Maze Runner: Una vita nel labirinto

La Spia

Uscimmo tutti dai nostri nascondigli e ci dirigemmo verso il corpo di un dolente morto.
Presi un coltello e provai ad aprire il dolente in 2 ma, non ebbi il coraggio di farlo, quindi lo fece Minho.
Tirò fuori da quell ammasso gelatinoso la chiave per la porta.
Poi si girò verso di me e mi chiese
M="e con questa cosa dobbiamo farci? "
V=" dobbiamo aprire quella dannatissima porta"
A quel punto, un dolente apparentemente morto dietro di me, mosse velocemente una zampa metallica con una siringa, verso di me,ma Minho mi si mise davanti e, il dolente lo punse.
Da dietro un albero uscì Caterina, sempre con quello sguardo da snob rincaspiata.
Feci per andare da Minho ma, un acuto squarciatimpani mi trapassò la testa e tutto il corpo non rispondeva a nessuno dei miei impulsi.
Caterina si avvicinò sempre di più a me rigirando qualcosa tra le mani.
Non capii subito cosa fosse ma lo capii quando, con quel coltello mi trapassò il petto con l intento di mirare al cuore.
V="AAAAA"
Urlai ma non molto perché l adrenalina che avevo in corpo aveva attutito il dolore della ferita.
C="sogni d'oro puttanella ruba fidanzati. Ho provato a farti fuori una volta ma non c e l ho fatta ma ora completerò il mio lavoro. "
Mentre mi parlava affondata sempre di più il coltello nella mia pelle.
V=" T-tu sei... Sei u-una spia... D - ella W. I. C. K. E. D. "
C=" Hai colto nel segno rincaspiata di una ragazzina. Ancora non lo hai capito? Ava Page ti vuole morta"
V="N-Newt a-aiu.... "
N=" VERONICA"
Sentii Newt gridare il mio nome e spingere via Caterina da me.
Poi ripresi mobilità in tutto il corpo e il buio mi portò con sé nelle sue viscere.
L ultima cosa che sentii e vidi era Minho che giaceva quasi esanime con gli occhi che mi fissavano da cui iniziarono a cadere delle lacrime amare di dolore e Newt che mi poggiò la testa sulle sue ginocchia carezzandomi e dicendomi che sarebbe andato tutto bene e che non dovevo mollare perché ero una ragazza forte.
La cosa che mi fece più male fu il bacio che mi diede.
Forse l ultimo della mia vita.