Capitolo 10

1.2K 61 0
                                    

Ciao a tutti! Da quanto tempo! Finalmente sono riuscita a scrivere questo capitolo dopo un lunghissimo ritardo, un po' perché nei mesi precedenti mi mancava l'ispirazione, un po' per lo studio e un po' anche per il lavoro.
L'altro giorno la rileggevo e tutte le idee che avevo in testa si sono materializzate nella scrittura di questo capitolo, che spero voi potiate apprezzare.
Pian piano, sta diventando tutto più nitido nella mia testa e questo mi aiuterà tanto nella scrittura di questa storia.
Fatemi sapere che ne pensate del capitolo, della storia, dei personaggi.
Mi aiuterete tantissimo.
Un bacio grande e buona lettura a tutti!

                                      ****

Quella mattina per Grace era cominciata davvero presto, sentiva già il peso della giornata che stava trascorrendo, nonostante fosse iniziata solo da qualche ora.
In quel momento era intenta a rispondere a vari messaggi, tra cui alcune scocciature del padre.
Considerava stimolante occuparsi, in maniera saltuaria, delle faccende riguardanti suo padre, le davano l'impressione di potergli dimostrare fiducia e potere.

«Spero di non averla fatta aspettare abbastanza.» esordì il presidente Agnelli, facendo ritornare alla realtà la ragazza che si era persa tra i suoi pensieri.

«Ho lavorato, nel frattempo.
Non mi ha fatto perdere tempo.» sorrise Grace conservando il suo IPhone nella tasca della giacca.

«Ci sono novità?» domandò speranzoso Andrea, sedendosi sull'enorme poltrona.

«Importanti novità.
Ho modo di credere che un certo Daniele Girardi sia un potenziale sospettato e durante la cena in villa ha compiuto gesti che mi hanno destabilizzata.
Vuole guardare i filmati che ho registrato?» chiese la bionda, tirando fuori il Mac dalla preziosa custodia.

Andrea annuì senza aggiungere altro, in cuor suo sapeva benissimo che la famiglia Girardi non godesse di una buona reputazione e cominciò a pensare quanto potesse essere reale il loro coinvolgimento nell'affaire.

Dopo aver guardato i video incriminati, il presidente si alzò dalla sua inseparabile poltrona, che gli regalava un aspetto piuttosto austero e cominciò a camminare avanti e dietro per la stanza, pensando ad una soluzione più facile.

«Che mi consiglia di fare?
Non posso insospettirli.»

«Non credo che la soluzione giusta sia quella di  allontanarli immediatamente dalla società.
Bisogna smascherarli, metterli nella condizione di dover scappare per non farsi scoprire.
I filmati che le ho mostrato sono illegali e in un tribunale questo andrebbe a nostro sfavore.» spiegò con un certo fervore la ragazza.

Era abituata a situazioni del genere, sapeva benissimo quanto fosse importante non farsi prendere dalla foga di smascherare tutti.
Doveva procedere per gradi, cercare delle prove che fossero inconfutabili per poterne uscire vincitrice, soprattutto in un tribunale.

«Ha ragione.
Dovrei proporgli un nuovo affare, devo creare rapporti più intimi con tutta la famiglia.» continuò il presidente, cercando di esporre le proprie idee.

«Per i rapporti intimi con la famiglia sono d'accordo, per il nuovo affare un po' meno.
Si ricordi che non dobbiamo insospettirli.»

«L'affare potrebbe essere una buona idea, potrebbero sentirsi più considerati e di conseguenza c'è più possibilità che abbassino la guardia.» propose ancora una volta Andrea, cercando l'appoggio della ragazza.

«Per il momento cerchi di intraprendere rapporti più solidi con la famiglia, poi penseremo al resto.» disse Grace con tono risoluto mentre si alzava dalla sedia e stringeva la mano del suo "titolare".

«Ah, quasi dimenticavo di dirle che è avvenuto un episodio alquanto spiacevole che mi riguarda con il signor Daniele Girardi.
È stato un mio errore di valutazione e ho già capito come risolvere la questione.» continuò la ragazza, cercando di convincere il presidente a fidarsi ciecamente del suo operato.
Agnelli capii al volo la ragazza e con un sorriso appena accennato, la ringraziò per il lavoro svolto in così poco tempo.

«Mi fido di lei.»

                                     *****

Uscendo dall'ufficio, Grace incrociò lo sguardo di vari giocatori che salutò con un semplice cenno della mano, nel frattempo cercava disperatamente suo cugino per poter finalmente tornare al suo lavoro "ufficiale" e dimenticare i due giorni infernali.
Trovò Chase intento a parlare con uno dei giocatori, che ricordò si chiamasse Paulo grazie alle schede che aveva ricevuto dal presidente Andrea.

«Possiamo andare?» domandò al cugino, questa volta con tono più gentile forse anche per la stanchezza accumulata.

«Okay, ha preso una botta in testa.
Ci vediamo hermano!» Chase salutò con una pacca sulla spalla il suo nuovo amico e si diresse verso Grace che era già fuori, intenta a fumarsi una sigaretta.

«Da quando sei così gentile con me?» domandò sarcastico Chase quando raggiunse la ragazza.

«Da quando mi devi aiutare a risolvere una situazione.» rispose Grace senza troppi giri di parole.

«Non ti sto già aiutando abbastanza con questa situazione?» domandò indicando la struttura della Juventus.

«No. Ti stai solamente facendo nuovi amici.
E comunque non parlo solo di questa situazione, lo sai bene.»

«Di ciò che è successo ieri sera?»

L'episodio che aveva coinvolto Grace la sera precedente era stato tremendamente duro da accettare.
Non le era possibile scatenare l'inferno come al suo solito, anche per via del lavoro che stava svolgendo con la società di Agnelli ma aveva già programmato tutto per far sì che Girardi la pagasse.
Lo faceva per lei, per la sua famiglia e per tutte le donne che subivano quel genere di maltrattamento.
Nel frattempo però, era impensabile che si facesse vedere debole e mortificata agli occhi degli altri come invece, lo era realmente perché sapeva benissimo quanto la gente godesse nel vederla così.
Pensava che la sua forza fosse proprio quella.
Ma forse, sbagliava di grosso.

«Che hai intenzione di fare questa volta per sistemare il casino?» domandò Chase, riassestando il flusso dei pensieri della cugina.

«Agnelli e Girardi stringeranno rapporti e nelle varie occasioni in cui ci sarò, non farò sospettare di essere una loro alleata.» rispose Grace mentre camminava avanti e dietro per smorzare la tensione.

«Beh, questo non è molto difficile. Ufficialmente non sei una loro impiegata.» spiegò Chase allargando le braccia.

«Non ho mai avuto rapporti con gli Agnelli e dopo quell'incontro spiacevole potrebbero insospettirsi e mandare tutto all'aria, non posso permetterlo.»

«E quindi?»

«Quindi la mia idea è quella far credere a Bernardeschi di voler stare con lui, così potrò fingermi una di quelle fidanzate "modello" dei calciatori e non far insospettire nessuno.»

«Assolutamente no. Te lo vieto.
Non è giusto, Grace!
Stai usando una persona solamente per i tuoi scopi e per far accrescere il tuo ego.» urlò il cugino, fregandosene delle conseguenze di quel gesto. Non gli importava più nulla.

«Non voglio usare nessuno, voglio solo risolvere questa situazione senza che nessuno si faccia del male.
Con Bernardeschi sarò cauta e cercherò di non sbilanciarmi troppo.
Chase, ti prometto che non gli farò del male.
È un bravo ragazzo e di certo, non se lo merita ma lui è l'unico che mi guarda in un certo modo e questo renderà il tutto più vero agli occhi degli altri.» spiegò la bionda con gli occhi lucidi.

In realtà, era sincera.
Non avrebbe voluto scegliere Federico, perché dopo averla aiutata si era mostrato in modo totalmente genuino e non si sarebbe mai permessa di ricambiare quel gesto carino, facendo la stronza.
Ma d'altra parte, era l'unico per cui provava un'attrazione fisica e mentale e ciò era sicuramente ricambiato.

«Non fargli del male. È già pazzo di te.» concluse, facendola entrare in macchina.

END GAME // Federico Bernardeschi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora