A giugno di cinque anni fa, circa un mese prima che conoscessi Andrea, per il mio quindicesimo compleanno, i miei genitori decisero di portarci tutti in vacanza a Gallipoli per una settimana. Io e Isa vivevamo ormai da mesi in simbiosi e chiesi ai miei di far venire anche lei, non avrei passato il compleanno che desideravo senza la mia migliore amica.
Alessia e Leonardo, all'epoca solo fidanzati, vennero ben volentieri mentre Nicolas avrebbe preferito restare in città con i suoi amici. Da qualche mese aveva raggiunto la maggiore età e voleva godersi l'estate con la sua prima macchina, ma non poteva proprio mancare al mio compleanno. Era possessivo e geloso, l'argomento "ragazzi" era assolutamente vietato in sua presenza. Non prendeva in nessun modo in considerazione che la sua piccola sorellina potesse già interessarsi a qualche stupido, insignificante e perverso ragazzo con gli ormoni impazziti. Sapevo già che mi avrebbe tenuta d'occhio per tutta la vacanza, ma non mi importava. I ragazzi non mi interessavano, volevo solo divertirmi e ballare fino all'alba.Se solo avessi immaginato cosa sarebbe successo il mese dopo
La villetta che avevano preso in affitto i miei era esattamente come me l'avevano descritta, pareti bianche, ampio giardino e a due passi dal mare, di notte si sentiva il suono delle onde dalle camere da letto.
La sera stessa del nostro arrivo partecipammo a un party in spiaggia organizzato da uno dei lidi più in voga del momento. Io ed Isa eravamo elettrizzate all'idea e ci agghindammo alla meglio per riuscire a dimostrare qualche anno in più. Indossammo lo stesso outfit, vestitino bianco lungo fino a sopra alle ginocchia, sandali in argento e orecchini grandi come lampadari. Per me tentare di sembrare più grande fu un'impresa abbastanza fallimentare, dimostravo a mala pena gli anni che avevo, Isa invece, aveva dei lineamenti e un corpo ben più definiti, così da sembrare almeno diciottenne.
La spiaggia era piena di gente, c'erano alcool e fumo in ogni angolo e le persone ancora lucide potevano contarsi sulle dita di una mano. Nicolas ci accompagnò sotto richiesta di mio padre, ma c'erano molte ragazze che poteva rimorchiare, così ci liberammo ben presto della sua presenza.
Si avvicinarono molti ragazzi a noi quella sera, soprattutto per conoscere Isa, ma non mi dispiaceva affatto.
In particolare, uno di loro attirò la sua attenzione, Paolo. Un metro e ottantacinque, colori mediterranei e la battuta sempre pronta. Ci presentò il suo gruppo di amici e amiche e tentava in tutti i modi di conquistare l'interesse di Isa. Le sue battute erano abbastanza banali e i suoi modi di fare, a mio parere, lasciavano un bel po' a desiderare, eppure, a Isa piaceva. Eccome se le piaceva. Mentre facevamo conoscenza in questo nuovo gruppo vedemmo una moretta farsi strada tra la folla ridendo a crepapelle. La sua sbornia era evidente lontano un miglio.
<<Paolo!>> gridò, ma era lui troppo impegnato a pavoneggiarsi con Isa.
La ragazza si avvicinò ancora di più a noi e quando mi fu evidente quello che stava per accadere, non feci in tempo ad avvisarlo. Lo tirò per un braccio e nello strattonarlo gli rovesciò l'intero contenuto del bicchiere sulla camicia bianca. Paolo divenne paonazzo ed io non potei fare a meno di scoppiare in una sonora risata, insieme a quella della ragazza e di tutto il gruppo, Isa tentava invano di trattenerla per non creargli ulteriore imbarazzo.Oh Dio grazie, gli ha tolto un po' di spocchia
<<Monica! Ma che cazzo fai?!>> le urlò provando goffamente a ripulirsi con le mani.
<<Mi dispiace fratellino, non l'ho fatto apposta>> rispose mentre continuava a ridere senza freno.
Guardai Monica compiaciuta mentre si presentava a me ed Isa. Fu amore a prima vista, capimmo subito che sarebbe diventata una di noi.
Paolo andò a ripulirsi la camicia ed io ringraziai ancora una volta Dio di averci mandato Monica a liberarci di quella piattola.
La sera stessa venimmo a sapere che Paolo, Monica e i loro amici avevano preso in affitto una villa proprio a due passi dalla nostra, ma soprattutto che abitavano a pochissimi chilometri di distanza da Castel di Sabbia, la nostra città.
Isa e Paolo trascorsero l'intera vacanza a flirtare ed io fui ben felice di passare le mie giornate con Monica, più ci conoscevamo più ci rendevano conto di quanti numerosi erano i nostri punti in comune, la lettura, i concerti, i picnic, la primavera, l'amore per gli animali. Giorno dopo giorno eravamo sempre più unite, sempre più complici, ben presto non potremmo fare più a meno l'una dell'altra.
Già da quella vacanza notai l'effetto che aveva Nicolas su Monica, ma lui la vedeva come una bambina ed io mi divertivo a prenderla in giro. Quando era presente mio fratello, diventava ancora più goffa di quanto non lo fosse già abitualmente e si spegneva totalmente la sua loquacità.
Festeggiai il mio compleanno, oltre che con la mia famiglia, anche con il nuovo gruppo di amici. Organizzammo un falò sulla spiaggia, indossai un vestitino azzurro e Isa e Monica furono felici di aggiustarmi i capelli e il trucco. Mia madre aveva passato l'intero pomeriggio a preparare la mia torta preferita, mia sorella Alessia aveva comprato le bibite e Leonardo e Nicolas hanno raccolto legna per due giorni. Tutti a loro modo mi avevano messa al centro di tutto ed io mi sentivo la più fortunata del mondo. Nicolas si era fatto degli amici e si erano uniti a noi anche loro, da festicciola intima e in famiglia si era passati a un mega falò con quasi trenta persone. Anche se buon parte delle persone che c'erano lì erano poco più che degli estranei per me, mi sentivo perfettamente a mio agio. Credo sia stato una delle feste di compleanno più belle della mia vita, avevo solo quindici anni e non mi mancava nulla, non avevo bisogno di nient'altro.
Durante quella festa, spiccò come non mai la personalità di Nicolas. E' sempre stato super egocentrico e per fare una buona impressione non doveva nemmeno impegnarsi molto, lo adoravano tutti. In particolare, Monica lo guardava incantata e, anche se non l'avrebbe mai ammesso, so per certo che quella sera si era agghindata solo per lui. Nicolas era gentile con lei, come con tutte le mie amiche, è l'unico ragazzo che conosco a non aver mai guardato Isa in modo malizioso. Le vedeva come delle bambine perché considerava anche me tale, anche se gli anni di differenza erano solo tre.Una volta tornate in città, Isa e Paolo iniziarono una vera e propria relazione che finì qualche mese dopo con il cuore della mia migliore amica spezzato e con un biglietto per New York di sola andata per lui. Aveva vinto una borsa di studio con la sua università e un'opportunità del genere non si poteva di certo rifiutare, soprattutto quando l'interesse per la tua ragazza è poco più che inesistente.
Non mi è mai piaciuto il modo in cui la trattava, strafottente, disinteressato, superficiale e perfino Monica la metteva in guardia, ma quando Isa si metteva in testa una cosa, o meglio qualcuno, non c'era verso di farla ragionare. Fortunatamente, qualche tempo dopo è arrivato Luca e finalmente è rinsavita.
Anche Monica ha avuto le sue storie, più o meno serie data la priorità che dà alla sua libertà. Scommetto che rinuncerebbe a tutti i ragazzi del mondo per un biglietto aereo verso una qualsiasi destinazione del mondo che la porti lontano dalle nostre piccole città. Mi ha sempre manifestato il suo desiderio di trasferirsi altrove e sono quasi certa che, dopo la laurea, sarà la prima cosa che farà. Invidio il suo spirito di adattamento e la sua predisposizione nell'essere una cittadina del mondo. L'unica cosa che ha in comune con suo fratello Paolo credo sia proprio questa.Eppure, nonostante sappia quanto è legata alla sua libertà, adesso devo occuparmi della sua relazione con Nicolas, devo provare a mediare, a farli riconciliare. Ma prima voglio scoprire tutti i dettagli di questa assurda vicenda, non riesco a spiegarmi come possa essere iniziato tutto, Nicolas non ha mai mostrato interesse per le ragazze più piccole, anche se devo ammettere che ad oggi lei si dimostra molto più matura di lui.
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UN CUORE PER DUE
RomanceQuando il passato torna invadente ad occupare la nostra vita si hanno due possibilità: o lo si ignora, o lasciamo che si faccia spazio nel presente. Un susseguirsi di vicende, tra flashback e ritorni dal passato, ma anche un intenso, inaspettato e c...