L'odore del caffè riempì la casa. Natalia stava annaffiando l'erba dei giardini (il proprietario lo aveva chiesto) e Selene preparava il tavolo della colazione.
Si erano svegliate prima del solito (alle 9:30) perché avevano deciso di cambiare spiaggia ed esplorare le meraviglie della Sardegna. Tuttavia, si sentivano due cadaveri schiacciati da un camion.
I ragazzi le raggiunsero in poco tempo, chi con gli occhi chiusi e chi ancora puzzante di dormito. Insomma, tutti molto affascinanti.
Consumarono in fretta la colazione ed ognuno di loro preparò qualcosa da portare a pranzo.
Natalia fece del caffè freddo e preparò il ghiaccio da mettere nella borsa frigo; Selene fece un'insalata di riso decisamente abbondante, in caso la volessero anche le stronze.
Marco prese un po' di vino, Gianmarco l'acqua ed Edoardo patatine e noccioline.
Una volta preparati tutti, si avviarono alle macchine per prendere anche le altre ragazze.Roma
Ore 11:30
Arianna lavorava già da 3 ore senza sosta; il bar in cui lavorava si affacciava proprio sul mare, perciò tutti andavano lì a fare colazione, brunch, a comprare la merenda... insomma, era sempre pieno.
Mentre trafficava con bibite e cornetti, incrociò lo sguardo di un suo amico: Alessio.
Un personaggio con i suoi occhiali tondi dalle lenti azzurre, il baffetto nero, i ricci dello stesso colore, alto e con l'esile torace coperto da una camicia di lino bianca, un paio di bermuda neri e scarpe bianche immacolate ai piedi.
Si sentiva un po' pariolino anche se non lo era, e quel giorno era accompagnato da un suo amico che Arianna aveva visto solo un'altra volta, tempo prima: un certo Erik.
-Ari! Quanto tempo!- la salutò Alessio con un sorrisone.
-Ciao Ale, che vi porto?-
Ordinarono una colazione ricca e Arianna sfrecciò in cucina.
Tornò da loro con le ordinazioni sentendosi particolarmente osservata da quel Erik.
-Quando tu e le tue amiche andate a ballare chiamatemi, vi faccio entrare gratis sul privee... e poi mi accodo a voi!- Disse Alessio.
Erik continuava a stare in silenzio e a guardare Arianna.
Che ansia.
-Eh, mancano due giorni al loro ritorno. Poi Natalia riparte subito per la Toscana con i genitori, ma Selene ed io ci siamo.-
-Selene? Aspetta, quella gran fica bionda con gli occhi da cerbiatto?- Esclamò Alessio.
-Oddio Ale, ma ti piace?-
-A chi non piace scusa?-
Arianna rise perché l'amico sembrava davvero interessato.
-Allora quando torna dalla Sardegna usciamo insieme e te la presento ok?-
-Grazie Ari, sei la migliore!-Sardegna
Ore 13:00
Quando gli abitanti del posto in cui siete in vacanza vi consigliano di partire la mattina presto per andare in un certo luogo, dategli retta: i nostri amici avevano girato tutti i posti consigliati da Luca e da altri sardi, e non avevano trovato manco un posto né per le macchine né per gli asciugamani.
Erano così sconsolati che stavano per tornare alla Cinta quando Selene disse di dover fare pipì.
Marco bestemmiò circa tre volte prima di fermarsi in un angolo della strada sterrata per far scendere la principessa.
In macchina con loro due c'erano anche Desiree (che si era innamorata di Selene) ed Anna. Nell'altra macchina tutti gli altri.
Selene cercò un cespuglio abbastanza alto nella vegetazione brulla e secca, passò in mezzo ad un gregge di pecore puzzolenti e giunse sul ciglio di una montagna.
Mentre faceva pipì accovacciata a terra, si affacciò dalla sporgenza e vide il mare: era molto alta la montagna, ma scendendo si vedeva chiaramente una spiaggia bianca e l'acqua cristallina. In lontananza qualche barca di lusso parcheggiata a largo fece capire alla ragazza che quella era una spiaggia unica.
Terminò di fare pipì e corse dagli altri che la attendevano impazienti per ripartire.
Spiegò loro cosa aveva visto e tutti si convinsero a provare.
Con le macchine si avvicinarono il più possibile alla spiaggia, ma la montagna era davvero alta e l'unico sentiero da percorrere, era impervio, terroso e molto stretto.
Parcheggiarono e si avviarono con borse frigo e da mare lungo la via.
Dopo solo cinque minuti erano tutti esausti: il sentiero si faceva sempre più ripido e sgretoloso, ed il peso dei bagagli non aiutava di certo, per non parlare del caldo estenuante.
C'era chi mormorava di tornare in macchina ma Selene era ormai decisa ad andare.
-Mi è venuta un'idea!- Esclamò.
-Oh no.- Disse Natalia.
Sapeva che le idee di Sel erano davvero pericolose e strane.
Selene estrasse dalla borsa una busta con cui avevano chiuso la frutta e la mise per terra; dopo prese l'asciugamano e ce lo poggiò sopra.
Si sedette sulla sua opera e chiese a Marco di darle una bella spinta.
Come per magia, la ragazza iniziò a scivolare a valle, sfruttando il terreno che si sgretolava e la pendenza esagerata della montagna.
Tutta felice e contenta, continuò a scendere salutando tutti con la mano da Regina di Inghilterra.
Dopo un attimo di stordimento generale, tutti seguirono il suo esempio e fu così che nove ragazzi scivolarono a tutta velocità verso la spiaggia caraibica di Capo Coda cavallo.

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LE TRE GRAZIE
ChickLitA differenza delle altre, questa è una storia senza omicidi, fantasmi e misteri da risolvere... È il racconto REALE di un'estate un po' movimentata che le mie amiche ed io abbiamo trascorso, e che non dimenticheremo facilmente. Spero vi divertiate...