Capitolo 1

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Sono su un lettino, sola in una stanza.
Sembra la stanza di un ospedale. Spoglia di mobili, pareti grigie,nessuna finestra.
Alle mie braccia e al cuore sono collegati dei tubi trasparenti con strane sostanze che scorrono al loro interno.
Sono stanca, voglio dormire, ho le palpebre pesanti ma non riesco a dormire perché so che starà per succedere qualcosa di brutto.
Non ricordo più niente, neanche il mio nome.
Verso le 2.30 di notte, entrano nella stanza delle persone.
Hanno tutti un camice bianco e iniziano a parlare e a dire cose strane su di me come se io non fossi in stanza.
Adesso mi fanno uscire dalla stanza e mi fanno camminare per un lungo corridoio, arrivando davanti ad una capsula.
Mi fanno entrare in quest' ultima dicendo di dovermi fare alcuni controlli.
Appena entrata, la capsula si chiude ermeticamente e inizia a riempirsi di un liquido bluastro mischiato con acqua.
Quindi il liquido inizia ad arrivarmi alla vita e io mi faccio prendere dal panico
Il liquido mi arriva fin sopra la testa e, dopo pochi minuti,  non riesco più a trattenere il fiato.
Cerco di urlare ma con il risultato di soffocare sotto l acqua.
Sbatto le mani e i piedi sul vetro della capsula sperando che si rompa, ma niente.
Affogo.
Vedo tutto a puntini neri.
Poi buio totale.

Mi sveglio. Tutto intorno a me è buio. Sono sola, silenzio totale. All improvviso la stanza inizia a muoversi e a traballare
Alle mie orecchie arriva un rumore stridente di metallo e ingranaggi.
Si accende una piccola lucina rossa tanto luminosa quanto basta per farmi capire dove mi trovo. È un ascensore pieno di scatoloni, buste e gabbie per cinghiali e galline.
Erano tenuti insieme da del nastro adesivo con su scritta la parola "W. I. C. K. E. D".
L ascensore accelera sempre di più e io faccio fatica a respirare e a stare in piedi per la pressione esercitata e la velocità dell ascensore.
Alzo la testa e vedo sopra di me una grande botola.
L ascensore vi si avvicina sempre di più... È sempre più vicino.
'Mi schianterò' penso poi ad un tratto tutto si ferma e ricomincia il silenzio.
Dopo qualche minuto, che a me sembrano ore, la botola si apre facendo entrare tanta di quella luce da accecarmi anche con gli occhiali da sole.
Aspetta cosa sono gli occhiali da sole? Non ricordo più.
Chi sono io?
Come mi chiamo?
Alzo la testa, dolorante e intontita, e vedo sopra di me un mucchio di ragazzi che mi guardano con aria incredula.
Li sento mormorare e parlottare tra di loro.
Ragazzo 1="cosa ci fa una ragazza"
Ragazzo 2=" la prima ragazza nella radura"
Ragazzo 3="fate silenzio caspio e tirate fuori dalla scatola questa pive"

Maze Runner: Una vita nel labirintoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora