Nero

1.7K 156 14
                                    


E' turbinio di emozioni, è un susseguirsi di brividi che partono da ogni angolo del mio corpo e che scorrono lungo la mia schiena e mi fanno tremare, è quella sensazione strana alla pancia che ti fa il solletico e che non intende fermarsi, è elettricità che riempie le tue vene e fa pulsare il mio corpo in modo che non credevo nemmeno fossero possibili.

Io non lo so cosa mi succede, non so cosa riesca a scatenare in me quest'uomo, so solo che quando sono tra le braccia di Mario, io esisto, io sento, sento ogni cosa, ogni singola emozione, ogni singolo brivido, ogni singola sensazione che lui riesce a scatenare in me e sono sconvolto, non ragiono, non ci capisco più niente, quando sono tra le sue braccia io semplicemente mi affido a lui e smetto di pensare e forse è un male, forse dovrei smetterla di farmi sopraffare da lui, perché non può fare così, non può sconvolgermi l'esistenza con un solo bacio, non posso permetterglielo.

Avevo giurato che nella mia vita non avrei mai e poi mai fatto nuovamente lo stesso errore, dopo Alessandro avevo giurato a me stesso che non mi sarei più abbandonato completamente alle emozioni perché le emozioni sono un casino, anzi, in realtà io sono un casino perché sono emozione.

Quando si tratta d'amore, mi faccio totalmente trascinare dalla corrente, dimenticandomi come si fa a nuotare da solo, dimenticando come si respira da solo, semplicemente mi arrendo, mi arrendo alle emozioni, mi arrendo alle sensazioni che provo, ai brividi, al mio cuore che batte per l'altra persona e smetto di esistere, lascio esistere solo il mio amore verso la persona che amo e so che è tremendamente sbagliato perché nella vita non si ci dovrebbe mai dimenticare di se stessi, di essere ciò che più importante abbiamo e invece puntualmente io di me mi dimentico, mi metto da parte, in stand by.

Tremo leggermente non appena Mario mi stringe più forte e mi sfiora la pelle al di sotto della maglietta, tremo ma invece di seguire l'istinto e allontanarmi, mi faccio ancora più vicino e mi aggrappo a lui mettendogli le mani sulla schiena e avvicinandolo a me, senza smettere di baciarlo ma dopo qualche secondo, all'ennesimo brivido, si stacca leggermente da me, tirandomi con i denti le labbra senza smettere di guardarmi.

"Va tutto bene? Stai bene?" mi chiede dolcemente, senza staccare la sua presa su di me e accarezzandomi leggermente il viso.

Lo guardo un attimo poi poggio la fronte sulla sua spalla, imbarazzato, cercando di nascondermi dai suoi occhi che sembrano essere capaci di leggermi dentro ed è una cosa che mi spaventa da morire.

"Io..i-io, è che mi confondi." Gli dico.

"Hei, io non voglio confonderti Cla.."

"Ma lo fai Mario, non puoi baciarmi e farmi credere di essere complice di un tradimento e poi venire qua a sbraitare e a sganciare la bomba dicendomi che sei Gay. Io ero furioso con te, anzi lo sono ancora." Dico spingendolo via.

"Non mi mandare via Claudio." Dice cercando di trattenermi.

"I-io ho bisogno di prendere aria Mario. Mi confondi ed è una cosa che non posso permetterti di fare."

"Giuro che ti spiegherò tutto, hai ragione ad essere arrabbiato...solo...non respingermi."

Lo dice come se fosse davvero una cosa importante per lui, quasi a supplicarmi di non mandarlo via, di non allontanarlo ed io non posso fare a meno di tornare a fissarlo, di riportare i miei occhi nei suoi e di arrendermi ancora una volta, senza poterlo comandare, senza poter fare altro che ritornare tra le sue braccia e stringerlo e baciarlo, e baciarlo ancora e ancora.

Ad un tratto mi ricordo di Leo e del fatto che mi è stato detto che ha avuto una grave crisi, così mi allontano leggermente da Mario e "Come sta Leo?" gli chiedo.

Il meglio per teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora