Ieri mi sono svegliata alle 5.30
Mi sono preparata e in 30 minuti ero fuori casa.
Ammetto di essermi quasi persa per andare ai magazzini generali di Milano: non ci andavo da due anni, e non ricordavo niente di quella zona.
6.30 del mattino: mi siedo davanti la discoteca con davanti solo due ragazze, che avevano il
Vip pass.Il posto in transenna era assicurato.
Fino alle 8.00 la fila era abbastanza ristretta, eravamo massimo 15 persone, poi dalle 9.00 in poi la situazione sembrava degenerata: arrivavano gruppi di persone ogni minuto, era assurdo.
Ho conosciuto un sacco di persone in fila: e udite udite... ho incrociato il mio ex (si dai Alessandro quello famoso😂) e la sua ragazza.
Non lo ho cagati per tutta la mattina, facevo finta di non vederli perché pensavo che la mia unica reazione se ci avessi parlato sarebbe stato un grande e forte pugno sul naso.
Intorno alle 13.00 Nicolas è venuto a farmi compagnia, è stato dolcissimo, è rimasto fino alle 18.40 circa.
Siamo stati tutto il tempo abbracciati, io stavo morendo di sonno e lui chiedeva se volessi appoggiarmi a lui per riposare un po'; ho rifiutato solo perché quando dormo sembro un camionista.
Non nel senso che russo, per l'amor di Dio.
Dico solo che non sono fine e delicata, mi muovo un sacco e assumo posizioni strane, e considerando che la mia era una stanchezza che ancora poteva solo peggiorare, la situazione sarebbe stata quella.
Greta ha avuto un attacco di panico,
scusa Greta se ne parlo qui, cercherò di omettere i particolari.Una ragazza in coda l'ha fatta alzare e respirare, grazie a Dio c'era lei che sapeva cosa fare perché sarei andata in panico pure io, non sono né abituata né tantomeno so come muovermi in situazioni del genere.
Alla fine abbiamo passeggiato un po' finché non si è calmata.
È arrivato Emanuele, che non vedevo oramai da un mesetto se non di più, e poco dopo è arrivata Gaia.
Io e Nicolas ci siamo guardati sperando non succedesse nulla di negativo, dato che stando con noi anche lui era a conoscenza dei vari problemi tra questi due individui.
Alla fine non è successo nulla di che, perlomeno non davanti a noi.
Quello che succede tra loro non mi interessa e francamente non deve centrare con nessun altro.
Non hanno 2 anni, i loro problemi se lo devono risolvere da soli senza rompere i coglioni agli altri.
Tornando alla coda: ho conosciuto un sacco di persone simpatiche, altre le ho semplicemente ritrovate perché le avevo conosciute ad altri concerti. Una ragazza invece, quella davanti a me alle 6.30 del mattino, la seguivo da tempo su instagram; è stato carino vedersi dal vivo.
Poi è davvero una bella ragazza, e aspetto fisico a parte, ha una risata troppo contagiosa, mi sono trovata un sacco bene con lei.
Verso le 17.30 ho tipo perso di vista Greta per un attimo, poi mi hanno detto che era infondo alla fila a parlare con una sua amica, così ci siamo avvicinati,
Simpaticissima sia lei (non mi ricordo il suo nome), che il fidanzato (nemmeno il suo mi ricordo aiuto).
Sono venuti davanti con noi per chiacchierare, delle ragazze russe cercavano di parlarci ma nessuno le capiva, hanno utilizzato google traduttore.
'Dobbiamo ritirare il biglietto e non sappiamo dove metterci, possiamo stare davanti con voi?'
Le abbiamo risposto che non c'erano problemi, mi hanno regalato un plettro di Jack Fowler, le ho tipo pianto addosso ma ok.
La ragazza bionda, amica di Greta, non ricordo perché ma ha chiesto a me e a Nicolas se stavamo insieme, o qualcosa del genere.
Mi sono girata a guardarlo "ah boh chiedi a lui"
"Tanto non te lo dico"Sto stronzo.
Ore 17.50
Abbracciata a Nicolas, mi bacia "comunque si"Lo guardo con espressione da -cosa?-
"Stiamo insieme"Vi giuro mi hanno messo più agitazione quelle sue parole che il fatto di sapere che avrei visto gli Sleeping With Sirens in meno di 3 ore.
Come vi ho anticipato, alle 18.40 è andato via
(Pft ci siamo rivisti sotto casa mia al mio rientro ahahah)Tutti si sono alzati in piedi, le ragazze in fila con me si sono incazzate con le fantomatiche russe in quanto avevano già ritirato il biglietto e sarebbero dovute tornare indietro.
Mi stavano tirando in mezzo di brutto, continuavano a dire "lei mi ha detto che posso stare qui" indicandomi, si peccato che non pensavo volessero sorpassare la fila in generale, non cercare di farmi sentire in colpa ciccia.
Ore 19.20 aprono i cancelli.
Mi dirigo al palco perdendo inevitabilmente tutta la compagnia, indovinate con chi mi ritrovo in transenna? Alessandro e la sua ragazza.
Madonna ***** ma con 400 persone che c'erano loro dovevo avere a fianco?!
Abbiamo parlato abbastanza tranquillamente nonostante tutto, non ho rotto il naso a nessuno dei due.
Le band di apertura quest'anno sono state davvero brave; non le conoscevo ma sarò felice di iniziare ad ascoltare, soprattutto la prima, ho anche la foto col chitarrista e col, credo, bassista e batterista. (Le foto le metto nel capitolo dopo)
Appena entrati gli sws c'è stato il delirio, urla assordanti, la cassa affianco al mio orecchio destro peggiorava solo la cosa, manate che partivano per salutare con la convinzione che uno di loro veda proprio te.
Ma anche questo è il bello dei concerti: la convinzione di aver avuto un mini contatto visivo con uno di loro.
Ho pianto un sacco, mi ha fatto strano non aver nessuno da abbracciare a questo concerto, che si trattasse di un ragazzo o di un amica, perché come già detto, avevo perso il gruppo.
La fortuna ha comunque girato dalla mia parte ieri: Nick, il chitarrista, si è chinato dalla nostra parte del palco, e mi ha dato un plettro che custodisco gelosamente.
Sono rivista a prenderne un altro, e l'ho regalato a Greta appena l'ho beccata all'uscita.
È stato davvero un gran bel concerto, divertente e, a tratti, strano.
Foto al prossimo capitolo

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DEAR DIARY
General Fictionquesto libro non ha bisogno di descrizioni; leggete e basta.