10. È lei?

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Luke

Spero che mia nipote non si sia ancora addormentata.
Provo a chiamare Tess.
Il telefono squilla ma lei non risponde.
Proprio quando sto per chiudere, sento che dice sottovoce "Pronto?"
"Tess tutto bene? Disturbo?"
"Ciao Luke, scusami un secondo"
Aspetto mentre sento dei passi al telefono.
"Eccomi, scusa, ero con Daisy nella cameretta. Si è addormentata poco fa sul divano e appena mi hai chiamato la stavo mettendo nel letto. Siamo arrivati poco fa a casa, abbiamo passato la giornata fuori con degli amici e c'erano anche dei suoi amichetti così hanno corso e giocato senza fermarsi un secondo ed è crollata appena siamo tornati."
"Peccato, volevo darle la buonanotte. Meglio così però, hai una serata libera con tuo marito. Potete fare i piccioncini per una sera" la sfotto.
"Il solito scemo" ride. "Tu cosa fai? Come va a New York?"
"Tutto bene, sono uscito a cena con Jared e Cora e ora sono in albergo"
"Oh, che bello. Salutameli appena li rivedi!"
"Certamente. Ora ti lascio, ci sentiamo domani così saluto la piccola, buona serata"
"Grazie Luke, buonanotte"
Chiude la chiamata.
Sono contento che abbia un momento per sé. Adoro la mia nipotina ma è una peste.
Non sta mai ferma ed è sempre in cerca di attenzioni e se non le ottiene combina danni.

Sono in camera ma non c'è nessuno oltre me. La valigia ignota è ancora nello stesso punto di oggi pomeriggio.
Sono curioso di conoscere il mio coinquilino però, allo stesso tempo, potrebbe essere imbarazzante quindi meglio così.
Può darsi che lo fa apposta a non farsi trovare in stanza, forse non è molto contento della sistemazione.

Mi butto sul letto, domani voglio svegliarmi presto e uscire a fare un po' di foto all'alba dato che ho la mattinata libera e poi nel pomeriggio, ho il servizio fotografico agli sposi.
È la prima volta che mi tocca fare delle foto a qualcuno a New York.
Spero che la mia creatività mi aiuti.
Anche se penso che non ce ne sarà bisogno. New York è super fotogenica di suo. Inoltre, gli sposi sono fantastici quindi penso che uscirà fuori un bel lavoro.
Chissà come se la starà passando Hope. Mi starà pensando?
Sarà vero quello che ha detto Cora?
Quelle labbra...
Non ho avuto nemmeno l'occasione per assaggiarle. Vorrei stringerla ancora tra le mie braccia. Chiudo gli occhi cercando di immaginarla ma noto che più passa il tempo e più mi viene difficile ricordare ogni particolare di lei.
Mentre cerco di sforzarmi per riportare alla mente la sua immagine, mi addormento.

Hope

Il panino era a dir poco fantastico.
L'ho ordinato senza sapere cosa ci fosse dentro tanto era la voglia che avevo di lui.
Era morbido come il suo tocco, con qualcosa di croccante all'interno, credo bacon, saporito ma non stucchevole, come la sua simpatia, le sue battute e la sua dolcezza. Non sono riuscita a riconoscere con precisione gli ingredienti perché si amalgamavano alla perfezione.
Non mi ha deluso, me lo sono gustato fino all'ultimo boccone.
Peccato però che, nonostante mi sia mangiata un intero Luke, lui continui a mancarmi.
Le mie amiche, appena hanno sentito la mia ordinazione sono scoppiate a ridere guadagnandosi un'occhiataccia da parte mia.

Siamo appena tornate in albergo e ci stiamo preparando per la notte. Chissà se c'è la mia coinquilina in camera. Penserà che io non voglia avere niente a che fare con lei?
Beh, d'altronde nemmeno lei è mai in stanza.
Finiamo di prepararci, ci mettiamo nel letto, chiacchieriamo un po' ma, dieci minuti dopo, crolliamo tutte e tre.

Luke

Spengo la sveglia. Sono le 4.30. Tutti mi chiedono sempre come faccio ad alzarmi a quest'ora per andare a fare le foto. Ottengono sempre la stessa risposta da parte mia: lo spettacolo più bello da guardare è quello che richiede più sacrifici.
Non sanno cosa si perdono.
Non nego che, ogni volta che decido di andare a fare le foto all'alba, non bestemmio la sveglia quando suona.
Ma, una volta che immagino lo spettacolo che potrei ammirare, scatto subito in piedi.
È quello che ho fatto stamattina.
Mi preparo in fretta e poi raggiungo Central Park.
Il riflesso del sole che sorge sul lago è una cosa meravigliosa.
Crea uno spettacolo con la natura verde che lo circonda, sembra che tutti gli elementi si fondino tra di loro diventando un'unica cosa.
Scatto più foto possibili. A volte, mi piace anche solo guardare l'alba senza immortalarla.

Senza accorgermene sono arrivate le 11 a.m.
Ho scattato foto senza accorgermi del passare del tempo.
Ho bisogno di una doccia e di una dormita.
Torno in albergo. Potrei chiedere a Jared se è possibile andare a fare qualche foto al teatro dove si terrà l'evento musicale a cui dovrò fare filmino e foto nel fine settimana.
Potrei andare prima di recarmi sul ponte di Brooklyn per il servizio fotografico degli sposi.
Mi butto sul letto ma non riesco a dormire. Decido di chiamare il mio capo per chiedere se è possibile fare quello che ho pensato e lui acconsente.
Apro la valigia per cambiarmi e trovo il libro che mi ha regalato la mia leonessa.
Lo prendo e inizio a leggere.

Cavolo, ora capisco perché non voleva chiuderlo. Questo libro ti prende ad ogni parola. Vorrei continuare ma ne ho già letto quasi metà. Non voglio finirlo tutto in una volta. Lo chiudo e guardo l'orologio.
Sono arrivate già le 14, ho letto per tre ore senza accorgermene.
Prendo la mia macchina fotografica, vado a mangiare qualcosa e poi mi reco al teatro.
Jared mi aveva avvisato che alle 15 sarebbero arrivati i ragazzi per fare le prove, infatti, poco dopo aver sistemato tutto per le riprese e gli scatti, sento le loro voci.
Meglio, farò qualche scatto anche a loro per trovare la giusta angolazione. Una volta sistemati tutti sul palco, iniziano a provare. Sono una marea, fanno sembrare questo teatro, enorme, un buco.
Chissà chi sarà il mio coinquilino e se è tra questi.
Inizio a scattare qualche foto quando vengo attirato da una chioma di capelli ricci sul lato sinistro del palco.
Cerco di inquadrare meglio il viso ma c'è un signore davanti che si muove da una parte all'altra e non mi permette di guardare bene.
Ti prego, ti prego, ti prego.
E se fosse lei cosa faccio?
E se non volesse vedermi?
Mentre sono perso nei miei pensieri riesco a scorgere il viso della ragazza nel mirino. Metto lo zoom al massimo.
La mia leonessa!
L'ho ritrovata!
Per poco non mi mettevo ad urlare!
Vorrei fermare tutto, correre sul palco ed abbracciarla, vorrei rapirla da questo maledetto o benedetto teatro che ci ha fatto rincontrare e portarla via con me.
Maledetto perché la sta tenendo lontana da me in questo momento.
Potrei aspettarla all'uscita quando finiscono. Il problema è che non so l'orario in cui termineranno e non posso rimandare il servizio fotografico con gli sposi.
Chiederò a Jared se mi sa dire gli orari delle altre prove.
Ora ho bisogno di andare a prendere aria perché ho paura di non riuscire a trattenermi dall'andare da lei. Prima, però, le scatto un po' di foto. Non voglio più preoccuparmi del fatto di potermi scordare da un momento all'altro i tratti del suo viso, dei suoi capelli, dei suoi lineamenti.
Una volta soddisfatto esco dal teatro, prendo una bel respiro e mi reco verso il punto in cui ho appuntamento con Joelle e Ryan.
Non vedo l'ora di tornare in hotel, voglio guardare le foto della mia leonessa. Voglio imprimere nella mia mente ogni particolare di lei.

Finito il servizio fotografico.
Sono contento per le foto che sono uscite fuori ed anche gli sposi erano soddisfatti e si sono divertiti.
Ora corro in albergo.
Sono già le 7.30 p.m.
Questa giornata è passata molto in fretta, non riesco ancora a metabolizzare il fatto di aver ritrovato Hope. Non mi sembra vero.
Non voglio dirlo né a Jared né a Cora fin quando non sarò sicuro di non star sognando.
Prima di guardare le foto decido di chiamare Daisy per darle la buonanotte.

Hope

Mentre torniamo in albergo penso alle prove di oggi.
Non mi sono piaciute, non ero a mio agio.
C'era un signore, forse il fotografo che ci sarà al concerto, che ci filmava.
Non riesco a concentrarmi se c'è qualcuno che mi inquadra per tutto il tempo.

"Ti fermi di nuovo da noi stanotte Hope?" mi chiedono le mie amiche.
"Se non è un problema, molto volentieri"
"Ma quale problema!" risponde Callie attirandomi a sé.
"Che ne dite se andiamo un po' in giro stasera dato che non siamo riuscite a visitare niente per tutta la giornata a causa delle prove?" propone Meghan.
"Mi sembra un'ottima idea. Però prima ho bisogno di andarmi a fare una doccia e di cambiarmi. Ci vediamo tra un'ora qui fuori?"
"Perfetto, a dopo"
Ci salutiamo e vado in camera mia.
La porta si apre subito e questo vuol dire che la stanza non è vuota.

Oh cavolo, non è una coinquilina, è un ragazzo!

❤️Oh oh, e ora cosa succederà?
Avrei voluto finire questo capitolo in un altro modo ma, mentre scrivevo, mi sono accorta di star allungando troppo così l'ho tagliato.
Nel fine settimana dovrei riuscire a pubblicare il nuovo capitolo.
Baci❤️

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