21. Scommetto tutto su di te

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Con la mano che teneva stretta alla mia mi gettò alle sue spalle mentre con l'altra attivò un arpione, si agganciò al palazzo adiacente e cademmo sul tetto più basso, facendomi da scudo nell'impatto e ci lanciammo in una corsa lungo i tetti. Come da piano, il poco gas rimasto lo avremmo usato solo in caso di assoluta necessità di sopravvivenza.
Non ero abituata ad un tale sforzo fisico, alle altezze e alle cadute violente e la mia inesperienza rallentava Armin in quella folle corsa per salvarci la vita.
- Scusami, ti sto rallentando! -
- Non mi interessa! -
- Ce ne sono alcuni sulla destra...-
- Non guardarli e corri! -
- Ci vedranno! -
- Non avere paura, sono troppo lontani per vederci, non li guardare, guarda il mio stemma! -
- Così è troppo pericoloso! -
- Non farti intimorire, ti guiderò io, devi solo fidarti di me! Arriveremo al Quartier Generale, te lo prometto! -

Il percorso prestabilito era una via dritta sui tetti verso il grande Rosone del Quartier Generale, arrivati lì avremmo utilizzato il gas per spingerci verso il vetro ed aprire una breccia per entrare. Il difficile era raggiungere l'obiettivo nel minor tempo possibile senza essere mangiati.

TRE ORE PRIMA

- Abbiamo fatto bene a lasciare andare Marco da solo? -
- Non avevamo scelta. E poi, lui è più in gamba di me, ce la farà, se fossi andato io, saremmo già morti tutti...-
- Ma perché pensi questo?! -
- È un dato di fatto! Io sono debole fisicamente. Mandare me in missione di soccorso è da folli! -
- Mi fai una tale rabbia quando ti getti così nella merda! -
- Non mi getto nella merda, è solo la verità. Se non fosse stato per te e Marco, sarei morto. Non riesco nemmeno a badare a me stesso, valgo meno di zero...-
- Allora la mia vita vale meno di zero?-
- Uh?-
Gli presi le spalle con le mani, guardandolo dritto negli occhi.
- Come puoi non ancora renderti conto di quanto tu sia forte? Soprattutto dopo le immense battaglie che abbiamo affrontato! Secondo te io dove ho trovato la forza per andare avanti in questi anni? Nonostante abbia ritrovato una casa, degli amici, addirittura un meraviglioso padre, tu sei rimasto sempre al primo posto e sei il motore di tutto: la mia ispirazione, il mio esempio, il mio eroe, il mio scudo, ho sempre scommesso tutto su di te. Se rinascessi cento volte, io per cento volte ti cercherei per riviverti. Il mio amore per te va oltre l'idea dell'amore stesso, per me l'amore SEI TU e se non ti dai alcun valore, allora non lo dai ai miei sentimenti! -
I raggi del sole che filtravano dalla tenda chiusa della finestra illuminavano le lacrime che rigavano il suo volto, scorrendo da quei meravigliosi occhi azzurri traboccanti di commozione.
- Cosa ho fatto per meritarmi questo? Perchè mi ami a tal punto?-
- Perchè sei tu. Ho assistito al meglio e al peggio di te, abbiamo fatto di tutto e anche nelle cose peggiori io ti ho amato e voluto...Non esiste un perchè, esisti solo tu -.
- Ti prometto... - aggiunse con un filo di voce - che non tradirò mai la tua fiducia. E che darò sempre valore alla vita e alle cose che faccio, grazie a te e ai nostri sogni. Custodirò e mi impegnerò a tenere vivo il tuo amore per me. Vieni! Credo proprio di avere un piano -
- Mi fido! -
- Grazie. Ti amo, immensamente...-

**********

Provai a concentrarmi sull'immagine delle due spade incrociate sulla schiena di Armin, ma non bastava a distrarmi da quei cadaveri. Nonostante nell'infermeria abbia assistito alle peggiori visuali, nulla era paragonabile ad una vita stroncata e un corpo mutilato assieme a sogni e speranze.
- Attenta!-
Venimmo circondati da un classe 4 e 6 metri che ci seguivano su due strade diverse, il terrore fu tale da mandarmi sulle ginocchia in un pianto disperato...
- ALZATI! Così moriremo! -
Avevo già vissuto con mia sorella Anna la stessa situazione e quel ricordo mi fece balzare di scatto, evitando così di essere afferrati. Sgattaiolammo veloci su altri tetti, restando al centro degli stessi per non farci raggiungere.
Un classe 14 metri era in avvicinamento, con quella altezza avrebbe preso i nostri corpi senza alcuno sforzo...
Ci bloccammo su un comignolo nel bel mezzo di un terrazzo, paralizzati entrambi dalla paura. Abbracciai Armin forte, mentre lui teneva avanti le due spade e le agitava a caso in aria, potevo sentirlo tremare, alle mie spalle le folate di vento delle grosse mani del classe 4 e 6 metri che tentavano di coglierci.
- Non morire, Armin! -
- No, amore mio, no... Ma dobbiamo andarcene, quel 14 metri metri ci...-
Ma il 14 metri era stato abbattuto, con nostra grande sorpresa, così come il 4 ed il 6.
- KEVIN! MICHAEL! -
- Armin, Maria! State bene? Abbiamo visto il fumogeno! -
- Quale fumogeno? - chiesi perplessa.
- L'ho sparato io quando ti sei accasciata sulle ginocchia, ma non te ne sei accorta. Grazie ragazzi, ci avete salvato! -
- Dovere, Armin! -
- Maria, tu parli? -
- Si...Ma non è il momento per le spiegazioni! Ragazzi, dovete aiutare Armin, è rimasto con pochissimo gas, stiamo raggiungendo il Quartier Generale tramite i tetti...-
- È una follia! -
- Si, ma...Era l'unico modo per sopravvivere! -
- Se è così vi porteremo noi! -
- No, Michael! In due si consuma una quantità di gas enorme! -
-Allora vi copriamo le spalle -
- Ma... -
- Basta con questi " ma"! Maria, vedi questa mano? Ti devo ricordare chi è stata ad ingessarmela e a curarla con amore e pazienza? -
- E poi ti sei accorta tu in tempo della mia infezione sottocutanea al piede destro, evitando l'amputazione! -
- Grazie, ragazzi! - Esclamò Armin.
- Orsù, corriamo! -
- A proposito! - chiesi - Avete visto Marco? -
- No...-
-Neanche io -.
Prendemmo a correre con i nostri amici accanto, mentre dentro di me un terribile presentimento folgorava i pensieri.
- Classe 15 a destra! -
- Non ci ha vis...-

Armin, All in! - Scommetto tutto su di te_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora