The sound of silence

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Capitolo 25.

Mi strofino gli occhi per qualche secondo,in attesa di un cambio di situazione.

Gli occhi mi bruciano.

Sono sfinita,e i muscoli bruciano per lo sforzo.

La barricata è finita,è venuta su veramente bene.

È alta,con delle trappole veramente ingegnose.

I ragazzi hanno trovato dei modi per far scattare delle freccie e colpire quando qualcuno passa sopra le casse.

Le mine sono distribuite in modo equo e faranno un bel fracasso.

Non abbiamo niente per il quale preoccuparci,quando passaranno la barricata e le mine,non avranno più le forze per combattere.

Spero di vederli dimezzati,e spero che rinuncieranno presto,anche se non ci credo.

Vorrei accasciarmi li e lasciare tutto,ma so che non posso.

Dobbiamo andarcene dal dodici,anche perchè fra poco ne rimarrà poco o niente.

Abbiamo scelto di posizionarci al confine con l'undici e il dodici.

Due sentinelle staranno di guardia in caso accada qualcosa di inaspettato.

Ci rimettiamo in marcia.

Vorrei solo dormire,stò odiando ogni singola cosa.

Mi sento colpevole e allo stesso tempo vittima.

Osservo tutti quei ragazzi camminare e mi perdo nei dettagli di ognuno di loro.

Tutti con le mani sporche e i capelli spettinati.

Tutti con una storia negli occhi.

Scritta con forza,senza possibilità di cancellarla.

Infondo,siamo tutti con una storia scritta negli occhi.

Senza alcuna possibilità di modificarla.

Solo,conviverci.

Solo questo puoi fare.

A quanto pare mi sono fermata,perchè una mano mi si posa delicatamente sulla spalla.

"Stanca?" domanda Gale.

"Sono sfinita,ma tutti lo siamo,credo." rispondo.

Lui annuisce e mi sorride.

Mette una mano sulla mia guancia e mi lascia un piccolo bacio sulla bocca.

Io sorrido a mia volta e ricominciamo a camminare.

La testa si fa sempre più pesante,ogni passo sembra un colpo mortale.

Il sole è calato,e l'oscurità stà ricoprendo ogni cosa.

Siamo arrivati nel punto deciso.

Non mi va di stare qua a terra,non mi sento a mio agio,e voglio avere il controllo di tutto,come sempre.

"Gale,senti,ti va se montiamo su quell'albero la?" indico un albero a pochi metri da noi.

"Si,nessun problema.."

saliamo e ci mettiamo comodi.

Restiamo parecchi minuti in silenzio,senza dirci nulla,ma questa è una delle cose che ho sempre amato di più,di Gale.

Non c'è mai stato bisogno di parole superflue.

"A che pensi?" domanda lui.

"Solo..vorrei andare via.." rispondo.

"Adesso ci sono centinaia di persone che credono in te,so che non è esattamente il tuo sogno adolescienziale,ma al massimo tutto il contrario,ma non possiamo lasciarli da soli e senza una guida,che poi infondo ci sei riuscita benissimo a fare il capo fino ad ora."

Mi volto e lo guardo,ha ragione,non posso andare via da queste responsabilità,infatti sono altre le responsabilità dalle quali io voglio fuggire.

"Non parlavo di questo,cioè si,anche di questo,ma è principalmente un altra la mia paura,sai quanto sarebbe bello poter morire? Tutto più semplice..

Non so più cosa fare della mia vita,non so che stà succedendo nella mia testa..Finnick,che diventa così,Peeta scomparso,e nonostante tutto,mi manca,perchè è un pezzo della mia vita. Ora arrivi tu,che stravogli tutto di nuovo. Ma non hai pensato a Johanna e ai tuoi figli?"

Mi accorgo solo quando ho finito di aver parlato velocissimo e Gale si mette a ridere.

"Si,ci ho pensato. Io e Johanna è da molto tempo che non andiamo poi così daccordo. Abbiamo pensato e ripensato,poi arrivi tu,che stravolgi tutto,perchè ti assicuro che anche a me hai stravolto le cose...e sono nel panico,semplicemente ho fatto quello che mi sono sentito di fare,e quello che ho sempre voluto fare,ma tu eri così irraggiungibile..persa nei tuoi casini,e ti chiedo scusa per non averci provato,perchè sono stato un vigliacco a scappare e tutto quello che ho fatto,quindi scusami davvero,ma adesso siamo qui,e io credo di amarti,come ho sempre fatto."

Non rispondo a Gale.

Rimaniamo li sull'albero,tutta la notte.

Abbracciati,vicini,lontani.

In lontanaza si sentono i rumori della guerra.

Le mine esplodono,quanti stanno morendo adesso?

Incomincio a piangere,silenziosamente,soffocando la faccia nella mia maglietta per non svegliare Gale.

Odio la guerra,dannazione,odio tutto questo.

C'è la luna stasera,è piena,bellissima.

Illumina tutto il bosco sotto di noi,e mi infonde coraggio.

La luna mi ha sempre donato pace e tranquillità.

Mi ricorda quel senso di amarezza,piacevole.

Quasi non lo vedo,da quanto si confonde con il bagliore della luna.

Stà arrivando un paracadute,come quelli degli Hunger Games.

C'è una lettera attaccata,rilegata con un fiocchino rosso.

La prendo,e sopra posso leggere: "Per Katniss" 

"Tu mi ami vero o falso?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora