<<Dovrebbe esserci tutto>> mi rivolgo a Laika sedendomi accanto a lei sul letto. Sento di essere esausta psicologicamente, faccio quasi fatica a realizzare quello che mi sta accadendo. Tra poche ore sarò seduta a bordo di un aereo, mettendo un punto definitivo a tutta questa storia, l'epilogo che non avrei mai immaginato, una strada che negli ultimi mesi non avrei mai pensato d intraprendere, fino a qualche giorno fa.
Da quarantott'ore non faccio altro che provare a cacciare via dalla mente il ricordo delle due persone che amo di più prendersi a pugni e la cosa che più mi logora è essere la causa di tutto questo. Provo a pensare che ormai è tutto finito, ho preso una decisione definitiva e non tornerò indietro.
<<Sarah>> Isa entra in camera con uno scatolone lasciandomi perplessa <<sono in ritardo, lo so>> sbuffa.
<<Che hai portato?>> le chiedo incuriosita avvicinandomi a lei.
<<Vestiti>> esorde appoggiandolo sul pavimento <<avrai bisogno di essere alla moda laggiù>>
Scoppio a ridere guardando la sua aria convinta <<ho tutto quello che mi serve, ho già chiuso la valigia>> ruoto gli occhi.
<<Mi stai spezzando il cuore>> mi fa il broncio.
<<Dai su, prometto che al mio ritorno avrai una borsa stupenda da aggiungere alla tua collezione>> le sorrido placando la sua collera e in un attimo la trovo abbracciata a me come un koala.
<<Mi mancherai così tanto>>
<<Non essere sciocca, tornerò presto>>
Si allontana lentamente da me accarezzandomi i capelli <<senti volevo dirti che ho parlato con Andrea>> afferma a fatica.
<<Isa>>
<<Dovevo Sarah, stava talmente male che non sono riuscita a mentirgli. Non potevo far finta di nulla>>
<<Ne abbiamo già parlato>> corrugo la fronte per la disapprovazione.
<<Mi ha promesso che non farà nulla di stupido>> mi rassicura.
<<Non sarebbe da Andrea>> faccio spallucce.
<<Non è che infondo stai sperando che venga a fermarti?>> dice con tono malizioso.
<<Non è che infondo ci stai sperando tu?>> ironizzo.
Alza gli occhi al cielo <<dai vieni qui>> mi abbraccia ancora <<sei sicura di questa scelta?>>
Annuisco <<è la scelta giusta>> le sorrido provando a trasmetterle la sicurezza che decanto, anche se in realtà ho una paura pazzesca.
<<Lo spero tanto, piccolina. Meriti di essere felice>> la sento commuoversi.
<<Starò bene, vedrai>>
Il clacson di un'auto attira la nostra attenzione e mi avvicino frettolosamente alla finestra
<<E' arrivato>> esulto quasi euforica o, forse, spaventata.
<<Andiamo allora>> Isa fa per uscire dalla camera prendendo prima tra le braccia Laika che fa un sbadiglio.
<<Isa>> la fermo.
<<Cosa?>> chiede stranita.
<<Monica mi ha detto che hai incontrato Paolo>> azzardo.
<<È così>> fa la vaga sotto il mio sguardo curioso che la esorta a raccontarmi tutto <<mi sono sentita mancare>> ammette sincera <<non supererò mai quel dolore>>
<<Tutto si supera>> la rassicuro <<guarda me>>
Scoppia a ridere <<tu non sei un esempio da prendere>>
<<Non posso darti torto>> faccio spallucce <<vi siete parlati?>>
<<No, non gliene ho dato il tempo. Sono scappata via non appena l'ho visto avvicinarsi>>
<<Capisco>>
<<Finalmente tornerà a New York e potrò essere libera di andare in giro senza il rischio di incontrarlo>> alza gli occhi al cielo.
<<Tu sai che prima o poi lo affronterai, vero?>>
<<Non ho più nulla da dirgli>> sbuffa aprendo la porta.
<<Aspetta, riprendi la scatola>> le dico indicandola.
<<No>> risponde secca <<me la ridarai quando torni>>
Prendo la valigia e la seguo giù nel salotto.
<<Ti ho preparato una merenda per il viaggio>> mamma si avvicina a me con un sacchetto.
<<Mamma, ci daranno del cibo sull'aereo>>
<<Allora mangerai in macchina>> esclama con il tono di chi non accetta obiezioni.
<<Va bene>>
<<Vieni qui>> sento il suo abbraccio più intenso del solito mentre guardo Monica e Nicolas alle sue spalle.
Per fortuna che ho salutato ieri il resto della famiglia.
<<Papà non è riuscito a liberarsi da lavoro e Alessia è partita per le vacanze>>
<<Lo so mamma>> le dico provando a liberarmi dalla presa.
<<La mia bambina è diventata una donna>> singhiozza.
<<Mamma per favore>> alzo gli occhi al cielo.
<<Hai ragione, hai ragione. La smetto. Mi mancherai tanto>> mi abbraccia ancora.
<<Tornerò presto, mamma>> mi libero ancora una volta dalla sua presa e mi dirigo verso Monica.
<<Divertiti>> mi abbraccia forte <<e prenditi cura di te>>
<<Promesso>> le sussurro.
Anche Nicolas mi abbraccia e mi lascia un bacio sulla testa <<chiamami per qualsiasi cosa>> puntualizza.
Isa mi porge Laika che sembrava non aspettare altro che venire tra le mie braccia.
<<Sei pronta per la nostra prima avventura insieme?>> le lascio un bacio sulla testolina e mi dirigo verso la porta, lasciando alle spalle i miei affetti.
<<Ci vediamo presto>> esclamo lanciando un enorme sorriso e raggiungendo l'auto ferma di fronte casa.
Metto la valigia nel portabagagli e faccio per entrare quando altre due auto si fermano a pochi metri da me. Le riconosco subito, forse mi aspettavo anche che accadesse.
Andrea scende dall'auto parcheggiata davanti seguito da Simone dietro di lui. Si scambiano un'occhiata poi entrambi puntano verso di me. Resto immobile fin quando non sono ormai entrambi a pochi passi. Li guardo negli occhi, me li godo per gli ultimi istanti poi sospiro e mi faccio coraggio <<lasciatemi andare>> li blocco soffermando i miei occhi prima su Simone e poi su Andrea <<per favore>>
Andrea si incupisce, fa un altro passo verso di me poi si blocca. Simone fa per parlare, senza successo.
Entro nell'auto che parte un attimo dopo e a poco a poco l'immagine di Andrea e Simone svanisce.<<Pronta per conoscere la Grande Mela?>> Paolo mi rivolge un sorriso.
<<Prontissima>> ricambio il sorriso.
Guardo fuori dal finestrino, le foglie verdi degli alberi mi distraggono dal ricordo di Simone deluso e amareggiato quando gli ho parlato della mia decisione. Dopo che Andrea è andato via, ho ammesso di avergli dato una risposta affrettata, presa dalla foga del momento, ma in realtà non ero per nulla convinta. Non ce l'ho fatta a ricominciare quella storia, non riuscivo a stare con lui ignorando i miei sentimenti per Andrea e non potevo tornare con quest'ultimo ignorando la sofferenza che mi ha causato. Nonostante l'amore che provo per loro, se pur in modo completamente differente, dovevo smetterla di dipendere dalla loro presenza.New York è la scelta migliore, forse l'unica che mi restava, ma ne sono entusiasta. E' un'opportunità di lavoro che solo un pazzo poteva rifiutare e l'occasione giusta per riprendere in mano la mia vita, di ricominciare da me. E per quanto il pensiero di allontanarmi dalla mia famiglia e dalle mie amiche mi spaventi, il desiderio di allontanarmi dalla mia vecchia vita è troppo grande. Sento che questo epilogo non è altro che l'inizio di una storia ancora più intensa.
Questa non sarà la storia di un cuore diviso, sarà la storia di un cuore che recupera uno ad uno i suoi frammenti e rinasce, più forte, più maturo, più consapevole. Sarà la mia storia. La storia della mia rinascita.
STAI LEGGENDO
UN CUORE PER DUE
RomanceQuando il passato torna invadente ad occupare la nostra vita si hanno due possibilità: o lo si ignora, o lasciamo che si faccia spazio nel presente. Un susseguirsi di vicende, tra flashback e ritorni dal passato, ma anche un intenso, inaspettato e c...