Capitolo 22

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Cortina quella mattina di metà inverno era così silenziosa da far paura, Grace era seduta con le gambe strette al petto sul patio di legno e si godeva il meraviglioso panorama di tutto il paese.
Erano le cinque del mattino e sembrava quasi che tutto il piccolo paese fosse ancora dormiente, a differenza sua che non aveva chiuso occhio tutta la notte; aveva mentito per l'ennesima volta all'unico uomo che avesse mai amato e anche se si parlava di una storia cominciata da poco tempo, era quasi certa si trattasse dell'uomo della sua vita.
Innumerevoli erano le chiamate che aveva ricevuto quella notte, infiniti i messaggi che Federico le aveva inviato ma nemmeno ad uno di questi aveva risposto, cercando di placare in qualche modo le sue preoccupazioni.
Sapeva che stesse sbagliando tutto ma non riusciva ad immaginarsi senza di lui e il raccontare tutta la verità avrebbe causato un marasma irrisolvibile.

"Veronica mi aveva detto che non avrei dovuto fidarmi di te e forse aveva davvero ragione.
Non puoi sparire così, senza darmi una fottuta spiegazione. E non dirmi che si tratta di lavoro perché sono tutte cazzate." così recitava uno di quei messaggi vocali di Federico che le aveva inviato durante la notte, a cui Grace aveva risposto solamente con qualche lacrima che lui non avrebbe sicuramente potuto intercettare.
Che doveva rispondergli? "Sono a Cortina a farmi un weekend con l'uomo che ha cercato di abusare di me, solo perché sono una cretina che accetta lavori impossibili". Non le avrebbe mai creduto e di certo non poteva dargli torto.

«Niente sonno?» domandò Girardi con voce leggermente assonnata raggiungendo la ragazza sul patio. Grace scosse la testa e continuò a guardare il paesaggio che si ergeva dinanzi ai suoi occhi.
«Bernardeschi è un uomo fortunato, ha un diamante tra le mani.» continuò, accarezzando la spalla di Grace che si scostò immediatamente.
«Come fai a saperlo? Nessuno sa della nostra storia.»
«Posso dire di avere molto poteri e soprattutto non credo di essere un cretino e mi dispiace quando gli altri pensino che io lo sia.»
«Allora perché hai accettato di venire qui? Sapevi di essere tratto in inganno e sei venuto comunque.»
Grace si era appena alzata e aveva digitato velocemente il numero di suo cugino Chase, che si era diretto lì in caso di emergenza. Sperava non si fosse addormentato e che non la abbandonasse proprio in quel momento.
«Sai, sei proprio prevedibile come tutte le donne.
Pensavo fossi diversa ma in realtà sei peggio delle altre, avresti potuto sognare in grande con un uomo come me al tuo fianco e invece ti sei innamorata di un semplice calciatore.
E poi sai perché ho accettato di venire qui?! Proprio per godermi questa scena.» rispose Girardi con il suo solito sorrisetto sarcastico.
«Di che scena parli?» domandò avvicinandosi alla figura di quell'uomo, che se fosse stato legale l'omicidio avrebbe ucciso con le sue stesse mani.
«Beh, l'esatta scena in cui ti informo che il tuo caro Bernardeschi sa già tutto della nostra fuga romantica, di quanto tu sia felice nell'essere qui con me, di quanto sia stato bello far l'amore tutta la notte davanti al camino e tante cose che potrai chiedere direttamente a lui.» disse l'uomo, prendendo Grace dai fianchi cercando con tutta la forza di trascinarla dentro per portarla in camera da letto.
Grace era paralizzata e non riusciva a muovere nemmeno un muscolo del suo corpo, sentiva solamente le sue lacrime scendere copiosamente e il suo cuore che batteva all'impazzata.
Federico era stato informato di tutto e aveva "conosciuto" la versione più ignobile di tutta quella storia; voleva solo scappare da lui per raccontargli la verità e alleviare in minima parte tutta la sua sofferenza, che era certa stesse provando.

«Almeno ora però, cerca di pagare il disturbo.» disse l'uomo, dopo averla buttata sul letto e le toglieva il vestitino intimo che indossava.
Fortunatamente in quel momento Chase entrò nello chalet e allontanò il corpo di Girardi da quello di suo cugina che era totalmente inerme, privo di ogni emozione negativa.

«Stai lontano da lei o ti uccido!» minacciò Chase mentre prendeva in braccio Grace e cercava di coprirla con un lenzuolo.
«Esci fuori di qui, subito!» continuò urlando.
Girardi non perse tempo e recuperò tutte le sue cose mentre sorrideva malefico, sapeva di essere riuscito nel suo intento di aver rovinato la vita di quella donna che non era mai riuscita a soddisfare le sue esigenze. Un vero colpo basso per uno come lui.

«Grazie -sussurrò Grace tra le lacrime, quando sentii il rumore della porta che si chiudeva- Ho rovinato tutto, non mi vorrà più vedere.»

«Ho chiamato Fede e gli ho detto che sotto c'è una situazione particolare e che non deve credere a tutto ciò che gli ha detto Girardi, era affranto e sconvolto ma sono certo che capirà perché sono convinto che ti ami più di qualsiasi altra cosa al mondo.» disse Chase mentre baciava la fronte di sua cugina, che non aveva mai visto così fragile come in quel momento.

«Voglio andare da lui, ho bisogno di parlargli.
Deve sapere che non ci ho fatto l'amore, che non è successo nulla di quello che gli ha raccontato quel maledetto.» disse Grace, piangendo come una disperata mentre cercava di alzarsi e di recuperare i suoi vestiti.

«Grace, calmati.
Ora Fede è troppo sconvolto per vederti, ha bisogno del suo tempo e tu devi concederglielo proprio perché lo ami. Fidati di me, si risolverà tutto.»

Vi ho fatto aspettare così tanto?
Ecco a voi il capitolo 💣 di questa storia che è quasi giunta al termine, non so ancora quanti capitoli ci saranno con certezza ma siamo quasi agli sgoccioli ma non pensate di certo che vi abbandonerò perché per voi ho in serbo una piccola sorpresina, forse chi mi segue su IG (fedeberna33_) ne sa qualcosa.
Anzi, molto probabilmente lo annuncerò nel tardo pomeriggio, per cui seguitemi lì per tutte le novità e gli aggiornamenti.
Spero vi sia piaciuto e fatemi sperare cosa ne pensate con un like o un commento. Mi fa sempre piacere!
Un abbraccio e alla prossima. ☺️❤️

END GAME // Federico Bernardeschi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora