Pazzi d'amore

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Le giornate in campagna proseguivano piene di serenità e momenti familiari.
Cris, non avendo più la responsabilità della gestione del Club, riusciva a passare molto più tempo sia con Lucy che con le sue sorelle e ogni momento passato insieme era una vera benedizione.
Quel giorno aveva deciso di portarle con sé al ruscello che circondava tutta la tenuta e, nonostante le loro rimostranze, cercava in tutti i modi di convincerle a fare un
bagno.
“Non nuoteremo mai in questo ruscello, Cris” sua moglie lo aveva guardato quasi scandalizzata e cercava di tenere il più lontano dalla riva delle impazienti Mindy ed
Elizabeth.
Completamente immerso nell'acqua limpida e fresca aveva sorriso a sua moglie e le aveva detto ridendo:
“E' magnifico, Lucy. Non troverai acqua più limpida in tutta l'Inghilterra”
Uno sguardo a Johanna e vide che anche lei aveva voglia di tuffarsi. Voglia di divertirsi.
Non era più la ragazza piena di responsabilità e preoccupazioni che aveva conosciuto il giorno della morte del padre.
Adesso era una giovane donna pronta a spiccare il volo, con i lunghi ricci che volavano selvaggi attorno a lei e gli occhi luminosi. E anche la tristezza che l'aveva colpita durante il viaggio sembrava essere sparita.
“Non so nuotare” gli aveva quasi sussurrato Lucy con le guance rosse dalla vergogna.
“Neanche noi sappiamo nuotare” aveva risposto sconfitta Johanna che continuava a guardare desiderosa l'acqua limpida.
Come sconfitto si era allungato sulla riva ed era uscito dall'acqua.
La vista del corpo muscoloso del marito completamente nudo, tranne per un paio di pantaloni che fungevano da costume, aveva provocato un tremito in Lucy che cercava in tutti i modi di non arrossire e di distogliere lo sguardo.
Erano sposati da mesi, conosceva ogni più piccola parte del suo corpo, eppure il suo desiderio per lui non accennava ad attenuarsi.
Ogni volta che lo vedeva arrossiva come una scolaretta e sentiva ogni parte del proprio corpo tendersi verso di lui, come alla disperata ricerca di un contatto.
Qualcosa dentro il suo cuore le diceva che tutta quell'eccitazione non sarebbe mai passata.
Quel continuo ricercarsi non sarebbe mai cessato.
“Nuotare non fa parte dell'educazione delle ragazze della nobiltà? Che peccato” aveva detto loro ridendo forte.
“Che peccato” gli aveva fatto il verso la piccola Mindy avvicinandosi sempre di più a lui.
Era quasi certo che la sorellina non sapesse neanche cosa significassero quelle parole ma adorava ripetere tutte le parole nuove che sentiva e lo aveva scoperto a sue spese,
pensò sorridendole, quando Mindy aveva ripetuto orgogliosa una delle imprecazioni che lui era solito dire.
Da quell'esperienza aveva imparato che doveva stare molto attento a quello che diceva quando le sue piccole orecchie ascoltavano.
Avrebbe tanto voluto abbracciarla e bearsi della vista del suo visino dolce ma non poteva.
Lucy non l'avrebbe mai perdonato se avesse bagnato il vestitino nuovo che indossava.
“Lucy dovete imparare a nuotare” aveva detto incrociando lo sguardo di sua moglie.
“Dobbiamo?” gli aveva chiesto sua moglie con le sopracciglia, lunghe e bionde, corrugate e lo sguardo vigile sull'acqua.
“Se accidentalmente qualcuna di voi cadesse nell'acqua? Se Mindy giocasse qui vicino e finisse in acqua? Se nostro figlio finisse in acqua? Non sapendo nuotare potrebbe essere una tragedia” adesso non sembrava avere più tanta voglia di scherzare e il suo tono era serio e irremovibile: “E nessuna di voi potrebbe aiutarli”
Con uno sguardo titubante e preoccupato Lucy guardò tutte e tre le ragazze.
Il pensiero di non riuscire a salvarle se mai si fosse presentata la tragica occasione le faceva mancare l'aria.
“La tenuta è troppo vicina al ruscello per permettervi di non imparare a nuotare. Non metterò in pericolo te o le ragazze. O nostro figlio” continuò Cris fissandola i suoi occhi neri e profondi, capaci di affascinare e convincere: “Fidati di me”
Forse fu la paura di perdere una delle ragazze in quell'acqua così limpida e pacifica, forse fu la tentazione immergersi in quella fonte così pura o forse fu il tono disperato in cui suo marito le chiese di fidarsi di lui.
Ogni giorno lui le dimostrava quanto fosse speciale e quanto tenesse a lei.
E lei non poteva certo deluderlo non fidandosi di lui.
“Che cosa dovremmo indossare?” chiese e il sorriso che illuminò il volto di suo marito scaldò il suo cuore e diminuì la sua preoccupazione.
La lezione di nuoto si rilevò divertente e a tratti rilassante.
In alcuni punti del ruscello l'acqua non era molto alta e riuscivano a toccare tutti, tranne la piccola Mindy, e Cris insegnò a ognuna di loro come stare a galla e dei piccoli rudimenti per imparare a nuotare.
Quando le ragazze iniziarono a rincorrersi e a giocare con l'acqua Cris nuotò piano fino a raggiungere Lucy che stava appoggiata alla riva.
Lei indossava una semplice sottoveste bianca che metteva in risalto tutte le sue forme e con l'acqua era diventata così trasparente che Cris sentì la passione montargli dentro.
Riusciva a intravedere i suoi capezzoli rosa e turgidi e il ventre dolcemente
arrotondato.
Solo l'acqua gelida del ruscello smorzò un po' della sua eccitazione.
Si allungò lentamente verso di lei e la strinse tra le braccia muscolose.
Lucy gli sorrise con gli occhi e avvicinandosi a lui gli sussurrò sulla pelle sudata del collo:
“Le ragazze ci vedranno”
“No, loro stanno giocando” e dopo avere lanciato uno sguardo veloce alle sorelle si avvicinò ancora e strinse forte il suo corpo a sé.
Ogni centimetro della loro pelle era a contatto, gambe contro gambe, il sangue che scorreva veloce nelle loro vene e il respiro affrettato che scuoteva il petto di Lucy.
Le sue mani corsero a posarsi sulle sue dolci protuberanze e dei gemiti incontrollati le sfuggirono dalle labbra. Solo un sottile strato d'acqua a separarli.
Depositò piccoli baci su tutto il suo viso e dietro le sue orecchie. Le parole di Cris sussurrate all'orecchio e le carezze delle sue mani esperte provocarono in Lucy deliziosi tremori lungo tutto il corpo:
“Ti ho già detto che sei bellissima?” e mentre lei rideva le baciò tutto il viso: “Bellissimo il tuo piccolo naso” e scendendo verso le guance: “Bellissimo il tuo
rossore” e mentre lei chiudeva gli occhi e sentiva il desiderio risvegliare ogni più piccola parte del suo corpo: “Bellissimi i tuoi occhi blu” e le baciò le palpebre chiuse.
“Bellissimo il tuo collo morbido e profumato” e le sue labbra fecero razzia della morbidezza del suo collo, lasciandola totalmente senza fiato mentre le sue mani giocavano con l'orlo della sua sottoveste.
La passione stava crescendo in Lucy, a ogni bacio e carezza delle sue mani grandi e calde, e un fiotto caldo scese giù lungo le sue gambe.
Poi Cris si allontanò da lei, così improvvisamente che il suo corpo ne avvertì immediatamente la mancanza e si tese verso di lui in un bisogno quasi disperato.
Anche lui dovette accorgersi della passione che infiamma il suo corpo perché guardandola con i suoi profondi occhi scuri le disse con un sorriso furbo:
“Così bella che non vedo l'ora che venga la notte.” e dopo averle dato un ultimo e passionale bacio sulle sue labbra schiuse se ne andò.
Lasciandola sola e con il suo sapore sulle labbra.

Il Diavolo e la LuceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora