9. Segreti

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Puntuale, la campana delle 19:00 annunciò la fine delle attività, ma quella sera ero ancora impegnata con una frattura all'avambraccio di un cadetto: Reiner Braun. Quest'ultimo aveva sempre un atteggiamento distaccato ed abbastanza ostile  nei confronti  miei e  in quelli della dottoressa Rika, ma non capivamo perchè. 
- Grazie -. Disse freddamente una volta finita la sua fasciatura e andò via sbattendo la porta. Quel rude gesto mi infasitidì molto, ma non ci badai più di tanto e andai via come se nulla fosse successo. Incrociai  il Capitano Levi nel corridoio:

- Oh, ciao. Tutto bene? -
Annuii.
- Armin ti sta aspettando. Abbiamo fatto "due chiacchiere"...Ma è tutto a posto. Mi raccomando, stai attenta ora che esci e ricordati che il coprifuoco è sempre alle 22:00! -
Gli schioccai un bacio sulla guancia e corsi via.
- Tsk...-

> Quanto ti adoro, Levi...

- Non correre, accidenti! -
Mi rimproverò, mentre sfrecciavo via per il corridoio per raggiungere il mio amato, in borghese, al solito posto. Quella sera era particolarmente bello: indossava un maglioncino grigio chiaro e dei bermuda blu, quei colori gli stavano di incanto, esaltavano l'azzurro intenso dei suoi occhi.

> Ma è davvero il mio ragazzo?!

- Buona sera, amore!  - Mi salutò Armin.
- Mamma mia, come sei bella, ma sei davvero la mia ragazza? -

Oltrepassati i cancelli ci avviammo nel centro mano nella mano, intanto, Armin raccontava:

- Da domani inizieremo l'addestramento intensivo per il movimento tridimensionale. Ad essere sincero ne ho una grande paura. Abbiamo sempre e solo fatto simulazioni - La sua mano iniziò a sudare - Ho sentito dire che in quel frangente molti cadetti fisicamente deboli hanno perso la vita a causa del complicat...-

*SBAM!*

Gli tirai uno schiaffo in pieno volto. Armin si portò una mano alla guancia con uno sguardo a metà tra lo shock e la rassegnazione.
- Ho capito, non devo nemmeno pensarlo. Beh, per lo schiaffo siamo pari. Fa male, ahi! Mi...mi perdoni?-

> No. Non guardarmi così...Gli occhioni proprio NO! NO, anche il musino no!

*chu*

> Ma che stronzo...

- Lo so che mi ami!

> Da morire...

Il mio non poter proferire parola non era affatto un ostacolo per la nostra comunucazione. Armin riusciva a interpretare quasi telepaticamente le mie emizioni, leggendo le parole non dette nei miei occhi.
Giungemmo alla riva del fiume quando iniziammo a rincorrerci,
Armin era abilissimo nella corsa e mi superò poco dopo e, per guardare nella mia direzione, impattò su qualcuno...
- Re...Reiner? -
- Armin? -
- Bertholdt? -
- Armin, cosa ci fate tu e Maria in giro da soli? Ma lo sai che è sotto la sorveglianza del Capitano Levi?-
- Certo che lo so... -
- E allora come è possibile che bighelloniate insieme fuori dalla caserma? -
- Questi non sono affari tuoi!-
Reiner scoppiò a ridere in modo molto chiassoso.
- Arlert, uno degli ultimi classificati nella lotta corpo a corpo, provoca me, il PRIMO? -
Lo spintonò via e a quel punto un impulso incontrollabile mi pervase i nervi: colpii con un pugno Reiner proprio nel suo attuale punto debole, ovvero dove sapevo avesse la frattura che avevo medicato poche ore prima, ma fu vano: non subì alcun dolore e mi inquietai nel vedere il suo braccio totalmente a posto. Mi sedetti al suolo, sconvolta a causa di questa cosa.
- Maria! Ti sei fatta male? - Urlò Armin preoccupato, gettandosi su di me. I due amici del cuore impallidirono nervosamente.
- Ragazzi, cosa sta succedendo? - Domandò fermamente Armin, che intanto mi teneva tra le sue braccia. I miei occhi inorriditi verso Reiner, il quale parlò per primo dopo un silenzio di qualche secondo:
- Ho avuto paura di averti fatto del male. Scusami, Maria. E scusami anche tu, Armin, non volevo mancarti di rispetto -.
- Ragazzi, vi scongiuro, anche da parte di Maria, di non farne parola con nessuno... Non avete mai avuto un segreto importante da tenere assolutamente nascosto? -
Reiner e Berthold si scambiarono uno sguardo di intesa.
- Per fortuna io e Reiner non abbiamo segreti. Ma quindi, Armin, tu e Maria avete un rapporto di tipo romantico?
- Si. Ci siamo innamorati fuori dalla Caserma e abbiamo fatto i salti mortali per cercare di restare uniti...Non vogliamo che ci separino -.
I due si guardarono, di nuovo, con un'espressione più rilassata, ma seria, come se comunicassero telepaticamente.
- Beh capisco, in teoria è vietato avere coinvolgimenti emotivi nell'ambiente militare ma ci sono già tante coppie in quel posto, non vedo perchè proprio la vostra dovrebbe essere un problema - spiegava Bertholdt - comunque state tranquilli, noi...Non ne faremo parola con nessuno. -
- Godetevi la serata e state attenti a non farvi beccare. Statemi bene - Concluse Reiner, mentre andava via col suo amico.

> Non può essere già guarito...Stanattina aveva le ossa rotte. Ho paura...

Abbracciai Armin così forte da farlo quasi male. Ero sotto shock.

- Scusami. Io, ho lasciato che fossi tu a proteggermi. Come al solito non servo a niente, sono sempre un debole! Non so ora se possiamo fidarci di quei due, ma sappi che, qualunque cosa accada, io sarò sempre in prima linea per difendere il nostro amore. E poi abbiamo il Capitano Levi dalla nostra parte, lui per te farebbe di tutto.- 
Mi infilai nell'incavo tra il suo collo e la spalla,  inalando il profumo dolce della sua pelle. Quel semplice gesto riusciva a tranquillizzarmi in qualsiasi situazione.
- Brava, così. Respira...E' tutto a posto, piccola mia. -
Riuscii a riprendermi dallo shock, ma non riuscivo a passare oltre. Quella faccenda era TROPPO STRANA.

Armin, All in! - Scommetto tutto su di te_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora