1. Un ritardo indesiderato

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Hope

"Meg, Callie, datevi una mossa, gli altri ci aspettano!" urlo verso le mie migliori amiche.

Odio quando fanno così!
Non mi sopportano più perché, da quando ho saputo che saremmo partite, non faccio altro che assillarle.
Sono agitatissima.
Facciamo parte della stessa orchestra anche se loro sono delle veterane in confronto a me.
Questa, infatti, è la mia prima trasferta.

Siamo in aeroporto e dobbiamo incontrare i nostri colleghi anche se l'appuntamento era dieci minuti fa.
Odio essere in ritardo: mi imbarazza perché tutti iniziano a fissare gli ultimi arrivati, ma per le mie amiche, invece, è una cosa normalissima.

"Hope stai calma, non partiranno senza di noi!" ribatte Meghan.
"Loro no ma il nostro aereo..." la mia voce viene interrotta dagli altoparlanti che annunciano il ritardo di un volo diretto a New York.
Callie controlla subito il numero del nostro volo confrontandolo con quello che risulta in ritardo sul tabellone e, in tono rassegnato, mi dice "Hope puoi rallentare, il volo è in ritardo di tre ore."
Mi fermo di scatto e la guardo esterrefatta.
Non è possibile!
Vado a controllare di persona, sperando che la mia amica abbia sbagliato a leggere ma no: ha ragione come sempre.
"Non è possibile! Non può mai andare tutto liscio, vero?" sbuffo.
Meghan tira un sospiro di sollievo vedendomi finalmente rallentare.

Dopo aver raggiunto il nostro gruppo, ci accomodiamo in attesa dell'apertura del gate.
Per fortuna, ormai immersi in qualche attività per far passare il tempo, nessuno fa più di tanto caso alle ritardatarie.

Mando un messaggio a mia madre per avvisarla di essere arrivate in aeroporto sane e salve.
Non mi sono esposta subito con lei riguardo la mia decisione di partire.
Adorava viaggiare.
Ogni città nuova che visitava era un traguardo per lei ma, dopo la morte di mio padre, ha iniziato ad evitare ogni singolo mezzo di trasporto quindi avevo paura che me lo impedisse.
Non ho resistito molto a lungo, però: sono abituata a raccontarle ogni cosa.
Mi ha sorpresa: dopo averglielo detto mi ha abbracciata, congratulandosi per la mia decisione.
Purtroppo, però, non sono riuscita a convincerla sul fatto di venire a vedere il concerto finale.
Ha usato come scusa il suo lavoro: "Hanno bisogno di me", dice.
Sono andata a trovarla molte volte in ospedale e si nota subito il rapporto speciale che ha con i suoi pazienti.
La adorano, tutti cercano lei e io ne sono orgogliosa.
Se lo merita dopo tutto quello che ha passato.
Nonostante ciò, so che non è questo il motivo per il quale continua a rifiutare il mio invito.

Lascio il telefono e prendo uno dei miei compagni di vita dalla borsa.
Dato che io e la fortuna non andiamo molto d'accordo, ho imparato a combattere gli imprevisti.
La mia soluzione per tutto sono i libri.
Li porto ovunque.
Quando inizio a leggere dimentico tutto quello che ho intorno.
Via i problemi, via i pensieri.
Ho portato con me due libri, comprati apposta per l'occasione.
Ne tiro fuori uno e inizio a leggere.

Luke

"Mamma si si, sono arrivato, ora però devo lasciarti perché sono in ritardo" sbuffo, cercando di non farmi sentire.
È la terza volta che chiama oggi.
Vivo da solo da due anni e mi fa ancora da sveglia la mattina.
Mi ha chiamato alle 7 per ricordarmi tutto quello che dovevo mettere in valigia;
a pranzo, per chiedermi se ero pronto,
e poco fa per sapere se sono arrivato in areoporto.
Controllo il volo sul tabellone: in ritardo di tre ore.
Ci sono abituato, ormai.
Prendo un aereo almeno una volta a settimana.
Faccio con calma tutti i controlli e vado verso il gate quando noto una ragazza intenta a leggere. Ha una massa di capelli ricci che le ricade sulla faccia.
Non so come faccia a non darle fastidio ma lei sembra totalmente immersa in quello che sta facendo da non accorgersene.
Noto, inoltre, che il posto a sedere a fianco a lei è l'unico libero così ne approfitto.
Con tutta naturalezza allungo una mano per spostarle almeno una ciocca di capelli ma mi fermo a metà strada dato che, non conoscendola, potrebbe prendermi per maniaco.

Prima di pensarci, sento la mia voce dire: "L'ho già letto, alla fine lui la tradisce con la sua migliore amica."
Ma che grandissimo idiota che sei, Luke!
Mi maledico mentalmente per la cretinata appena detta.
Per fortuna lei sembra non aver sentito.

Hope

Vorrei aver capito male.
Torno alla vita reale e mi accorgo di una presenza maschile al mio fianco.
Gli rivolgo uno sguardo assassino e gli chiedo "Scusami?"
Il ragazzo, sorpreso dal fatto che io lo abbia sentito, risponde
"Ehi, ehi leonessa, calmati, scherzavo, non potevo immaginare fossi così irascibile"
Leonessa? Ma tu guarda un po'!
Chi si crede di essere questo qui?
Alzando la voce ribatto:
"Io sarei irascibile? Ma poi, tu, chi saresti?"
"Luke, piacere, e tu sei?" risponde con strafottenza.
"Oh no, no, vacci piano con tutta questa confidenza."
"E dai Hope, non fare sempre la sostenuta" ride Meghan al mio fianco.
"Oh allora ce l'hai un nome" mi ammonisce Luke lo sconosciuto, con un sorrisino beffardo sul viso, mentre fulmino la mia amica.
Lui si gira verso Meghan e Callie che, nel frattempo, erano intente a fissarci come se stessero guardando un film comico.
Si presenta anche a loro che lo accolgono molto meglio di quanto abbia fatto io.

È da tempo che cercano di sistemarmi con qualcuno.
Per questo, ogni ragazzo che si accorge di me, per loro, è un possibile candidato. Non vedono l'ora di fare un'uscita a sei.

Meghan, dopo il suo periodo da una notte e via, si è lasciata accalappiare da un avvocato/modello (per modello intendo proprio modello, è il suo secondo lavoro).
Già, accoppiata parecchio bizzarra.
Callie, la più romantica delle tre, finalmente è riuscita a confessare il suo amore al suo miglior amico, scoprendo di essere ricambiata da anni ma di non essere mai riuscita a capirlo.
E così manco solo io all'appello.

"Che noia, ci fosse una volta che siano puntuali i voli. Che ne dici leonessa, ti andrebbe di chiudere quel libro e venire a fare un giro con me? Rimanere fermo qui ad aspettare per tre ore mi ucciderebbe."
"No grazie, voglio concluderlo prima che qualcuno mi sveli altri particolari sul finale"
"Puoi tenerlo per il volo, su leonessa. D'altronde sono solo; mi farebbe piacere un po' di compagnia" ribatte Luke, lo sconosciuto, con aria di sfida.

Scocciata, decido di tendergli una trappola sperando che ci caschi: "Facciamo così, tu inizia ad andare dove vuoi. Io finisco il capitolo e poi vado a farmi una passeggiata. Dopodiché entrerò nel primo negozio che mi attira: se ti trovo, passerò del tempo con te, altrimenti tornerò dal mio libro. Vediamo se il destino mi vuole così male."
"Ti piace giocare a nascondino? Comunque va bene, sfida accettata. Il destino sarà dalla mia parte e ti condurrà verso il mio fascino".
Alzo gli occhi al cielo nel sentire l'ultima frase e inizio a festeggiare nella mia mente, ci è cascato in pieno! "Vedremo Mr. Arrogante, ora sparisci".
"A fra poco, leonessa!" dopo avermi fatto un occhiolino, Luke si allontana con il suo sorrisino ormai quasi familiare.

"Finalmente", sbuffo, tornando alla mia lettura ma vengo subito interrotta dalle mie amiche traditrici.
"Sappi che ti terremo d'occhio fino alla fine del capitolo e poi ti costringeremo a fare quello che hai appena detto!" esclama Callie.
"Esatto, non scapperai così facilmente dalla tua sfida" termina Meghan.
"Oh ma dai ragazze!
Voi dovreste essere dalla mia parte!"
"Sei stata perfida, non se lo meritava!" ribatte Meghan seguita da Callie.
"Infatti, e poi sono solo tre ore, cosa vuoi che sia, Hope?" mi chiede, supplicandomi.
"Vai a divertirti, di certo male non ti farà e poi, una volta aperto il gate, sarà tutto finito, andrete ognuno per la propria strada".
Penso alle loro parole, forse hanno ragione.
Divertirmi un po' non farebbe sicuramente male.
"Va bene ragazze, avete vinto, finisco il capitolo e vado..."
Le ragazze, soddisfatte, sono sul punto di abbracciarmi quando le respingo, esclamando:
"Però ricordatevi, solo se sarà nel primo e unico negozio in cui entrerò, passerò del tempo con lui!"
Scoppiano a ridere e mi soffocano in un abbraccio per farmi tacere.
Ci metto il doppio del tempo per finire il capitolo: sento i loro occhi puntati addosso.
Rassegnata, lascio il libro e alzo le mani in segno di resa:
"Si si, ok, vado! Ci vediamo fra poco, tanto non lo troverò!"
"Questo lo vedremo! Vai leonessa!" mi rispondono in coro.
Le saluto roteando gli occhi e mi allontano.

Ciao a tutti!!!!!!
Fatemi sapere se vi piace l'inizio di questa storia.
È la prima per me quindi cercate di essere gentili hahah.
Lasciatemi tanti commenti per farmi sapere se devo migliorare qualcosa (almeno se commentate saprò che avete letto il capitolo hahah).❤️

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