Resti di un passato.

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CAPITOLO 8.

Il rumore del treno mi ha sempre rilassato,ma oggi proprio no. C'è qualcosa che mi sta dando veramente noia sulla strada per il ritorno a casa.

Una strana sensazione cresce in me.

Odio non avere il controllo di me stessa e questa cosa mi disturba veramente molto.

Cerco di non pensarci sedendomi accanto a Peeta e afferrando la sua mano come ancora,per non cadere nello strapiombo.

Mi lascia anche qualche piccolo bacio e per un po' riesco a non pensarci troppo.

È incredibile come ho sempre avuto il controllo di me stessa e adesso ho bisogno di una persona per farlo.

Senza Peeta credo che impazzirei.

Si,probabilmente.

Il treno rallenta e dopo qualche secondo si ferma.

Le portiere dei vagoni si aprono e noi ci affrettiamo a scendere.

Finalmente a casa.

Prendo la mia valigia e faccio strada a Annie e Finn verso l'appartamento dove alloggeranno.

È una villetta nel quartiere dei vincitori,nel mezzo fra la casa mia e quella di Haymitch.

Devo andarlo a trovare e dirgli di non fare cavolate con Annie e il bambino qui in giro.

Passiamo davanti alla mia casa e noto che la porta d'ingresso non è chiusa.

Strano,ma potrebbe benissimo essere stata Effie,o Haymitch,molti hanno le chiavi del mio appartamento.

Prendo la chiave e apro la casa di Annie.

È molto carina e accogliente,sulle tonalità del rosa.

“Grazie mille Katniss,davvero,adesso va pure a riposarti” mi dice Annie dolcemente.

Faccio un piccolo sorriso e mi volto.

Peeta è li fuori che mi aspetta.

“Andiamo?” mi chiede sorridendomi.

Annuisco e ci avviamo verso casa nostra.

“Hai notato che la porta è aperta?” domando.

“Si,sarà stato Haymitch o Effie” dice facendo spallucce.

Fatti gli ultimi passi ci ritroviamo di fronte alle scalette di casa nostra.

Salgo i tre gradini e entro.

Lo spettacolo di fronte a me è una cosa orrenda.

Ci sono cose buttate ovunque,in modo disordinato.

Qualcuno cerca qualcosa.

Peeta fa capolino e lo sento deglutire quando vede cosa c'è davanti a me.

“Che cosa diavolo è successo?” domanda sbalordito.

“Haymitch ubriaco?” domando.

“No,lo sai che non lo farebbe” dice Peeta dando conferma dei miei pensieri.

Non può essere stato Haymitch.

Scorro una lista di possibili ed eventuali candidati ma non mi viene in mente proprio nessuno.

Un momento,l'uomo strano che mi pedinava.

Quello che assomiglia a Finnick!

“Peeta” dico con timore.

“L'uomo misterioso che assomiglia a Finnick” continuo cercando una qualsiasi reazione in lui.

Non ho più toccato l'argomento e ho paura che abbia una nuova crisi.

Cammina avanti e indietro nella cucina calpestando qualche foglio in terra.

“Si,è l'unico indiziato che abbiamo” mi dice ad un tratto.

“Ma cosa voleva? E sopratutto perché da noi?” dico confusa appoggiandomi al muro.

“Cerchiamo” risponde ovvio.

Giusto,cercare.

È l'unica cosa che potrebbe farci capire veramente qualcosa.

“Tu controlla qui” dico a Peeta.

“Io vado su” annuncio.

Non voglio che Peeta mi segua perchè in camera nostra,ho sotto al letto,nascosta una scatola dei “ricordi” in realtà non è una vera scatola dei ricordi,contiene solo pezzi di giornale e cose del genere che ho sugli Hunger Games.

Penso che Finnick,se è lui cerchi qualcosa su questo.

Cosa altrimenti potrebbe volere? Non credo che volesse solo cibo anche perchè la cucina non è l'unica stanza sotto sopra e il cibo è ancora al suo posto,dentro la dispensa.

Salgo lentamente i gradini per arrivare al piano superiore.

Infondo ho paura di cosa possa trovarmi davanti.

Come immaginavo la porta di camera è aperta e ci sono molti fogli sparsi sul letto.

Mi avvicino e noto la mia scatola in un angolo,vuota.

Mi siedo sul letto e inizio ad ispezionare i ritagli.

Ci sono quelli della proclamazione dei due tributi,me e Peeta .

Noi che ne usciamo vincitori in due,qualcosa su Haymitch,il tour nei distretti.

L'annuncio dell'edizione della memoria,il fatto che Peeta si sia offerto volontario.

Una marea di ricordi mi vorticano nella testa.

C'è anche qualche articolo su Finnick,ma stranamente non sono stati quelli ad essere presi.

Inizio a pensare che magari non è Finnick e che il mio cervello,ancora come una volta gioca tutti quei brutti scherzi.

Poi finalmente capisco,manca il pezzo di giornale dove viene annunciata la morte di Snow.

Una nuova consapevolezza incomincia a farsi spazio dentro di me.

Forse Finnick non si è fatto avanti perchè temeva che Snow fosse ancora al governo. Forse lui non sa niente.

Devo trovarlo,trovarlo prima che sia troppo tardi.

Ma infondo potrebbe essere lui a farsi avanti,il perchè di tutto questo mi è ancora oscuro.

Troppi misteri,troppi dubbi,ancora una volta.

Salve,dato che domani probabilmente non potrò aggiornare metto questo capitolo in più.

Votate,commentate insomma mi farebbe piacere sapere il vostro parere per sapere se non cado nel banale.

Grazie a tutte quelle che mi sostengono. Vi voglio bene! <3<3

Aurora

&quot;Tu mi ami vero o falso?&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora