II°Giorno. Un'arma creata per uccidere

12 1 0
                                    

Sospiro, non riuscendo a non pensare a Castiel, Estelle lo nota e mi viene vicino :"Hey, va tutto bene, tranquilla" dice e io la guardo :"Non sono rinchiusi. Ci possono trovare" dico e lei mi guarda :"Li proteggeremo allora" guardo fuori e vedo uno scagnozzo di Jamie :"Pronta?" chiedo e lei sorride :"Sempre, lo sai" dice e prende la sua frusta, l'ha fatta lei stessa con ciò che trovò nella base degli osservatori :"Bene" dico e prendo la mia lama :"Vediamo cosa sa".

Estelle tiene il demone con la sua frusta e lo facciamo sedere su una sedia :"Non so niente" io rido :"Certo, come no" gli verso dell'acqua santa addosso e lui urla, poi cerca di uscire ma io lo trattengo chiudendogli la bocca con la mia mano :"Se non vuoi che i tuoi giorni finiscano. Dimmi tutto" lui mi guarda :"Non uccidermi, ti prego" io lo guardo :"Allora dimmi ciò che sai" :"Jamie ha un'arma in grado di uccidervi, sopratutto tu Lucinda, ti vuole morta, farti prima soffrire, poi ucciderti. Sono le sue testuali parole" io guardo Estelle :"Altro" dice lei :"So che si tratta di un'arma fatta da Michele, l'arcangelo, ha detto che era solo un test, però avrebbe funzionato bene" io rivivo il m9mento in cui Michele mi trafisse con quella lancia :"Bene, puoi andare" dice Estelle e lo libera, ma prima, mentre il demone esce lo frusta due volte dietro la schiena :"Scappa, più veloce che puoi, l'ordine è crollato. Quindi rifatti una vita" lui ci guarda :"Va bene. Grazie per fidarvi di me" dice ed esce con la coda fra le gambe.
Sento il telefono squillare :"È Castiel" dico :"Rispondi, tranquilla, ti capisco" dice e mi sorride :"Pronto" Estelle esce dalla stanza :"Hey, ciao, so che mi hai detto di...non chiamarti ma dovevo. Abbiamo una pista per te ed Estelle" dice :"Oh, dimmi, di che si tratta" :"Ecco, dovrei parlartene di persona" io sorrido :"Castiel, puoi dirmelo anche di persona" lui sembra teso :"È importante vero?" chiedo :"Sì, molto. Dove possiamo vederci?" chiede :"Ah...beh noi siamo a Lawrence. Al massimo possiamo venire col teletrasporto" :"No, tranquilla, venite pure con l'auto" dice e io sorrido "Chissà che ha oggi" :"Va bene fra...tre ore e mezza siamo lì. Cas" dico prima che attacchi :"Sì?" chiede :"Ti amo" :"Anche io Lucinda".
Esco dalla camera :"Mettiamoci in viaggio" io la guardo :"Scusa, ma...sai mi diverte" dice alzando le spalle e facendo una faccia buffa.

Quattro ore dopo
:"Hey, ce ne avete messo di tempo" dice Dean quando entriamo :"C'era traffico" dice Estelle io mi fermo :"Ferma" dico a Estelle :"Sam, ora!" dice e mi intrappolano nel cerchio mentre invece Ariel mette le catene con sopra trappole del diavolo a Estelle :"Castiel, dimmi che non l'hai fatto" dico e lo guardo negli occhi :"Io mi fidavo e tu..." sento una rabbia incontrollabile salirmi e un fulmine cade vicino a dove ci troviamo :"Lucinda, ascoltaci, lo abbiamo fatto per precauzione" Estelle li guarda male :"Stronzi" :"Ascoltateci, sappiamo che Jamie ha" io guardo Castiel :"Credi non lo sappia? Castiel...tu mi hai promesso che non avresti interferito! Mi hai promesso di non" mi fermo cercando di controllarmi ed esplodono le lampade in cucina :"Lucinda, ha anche altro Jamie. Ha l'occorrente per creare un tramite" dice e io lo guardo :"Cosa...come?" chiede Estelle :"E a voi cosa interessa? È un nostro problema!" dico :"No, il problema è che userà il tuo tramite, quando ti avrà uccisa, se non avrà la formula che gli dice in che ordine fare le prove" dice Castiel guardandomi negli occhi :"Cerca di ragionare, vogliamo solo farti capire che" dice Sam e io mi stanco :"Basta" dico e apro la finestra, da cui entra la pioggia che fa spegnere il fuoco, libero poi Estelle :"Adesso basta ragazzi. Vi ho detto di non immischiarvi per una ragione. Non voglio che veniate uccisi" guardo Castiel :"Lucy, ti prego accetta il nostro aiuto" dice Castiel :"No. Addio" dico e volo via assieme a Estelle.

Lawrence
:"Lucinda. Che facciamo ora?" chiede Estelle e io sospiro :"Non lo so Estelle" lei mi viene vicino :"Lucinda, lo ha fatto" io la fermo :"Perché credeva fosse giusto" sorrido :"In Paradiso, quando era piccolo, gli dissi di non toccare una porta. Sai cosa fece?" giro la testa verso di lei :"La toccò?" io scuoto la testa :"La aprì del tutto. Andò in un Paradiso di una persona. Era il bambino più testardo di tutti...ma gli volevo bene per quello" lei sorride :"Racconta, sono sicura che ce ne saranno altre" io rido dolcemente, sì...Castiel mi riesce a strappare sempre un sorriso, anche quando sono incazzata nera con lui. Ma ciò che amo di lui è questo dopotutto :"Mi ricordo che una volta, mentre lo stavo allenando..." sorrido :"Cademmo, lui sopra di me. Cliché dei cliché" dico e lei sorride :"Ricordo che avrei voluto non finisse mai quel momento..." :"Però...già da tempo ti ha incasinata" dice e mi scombina i capelli ridendo :"Esatto" guardo la finestra del motel :"Sai cosa? Non credo di riuscire a rimanere arrabbiata con lui più di cinque minuti" lei mi sorride :"Beh, per te non è una bella cosa, così perdi in partenza" io rido e mi alzo dal letto :"Meglio controllare i movimenti di quel bastardo di Jamie" dico e lei mi sorride :"D'accordo".

Winchester's FamilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora