ragazzo dai capelli rosa, con le lacrime agli occhi, si alzò da tavola. Da quando si era messo a tavola a quando si era alzato era passato tanto tempo. Qualche ora su per giù.

Una volta salutati i tre, salì le scale, e si fermò sul pianerottolo. Controllò che non ci fosse nessuno e salì sulle scale opposte a quello che lo portavano in camera.

Riprese il corridoio della sera prima, buio e tetro. Una volta percorso tutto, arrivò ad una stanza: la finestra era aperta, tutto sembrava essere stato distrutto, la polvere e le ragnatele facevano da padrone in quel posto.

L'unica cosa, che spiccava in quel momento era una campana di vetro sul tavolo, sotto la quale si trovava una rosa rossa.

Jin si avvicinò, sollevò la campana, mostrando la rosa nel suo massimo splendore: aveva quasi un aria magica ed emanava un profumo molto buono, diverso da qualsiasi altro odore di rosa.

Il ragazzo tese la mano verso la rosa, ma...






Angolo Autrice
Buona sera
Ecco a voi un nuovo capitolo
Spero che vi piaccia.

-Ro


Bεαυτy αnd τhε Mοnsτεr||Namjin ★ [in revisione] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora