Quando hai smesso?

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Se qualche anno fa mi avessero detto che sarei stato qua, davanti ad una porta socchiusa ad ammirare innamorato due piccoli marmocchi profumati che dormono beati nei loro lettini, avrei riso di cuore prendendo tutti per pazzi, e invece eccomi qua : fermo con le braccia conserte, la testa poggiata sulla porta della cameretta dei miei figli, illuminata solo da una piccola lucina blu perché Leo non riesce a dormire quando c'è buio, in contemplazione.

Sono qua che li guardo dormire sereni, che ascolto i loro respiri e per un secondo tutte le ansie e tutte le paure si placano e non c'è cosa più bella che guardare i propri figli dormire, poterli guardare in silenzio, potersi riconoscere nei loro tratti e nel loro modo di dormire che somiglia vagamente al tuo.

Se qualche anno fa mi avessero detto che sarei diventato papà, che avrei messo improvvisamente la mia vita, i miei sogni, i miei obiettivi in stand by senza pensarci due volte, davvero non ci avrei creduto.

E' proprio vero quello che dicono, quando diventi genitore, il mondo comincia a girare in modo diverso, inizi a vedere la vita in modo diverso, cambiano le priorità, cambiano gli obiettivi, tutto ciò che hai sempre considerato importante e necessario, improvvisamente ti sembra così stupido, così banale, così di poco conto.

Ricordo come se fosse ieri la prima volta che mi hanno messo in braccio Mel e Leo, è stato un momento magico, un momento che non dimenticherò mai e che ogni tanto mi torna in mente e mi fa sorridere, mi riempie il cuore.

In quel momento tutte le paure dei mesi precedenti si sono placate, e si, una volta qualcuno mi ha detto che è normale avere paura, è normale volersela dare a gambe, è normale non sapere da dove cominciare, ma poi quando i bambini nascono, arrivano nella tua vita come un uragano portando con se tutte le risposte, inondandoti di amore fin dal primo istante ed è solo allora che smetti di preoccuparti per ciò che non sarai in grado di fare e inizi a voler essere la miglior versione di te.

Mel si gira nel sonno e inconsapevolmente mette una manina fuori e si scopre appena, così senza pensarci due volte vado accanto a lei, prendo la sua mano e la infilo dentro le coperte tirandole un po' in modo che la bimba sia coperta completamente, in quel momento apre appena gli occhi, mi guarda un attimo, sorride e poi senza dire una parola torna a dormire. Il mio cuore batte un po' più forte, come fa tutte le volte in cui i miei figli ridono e sorridono.

Le do una carezza e un piccolo bacio sulla fronte e poi mi volto dall'altra parte, verso il lettino di Leo, mi fermo un attimo a guardarlo e mi siedo sul bordo del letto rubandogli qualche carezza che posso concedermi di fargli solo quando dorme, solo quando non può rendersene conto.

Ogni notte quando finalmente Leo dorme, e sono certo che dorma profondamente , vado accanto a lui e mi godo qualche tenerezza, qualche attimo solo per dargli un po' dell'amore che vorrei potergli dare durante la giornata.

Quando scopri che presto diventerai genitore, oltre alla gioia e alle paure comuni, inizi anche a farti venire l'ansia per tutte quelle cose che nonostante tutti i tuoi sforzi non potresti comunque evitare, le malattie, le patologie per esempio e allora vieni avvolto da quei momenti di panico che calmi solo pensando che non potrà mai succedere a te, che sono cose che capitano e che non puoi sicuramente evitare ma che dovresti proprio essere sfigato perché possano colpire proprio te, proprio i tuoi figli.

Quando poi però quando sembra di aver scampato ogni rischio, di star facendo addirittura un buon lavoro come genitore, un buon lavoro per tenerli al sicuro, capita che arrivi quell'ombra nera che ti avvolge e da cui è quasi impossibile uscire, che pensavi non potesse mai avvolgere te e invece eccola la, eccoti la a doverci combattere.

Allora ti incazzi, urli, stenti a crederci, ti maledici, maledici tutto ciò che ti circonda, la sfiga che pensi ti abbia abbracciato, ma ad un certo punto dopo esserti arrabbiato e disperato tanto, ti calmi, respiri, inizi ad accettare o provi a farlo per lo meno e a voler combattere e non lo fai per te ma lo fai per chi ancora è troppo piccolo per capire, per lottare e capisci che spetta a te, senti tutto il peso dell'essere genitore ed è in quel momento la che prendi coscienza che anche quando le cose vanno male, anzi, soprattutto quando le cose vanno male devi essere forte e trovare una soluzione che possa garantire ai tuoi figli la miglior possibilità di vita che tu possa donar loro.

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