Realtà sconvolgenti

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Capitolo 23.

Finalmente arrivo al palazzo dove trovo Gale fuori che mi tira velocemente dentro.

C'è un gruppetto di persone all'interno e subito mi si radunano intorno.

Mi sento schifosamente responsabile di tutto questo.

"Qualcuno bravo a tirare con l'arco?" domando.

Due alzano la mano,sono giovani e bassi,ma andranno benissimo.

"Andate nell'armeria e prendete due archi,posizionatevi sul tetto,vi raggiungerò li." mi fissano per qualche secondo,poi scattano via.

"Qualcuno che sa manovrare bombe?" chiedo ancora.

Sta volta alza la mano uno solo.

"Prenditi un assistente e pianta tre o quattro mine davanti all'edificio di modo che se una scoppia tutte le altre la seguono a ruota." ordino.

Lui annuisce con il capo e vedo che un ragazzo mingherlino lo segue.

"tutti gli altri si armino con qualsiasi cosa trovino nell'armeria e aspettate qua dentro fino ad un nuovo ordine,comunicherò con voi attraverso Gale e la radiolina trasmittente."

Sto facendo quello che mi sembra giusto,ma non ne sono certa,non sono estremamente sicura di quello che stò facendo.

Mi sono sempre ritrovata a stare agli ordini,anche se poi non li rispettavo,ma avevo comunque un piano di partenza.

Adesso contano tutti su di me e ancora una volta,mi sento il peso di milioni di persone su di me.

Schizzo su per le scale,dritta al tetto.

Mi posiziono nel mezzo ai due ragazzi,con la freccia già impugnata.

Vedo un gruppo di persone che arriva verso di noi.

Hanno un comandante,uno che li guida,ma non capisco chi.

Ha un'aria vagamente familiare,purtroppo.

Il gruppo continua ad avanzare.

Finalmente,o per sfortuna arrivano sotto di noi.

Il capitano si ferma e alza lo sguardo.

Vogliate,per la paura di quello che stava succedendo,per lo stupore,per l'incredulità,ma abasso l'arco.

Non voglio crederci,non può essere lui,no davvero.

Mi guarda e ride.

"Ci rincontriamo ancora ragazza di fuoco" dice.

Lo fisso ancora a bocca aperta.

"TU?" domando con la voce quasi rotta dal pianto.

"Voglio parlare solo con te Katniss. Stà a te decidere."

"Di cosa vuoi parlare brutto idiota?" chiedo ringhiando.

"Del futuro di Panem." dice ovviamente.

"Non mi fido di te,come possiamo parlare senza che tu magari mi uccida se non stò alle tue regole?"

"Va bene,puoi portare con te due uomini mentre io sarò solo. Ti aspetto qui davanti,i miei uomini vanno a fare una girata." dice ridendo.

Scendo le scale e ordino all'uomo delle bombe di stare pronto.

Prendo con me Gale e uno sconosciuto ed esco.

"Bene bene bene...che dire..finalmente ci incontriamo per una buona causa" annuncia.

"Stà zitto,di solo quello che dobbiamo sapere." lo esorto.

"Punto primo,io sono il figlio di Snow..punto secondo,vuoi unirti a me o vuoi combattere contro di me?"

rimango immobile e zitta per qualche secondo,poi finalmente riesco a parlare.

"Lurido verme schifoso,non combatterò mai con te,puoi sognartelo. Non mi interessa di chi sei figlio...sei semplicemente un egocentrico inutile,che si è avvcinato solo per degli scopi...avanti di la verità..tu non ami davvero tua moglie..." rispondo.

"No infatti,è sempre stata solo una copertura per arrivare a te.."

"Brucia all'inferno Finnik" urlo e corro velocemente dentro.

Lui fa come per inseguirci ma le bome esplodono e lo costringono ad arretrare.

Entro nell'edificio e scoppio a piangere.

Dannata vita,non ci credo,Finnick....

Gale mi abbraccia e per un momento mi scordo di tutto.

Ma poi la realtà ritorna e mi sorprende ancora di più.

VI PIACE LO SVILUPPO DELLA STORIA? VI PREGO DITEMI QUALCOSA.......!

"Tu mi ami vero o falso?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora