Il Destino della Lupa Divina

Capitolo 5✔️

Pov. Luna

La sveglia di oggi sembra ancor più assordante degli altri giorni, oltre a questo devo alzarmi se voglio che questo giorno speciale cominci bene.

Oggi posso dire ufficialmente che sono maggiorenne, tra lasciando il fatto che viva da sola e sia già indipendente ma diciotto anni si compiono solo una volta nella vita.

Stropiccio i occhi per abituarmi alla debole luce solare del mattino, mi preparo mentalmente e mi alzo.

Forse è per il mio compleanno, ma mi sento diversa, come se in questi anni sono stata rinchiusa dentro un forziere ed ad un giorno all'altro mi sono liberata.

Una volta uscita dal bagno, faccio le freccine francesi e mi trucco, solitamente non lo faccio ma per oggi faccio un eccezione.
Non voglio avere tutta la fabbrica di Kiko sulla faccia quindi opto per una semplice linea di eye-liner e del mascara risaldando i miei occhi chiari.
Mi vesto con dei pantaloni strappati assieme ad una maglia aderente bianca con sopra una camicetta a quadretti visto che le temperatura non sono ancora freddissime.

Non cosa cosa sia successo ma oggi la sfiga mi ha abbandonato e non devo portare uno zaino iper mega pesante infatti ho le prime due ore di palestra, qualche ora buca e il resto verifiche.

La felicità che avevo si tramuta subito in ansia, l'ultima volta che sono stata nel garage non è stata una bella esperienza...
Magicamente il lupo di ieri è scomparso ma ci sono chiazze di sangue...saranno mie?
Ragazza tu ti fai troppe paranoie, semplicemente ieri hai mangiato cibo scaduto e ti sei immaginata tutto.
Giuro che sembrava così reale.
Continua a sognare io mi dileguo che è meglio.

Un piccolo flashback attraversa nella mia mente, quando ho sbattuto contro il muro.
Istintivamente porta una mano dietro alla testa ma non sembra che ci siano ferite, come se non fosse mai successo...

Salgo sulla moto continuando ad essere pensierosa rischiando più volte di fare un incidente ma alla fine riesco ad arrivare sana e salva.

Neanche il tempo di scendere, una chioma castana bionda mi arriva addosso stritolandosi come se non ci vedessimo da anni.

-AUGURI! Oggi la mia migliore amica compie diciotto anni- mi urla all'orecchio rischiando di farmi diventare più sorda.

Solitamente la sua voce non era così alza, mi sorprendo del fatto che la gente non si sia girata dalla nostra parte.
Forse è solo un impressione...

-Grazie, ora staccati per favore che non respiro- ci stacchiamo e ridiamo a caso

Ci avviamo per andare nell'aula dove si tiene le nostre lezioni, ma, come una traccia che mi attraversa il cranio il suono assordante della campanella mi fa portare le mani d'istinto all'altezza delle orecchie. Cercando un modo vano di silenziare il rumore strillante.

La tortura termina per mia fortuna, sembrava non finire più. La cosa preoccupante erano le mie orecchie, le sentivo ancora tappate come quando stai troppo tempo sott'acqua. Per alcuni minuti rimango stordita ma mi riprendo non appena due occhi blu mi compaiono davanti.
Jack è davanti a me più bello che mai
Ma...lo sai che lo hai conosciuto ieri vero?
Si e allora? Non mi può piacere una persona?

Entriamo in classe dopo che il silenzio era diventato imbarazzante, c'ero io a fissare lui e lui me. Nessun suono, neanche una parola, solo la comunicazione attraverso lo sguardo.

La prof ci consegna le verifiche che dobbiamo fare.

Me la cavo in matematica, adoro le equazioni, i numeri, come ti fa azionare il cervello, i calcoli, i ragionamenti è davvero soddisfacente quando ti risulta un operazione.
Finisco in poco tempo a differenza di Jack, non so neanche perchè ma automaticamente la mia testa si è girata nella sua direzione non appena ho finito.
Lui in questo momento sta torturando il secchione della classe, ma non ha capito che lui è muto come un pesce anche se usi la forza.