La teoria del caos

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La teoria del caos recita che se una farfalla sbatte le ali nel momento giusto, dall'altra parte del mondo si provoca un tornado.

Molti la conosceranno, o perlomeno ne avranno sentito parlare se hanno visto il famoso, deprimente e straziante
'13 reasons why'

Io credo che circa quattro giorni fa una farfalla abbia sbattuto le ali nel famigerato "momento giusto", perché io sento che dentro di me si sia creato il caos.

È assurdo, senza fondamenta, ma c'è.

In questi ultimi giorni sto dormendo poco e male, non ho voglia di truccarmi, non ho voglia di vestirmi bene, anche se sono obbligata per via del lavoro che sto intraprendendo, e che spero che sia il mio un domani.

Non ho voglia di parlare con nessuno, né tantomeno di vedere qualcuno.
Mi obbligo a farlo perché altrimenti cadrei nell'abisso di solitudine e disperazione sul quale sono in procinto di finirci da tempo.

Forse ci sono già caduta svariate volte, non so come, non so perché ma non ho mai toccato il fondo e sono sempre riuscita a risalire da sola.

Ma io lo sento che ora come ora, da sola non sono capace di fare nulla.

Voglio convincermi del fatto che da sola posso spaccare il mondo, voglio convincermi che da sola io possa infrangere tutti i muri che mi si parano davanti, che io possa oltrepassare tutti i fossi, che io possa rialzarmi ancora.

Ma in cuor mio so che non è così.

Ho ricominciato a parlare con un amico ultimamente... non so nemmeno io come definirlo. Ci conosciamo da 4 anni e non ci siamo mai visti, perché lui è di Napoli.

Se la sfiga si decidesse ad andare in vacanza per qualche mese, quest'estate riusciremo a incontrarci, finalmente.

Francesco è irrimediabilmente -per fortuna- diventato il mio migliore amico a tutti gli effetti.

Mi sta accanto in qualsiasi momento, ha deciso di mettere da parte i suoi scheletri per occuparsi dei miei, almeno finché non avrò la forza mentale, e forse fisica, di riprendermeli.

'Se serve a farti star bene ci penso io. Tu non riesci a portare questo peso? Lo farò io per te'

Mi ha detto ieri. Non posso negare che dopo giorni passati con una monoespressione suo volto, mi abbia fatto abbozzare un sorriso.

Ho rivisto Gaia venerdì, dopo svariate discussioni. Non posso dire di odiarla, anche lei coi suoi alti e bassi ha sempre tentato di starmi vicina, nonostante il mio continuo allontanarmi. Diciamo che forse sbaglia il modo, ecco, ma forse se ne accorgerà da sola.

'Oggi ho la stessa voglia di vivere di Hannah Baker'

Questa frase la ripeto in loop da quasi una settimana.

"Come va?" "Va"

Era tempo che non mi sentivo così apatica ma al contempo così distrutta moralmente.

Credo di poter ridurre il tutto all'ultima batosta con Alessandro, il ragazzo di, credo, un paio di capitoli fa.

La verità è che nemmeno io so la ragione di questo mio stato d'animo, ma ora come ora, vorrei buttarmici in quel famoso abisso, e sdraiarmi sul fondo; perché si sa che una volta toccato il fondo, se tutto va bene, puoi solo risalire.

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