CAP. 8: La festa

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Non era il genere di feste a cui Sara era solita partecipare. Alcuni amici di Kole erano intenti a grigliare la carne mentre altri portavano birre. C'era un clima sereno. Le donne indossavano abiti leggeri e semplici e non chiffon e cappellini stravaganti. Fu felice di aver scelto l'abbigliamento giusto. Aveva un abito bianco che le lasciava scoperte le spalle e delle roselline  rosse impreziosivano la sua mise. Era sicura di aver visto uno sguardo di fuoco negli occhi di Kole mentre scendeva le scale di casa, ma forse se l'era immaginato. Gli uomini ridevano spensierati godendosi le loro famiglie. Un gruppo country animava la serata. Kole le chiese di ballare con lui. Non conosceva questa musica, ma la spensieratezza e la contagiosa allegria la fecero accettare. Le strinse la vita e la portò in mezzo alla sala. Tutti si girarono a guardarli, lei fu colta dall'imbarazzo ma solo per un attimo. Si perse in quegli occhi color ghiaccio, come era accaduto al party dai Woodville. Era certa che lui riuscisse a sentire i  battiti del suo cuore, che aveva deciso di martellare come un tamburo. E sia, se fosse morta in quel momento se ne sarebbe andata con un senso di gioia come mai aveva provato. Le sembrò di volare tanto si sentiva leggera. Inalò a pieni polmoni il respiro caldo di lui. Avvicinò la sua guancia a Kole e sorrise sentendosi pizzicare il viso dalla leggera barba di lui. Non si accorse che la musica era cessata fino a quando non sentì Kole soffiarle nell'orecchio "Mi concederai anche il prossimo ballo?" Che figuraccia. Si sedettero in mezzo a delle persone che, inizialmente, si sentivano in imbarazzo non sapendo se darle del lei o chiamarla Lady. Decise di rompere il ghiaccio e disse che la festa era davvero molto bella ed il cibo era squisito. A metà serata Sara aveva parlato con tutti e sembrava conoscesse quelle persone da sempre. Era bellissimo, si sentiva una farfalla. Era felice di aver scelto di partecipare alla festa invece di restare in casa ed continuare ad arrabbiarsi per la telefonata che avev

a ricevuto dal nonno.  Si girò e vide Kole che la fissava, gli sorrise e lui ricambiò. Oddio adesso poteva dire che aveva conosciuto una divinità. Si soffermò sulle sue labbra morbide e sensuali tutte da baciare e su un'impercettibile fossetta che si formava sul suo viso. Forse si era attardata a fantasticare sulle labbra di Kole perché il suo non era più un sorriso, ma una risata. Il problema che, secondo Sara, anche quella era calda e sensuale. In suo soccorso venne la moglie di Luke, il tuttofare di Kole che portava una torta immensa. Le chiese di aiutarla a tagliarla e servirla alle persone. "Non è come la torta di mia mamma, questa è commestibile". Kole sembrò averle letto nel pensiero perché le fece l'occhiolino e le sussurrò "Quella era la migliore di tutte". Luke si avvinò e le chiese un ballo. Sara accettò ma anticipatamente si scusò con lui perché sicuramente gli avrebbe pestato un piede. Le chiese come si erano conosciuti lei ed il suo capo. Inutile dire che dal primo all'ultimo amico di Kole era curioso da morire. Parlò di un party a casa di amici di suo nonno a cui lei aveva partecipato ed in quell'occasione le fosse stato presentato Kole, amico del figlio dei padroni di casa. Omise ovviamente il patto tra lei e Kole. Disse che si erano frequentati e piaciuti ed aveva accettato la sua proposta di matrimonio. Fu Luke a pestarle il piede tanto rimase allibito dalla frase "proposta di matrimonio". "Quando? E la data? Celebrerete qui in Texas o in Inghilterra?" era un fiume in piena. Sara rise, rise come mai aveva fatto in 27 anni di vita, talmente tanto di cuore le scesero persino due lacrime. Non riusciva a smettere per via della faccia buffa di Luke. "Okay, perfetto adesso ci guardano tutti!"  Tornarono al tavolo, non fece in tempo a sedersi che... "il capo si sposa!" annunciò un emozionato Luke.  Fu un coro di "Felicitazioni, viva gli sposi, wow",  pacche sulle spalle di Kole ed ovviamente "Perché ce l'hai tenuto nascosto?". Kole guardò i suoi amici e rispose che avrebbe presto annunciato il nostro matrimonio. Avevo fatto la frittata. 

Lady SaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora