2 - Complicato

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Andrea è stato la mia prima volta.
Con lui ho conosciuto l'amore, la famosa sensazione delle farfalle nello stomaco, ho sentito per la prima volta il cuore battere all'impazzata e, per la prima volta, l'ho sentito rompersi in mille pezzi. 
Ero piccola, inesperta e terribilmente ingenua, a differenza sua che nonostante i pochi anni in più che ha, era fin troppo esperto, anche se decisamente più immaturo.
Ci siamo conosciuti una sera di luglio, io ero con le solite amiche nel parcheggio del cinema e mentre parlavamo e ridevamo del più e del meno lui si fermò davanti a noi in sella ad uno scooter nero con l'aria di un playboy da quattro soldi.
Restammo tutte immobili aspettando che dicesse qualcosa, pensando che fosse uno dei tanti che voleva fare un po' il cretino.
Ci guardò per qualche secondo una ad una dall'alto in basso e poi esclamò quasi sogghignando
<<nulla di che>>
Senza nemmeno darci modo di controbattere andò via lasciandoci sconcertate
<<Oh oh ragazze, ci è appena passato davanti Brad Pitt>>
Azzardò Monica con tono di sarcasmo e tutte scoppiammo in una risatina isterica.
Quella sera bevemmo più di una birra e, dato che l'alcool non l'ho mai retto benissimo, mi ritrovai in poco tempo a barcollare da sola dopo aver perso di vista le ragazze.
Sentivo la testa pesante e avevo la vista offuscata, vidi una panchina e cercai di raggiungerla provando a non cadere.
Inciampai un paio di volte in quei maledetti tacchi a spillo fin quando non centrai il mio obiettivo. Mi sedetti su quella panchina, che nonostante il caldo di luglio, a contatto con le mie gambe scoperte dalla minigonna di jeans, era gelida.
Mi sforzavo di ricordare dove mi trovavo e dove erano finite le mie amiche quando improvvisamente qualcuno mi toccò la spalla.
Diventai rossa appena incrociai il suo viso e sono quasi certa che l'alcool non c'entrava nulla.
<<Ti hanno abbandonata>> disse con un tono che mi fece sorridere, ma allo stesso modo mi infastidì.
<<Sono io che mi sono allontanata>>
<<Non è conveniente girare da sola in questo stato>> continuò a parlarmi con la stessa espressione da figo
<<Sto benissimo>> feci per alzarmi senza grossi risultati e cadetti di nuovo sulle mie natiche.
Andrea con calma fece il giro della panchina e si sedette di fianco a me, guardò attentamente ogni singola parte del mio corpo per poi soffermarsi al viso e subito dopo ai capelli, prese a giocare con una ciocca e non so perché non lo fermai.
Di solito odio quando un estraneo mi tocca e odio, soprattutto, che mi tocchino i capelli.
<<Quindi?>> sorrise e io non potei fare a meno di ricambiare, aveva un sorriso perfetto, quasi fosse dipinto
<<Cosa?>> 
Scosse la testa <<Io sono Andrea>>
<<Sarah>> sussurrai
Mi sorrise ancora e ancora e ancora e io avrei voluto che non smettesse mai.
Ricordo solo che continuammo a fissarci per qualche minuto, fin quando non venimmo sorpresi da Isa. La mia migliore amica mi ammonì prima con lo sguardo e poi con le parole <<ma ti sei rincoglionita? Ti stiamo cercando da quaranta minuti>> tuonò furiosa.
La guardai interdetta e lei posò lo sguardo prima su Andrea e poi verso Monica <<c'è Brad Pitt>> entrambe scoppiarono in una risata stizzita.
Andrea sorrise, ma non rispose. Mi guardò e non feci nemmeno in tempo a dirgli '"ciao" che Isa mi aveva già trascinato via, sento ancora il suo sguardo fermo sulla mia schiena mentre mi allontano.

I giorni seguenti trascorsero tranquilli tra la scuola, la palestra e le amiche. Andrea mi era tornato in mente qualche volta, ma non lo avevo più rivisto. Non conoscevo nulla di lui e tanto meno il suo cognome, quindi anche cercarlo sui social fu inutile.
Quando le mie amiche mi fecero domande su quella sera fui evasiva e finsi disinteresse, ma quel viso era un'immagine presente nella mia mente e sicuramente avrei voluto rivederlo, almeno per capire se l'agitazione di quella sera fosse dovuta alla sbronza o alla sua vicinanza.

Il sabato successivo ci recammo di nuovo al cinema, ma non lo vidi e, ancora una volta, mi lasciai coinvolgere dalla compagnia e dalle risate. Non potevo immaginare il vortice di sensazioni che mi avrebbe pervaso da lì a poco.

UN CUORE PER DUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora