Le coincidenze del destino

14. Mi sono persa

Hope

La mia pazienza sta andando a farsi fottere.
Sto cercando di escogitare un modo per rompere quella maledetta fotocamera.
È da quando siamo arrivati che sento questa cosa addosso che punta solo su di me con il flash che mi abbaglia ad ogni scatto!
Giuro che a fine prova vado da chiunque ci sia là dietro e gli urlo contro.

Sto correndo verso l'odiosa telecamera ma, una volta arrivata, non trovo nessuno dietro di essa.
Non scorgo anima viva nemmeno nella vicinanze.
Come diavolo si attiva questo aggeggio?
Ci sono un'infinità di pulsanti!
Ma come diavolo fanno a ricordarsi a cosa serve ognuno di questi?

Dopo averli spinti tutti, riesco a far partire il video e mi posiziono davanti alla macchinetta, mi schiarisco la voce e cerco di sforzarmi per far uscire lo sguardo più minaccioso possibile che mi riesce, quindi inizio a parlare:

"Caro fotografo, chiunque tu sia, giuro che se dalla prossima prova non punti la fotocamera verso qualcun altro, non mi limiterò a fare un video per un altro avvertimento ma distruggerò tutta la tua attrezzatura" - però pensandoci meglio ci sto prendendo gusto, potrei tenerla io.... - "anzi, mi dispiacerebbe romperla, te la ruberò" - si, così va meglio.
Fatti valere Hope, penso tra me e me.
Concludo con un "mi hai sentito bene?", urlato ad un centimetro dalla fotocamera.
Finalmente ho sbollito la mia incazzatura.
Mi alzo per spegnere il video ma sento chiamare il mio nome.
"Hope, sei tu?" urla una voce maschile.
Oh, no.
Fà che non sia lui.
Fà che non sia Luke.
Mi volto verso la sua direzione.
Si, cavolo è lui.
Scappa, Hope, scappa, mi dico.

Luke

Mi butto sul letto, sono distrutto.
Quella ragazza mi sfinisce.
L'ho rincorsa per tutto il teatro e poi, una volta che è uscita, non l'ho più trovata quindi sono tornato a spegnere l'attrezzatura e l'ho trovata con la spia rossa dei video, accesa.
L'ho guardato dall'inizio e sono scoppiato a ridere, è adorabile mentre cerca di fare la faccia incazzata, non le si addice proprio.
Ho deciso di tenere il video per poterlo rivedere ogni volta che voglio.

Sto per chiudere gli occhi quando sento dei tonfi alla porta.
Ma che diavolo, la vogliono buttare giù?
Mi alzo involontariamente per non sentire più questo rumore, apro la porta e mi becco un colpo al petto.
"Ahi!"
"Ops, cavolo scusami, non mi aspettavo aprissi così di colpo" fa una risatina nervosa Meghan.
"Hai visto Hope?", continua, preoccupata, trasmettendo la stessa sensazione a me non appena sento la sua domanda
"No, perché? Cosa è successo?" chiedo terrorizzato.
"Non lo so, io e Callie l'abbiamo vista scappare fuori dal teatro mentre mettevamo a posto gli strumenti e poi non siamo riusciti più a trovarla. La stiamo chiamando da ore al telefono ma non risponde, così ho pensato di venire a chiedere a te se l'avevi vista ma ora che hai detto di no non so più cosa fare. New York è gigantesca e non saprei nemmeno da dove iniziare a cercarla" dice con le lacrime agli occhi iniziando a singhiozzare.

Cazzo, cazzo, cazzo.
Non è possibile che ogni volta che incontro questa ragazza, ci debba essere una crisi di pianto.
Ma ora non ha importanza, dove si è cacciata Hope?
Meghan ha ragione, New York è enorme, potrebbe essere ovunque.
È tutta colpa mia, non avrei dovuto spaventarla.
Luke sei un idiota.
Se le succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai.

"Ok, stiamo calmi e cerchiamo di ragionare. Non riusciremmo mai trovarla in solo tre persone, ci servono degli aiuti"
"Hai ragione, chiamo la polizia?"
"No, non interverrebbero. Devono passare 24 ore prima di denunciare la scomparsa di una persona"
"Cosa? E perché?! Hope è sparita, in 24 ore potrebbe succederle di tutto!"
Davvero molto incoraggiante Meghan, complimenti.
Ora si che sono più tranquillo.
"Devo cercare altre persone che ci possano venire ad aiutare"

Chiamo Jared che mi risponde al primo squillo. Quando capisce la situazione, mi assicura di arrivare subito in albergo.
Chiamo Ryan per disdire l'appuntamento di oggi pomeriggio e, preoccupato, si offre di venire ad aiutarci.
Mi rendo conto di avere davvero degli amici fantastici.
Con Ryan e Joelle si è creato un rapporto unico, come se ci conoscessimo da una vita.

Dieci minuti dopo siamo tutti fuori dall'albergo.
Insieme a Jared, è venuta anche Cora.
Ci scambiamo tutti i numeri di telefono; mandiamo, a chi non conosce Hope, una sua foto e ci dividiamo in gruppi.
Chiedo a Meghan di rimanere in albergo per controllare se torna ma, cocciuta com'è, si rifiuta perché vuole darsi da fare a cercare per la città come tutti noi.
Così riformuliamo i gruppi: Callie e Cora, Meghan e Joelle, Ryan e Jared e io da solo.
Chiedo quindi a Jared di cercare di convincere la signora della reception dell'albergo di avvisarci se torna.
Per fortuna ci riesce.
Così, una volta inviata anche a lei una sua foto, ci incamminiamo ognuno verso la propria destinazione.

Hope

Ho corso in lungo e in largo per scappare da Luke.
Dopo essermi accertata di averlo seminato, mi sono seduta sotto un albero per tranquillizzarmi.
Adoro questa città, piena di verde, piena di parchi, piena di vegetazione.

Ho notato di fronte a me un parco e ho scelto di andarci.
Ora sto dondolando su un'altalena.
Non so se mi piacciono i parchi vuoti o no.
Quando ci sono molti bambini c'è troppo caos, non riesci a rilassarti.
Ora invece mi sembra troppo vuoto ma mi piace, riesco a liberare la mente dai pensieri e godermi la natura.
Il vento che soffia tra gli alberi, l'aria che sento intorno a me mentre mi dondolo avanti e dietro.
Chiudi gli occhi e cerco di non pensare a niente.
Le mie gambe che si muovono leggere sotto di me per darmi la spinta.

Dopo quella che mi sembra un'infinità di tempo, decido di fermarmi e controllare l'ora.
Sono andata via dal teatro senza nemmeno avvisare le mie amiche, si staranno preoccupando per me.
Controllo il telefono.
Morto, bene.
Decido, allora, di avviarmi verso l'albergo.
Esco dal parco, percorro una strada per intero e arrivo ad un bivio. E ora?
Mi prende il panico, da che parte devo andare?

Mi sono persa.