Non scappare dai miei sguardi

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Sto facendo un sopralluogo di casa Serpa in compagnia di Mario che mi mostra ogni singolo angolo della casa.

Dopo averlo cazziato sembra più tranquillo anche se a momenti ho come l'impressione che tenda a fuggire dai miei sguardi, è come se avessi il potere di imbarazzarlo ma è una cosa che sinceramente mi sembra molto strana e impossibile anche se poco fa quando d'istinto ho poggiato la mia mano sulla sua spalla, ho sentito come una scossa...E' come se i nostri corpi abbiano reagito al contatto l'uno con l'altro e so perfettamente che non è solo una mia fantasia perché Mario è scattato come una molla impazzita e ha subito preso le distanze, da me, dalle mie mani, dai miei occhi.

Ho una strana sensazione quando sto accanto a lui, è un uomo estremamente diffidente e complicato, la maggior parte delle volte lo prenderei a pugni sul naso ma ci sono quei momenti, quei piccoli e brevi istanti dove nei suoi occhi vedo come una luce, una luce che cerca di venire fuori, un nuovo colore, ci sono quei brevi momenti in cui non sembra essere l'uomo scorbutico e freddo che vuol dimostrare di essere.

E' proprio in quei momenti che è come se la mia mente impazzisse, è come se improvvisamente ci fosse una calamita che mi attira verso di lui, è come se la mia mente si spegnesse per qualche secondo, la mia razionalità venisse messa da parte per dar libero spazio al mio istinto.

E' una sensazione strana, che davvero non mi so spiegare, che mai avevo provato prima d'ora e che devo cercare di scacciare via a tutti i costi vista la situazione, vista la sua diffidenza nei miei confronti.

Devo impegnarmi nel mio lavoro per guadagnarmi la sua fiducia, è come se avessi preso tutta questa situazione come una missione e mi rendo conto che non va bene, che la sto prendendo troppo sul personale e non è da me ma con questa famiglia, con Mario in particolare è diverso e quasi non riesco a pensare con il distacco che servirebbe. So solo che voglio a tutti i costi fargli cambiare idea e riuscire ad instaurare un rapporto di fiducia con lui.

Con lui perché è diffidente, è quello più difficile.

Si solo per questo.

Certo Claudio, continua a raccontartela!!!!!!!!

Scuoto la testa e cerco di levarmi dalla mente i miei mille pensieri e di concentrarmi su ciò che Mario sta cercando di dirmi.

"Tra i suoi spazi sta sereno, le crisi le ha spesso quando dobbiamo uscire di casa o quando decidiamo di fare qualcosa diverso dal solito." Mi dice.

"Ok, è normale, tutto ciò che può prevedere lo mette a suo agio perché sa esattamente cosa succederà, quando invece si trova davanti a situazioni a lui sconosciute, entra in crisi perché non può sapere cosa succederà."

"Quindi è normale?"

"Certo! E' un comportamento tipico, proprio per questo dobbiamo iniziare a lavorare per routine e tramite strumenti visivi, spiegando a Leo esattamente ciò che dovrà fare durante tutto l'arco della giornata."

"Strumenti visivi? Di che si tratta?" mi chiede preoccupato.

"Niente di che Mario, non entrare in crisi! Sono semplici schede con dei disegni, solitamente le chiamiamo agende visive perché sono delle vere e proprie agende dove si inseriscono tutte le attività da svolgere durante la giornata in ordine cronologico in modo che il bambino possa avere sotto gli occhi esattamente ciò che lo aspetta e ciò che deve fare."

"E con questo affare la situazione migliorerà?" mi chiede con tono perplesso.

"Con questo affare..." lo imito ridendo, "..e con una terapia comportamentale si, la situazione migliorerà! Andremo ad insegnare a Leo tutto ciò che per lui non è automatico ed insegneremo a voi come poterlo far star sereno e come placare le crisi."

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