Chapter 12

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Odiavo assolutamente il modo in cui stava andando tutta questa storia. Sembrava fossi un magnete della sfortuna o un disastro ambulante. O probabilmente entrambi. Sospirai nello sconforto mentre guardavo dietro di me ancora una volta.

Da quando avevo trovato il misterioso bigliettino nel mio bagno, la paranoia aveva preso il sopravvento sulla miglior parte di me. Dovevo essere sempre sicura che fossi da sola la maggior parte del tempo, anche quando ero in camera mia. Se ero sola in casa, sempre mi guardavo dietro le spalle quando camminavo o controllavo che tutte le tende fossero ben chiuse.

Entrambi i branchi dello Stone Pack e del Crescent Pack si erano organizzati al meglio per tenermi al sicuro, anche con turni di guardia notturni. Weston non aveva dormito per molto tempo sul mio divano prima di dichiarare a gran voce che avrei dovuto trasferirmi da lui. Storsi il naso a questo commento ma risposi con un apatico "Sì, andiamo"

Vi starete chiedendo perché non ho denunciato tutto questo alla polizia. Non è molto favorevole che una ragazza si rivolga alle autorità sostenendo che un licantropo voglia assassinarla. In più vi starete chiedendo anche perché non abbiamo fatto la spia a Stacy con gli Esperti. Ebbene, a parte la collanina non abbiamo le prove che possa essere stata certamente lei. Ovviamente lei era più vicina di quanto noi potessimo pensare.

Un sospiro rilasciai, soltanto uno, quando realizzai che stessi entrando come una normale adolescente. Il solito schiamazzo e le risate prima dell'entrata rimbombarono nell'atrio. Con mio grande sollievo, osservai che nessuno mi guardava sospettoso, a parte chi sempre ti squadrava dall'alto al basso. I combina guai e chi usava sostanze stupefacenti.

Mi incamminai nel corridoio del mio armadietto, raggiungendolo e girando la piccola manopola arrugginita della combinazione. Grugnii frustata quando ella non si aprì. Calpestai i piedi a terra, come una bambina capricciosa, ignorando sguardi fissi e divertiti rivolti a me. Stavo già avendo un'orribile settimana ed anche le più piccole cose mi facevano irritare.

Un braccio sorpassò le mie spalle, colpendo forte e ritmicamente l'armadietto tre volte. Miracolosamente, si aprì lentamente, cigolando come ricordavo. Mi girai e mi ritrovai di fronte la faccia di Jarred.

"Grazie" gli dissi con un piccolo sorriso "Buon giorno"

Jarred si appoggiò all'armadietto. Guardandolo meglio, potei notare i suoi occhi marroni circondati da profonde occhiaie. Le sue spalle erano poggiate come se fosse già esausto.

"Buon gior-" sbadigliò rumorosamente, socchiudendo gli occhi e scosse la testa per svegliarsi il più possibile. "Buon giorno Danny"

Lasciai un sospiro e osservai il pavimento. "Guarda, penso che intanto voi ragazze potreste smettere di pattugliare la notte. Non è più successo niente di importante. In più non ho nessuna intenzione di essere un peso per voi. Avete senz'altro qualcosa di più importante da fare"

"Danny, non sei un peso" replicò Jarred, svegliatosi all'improvviso "Non c'è niente di più importante della sicurezza della mia migliore amica. È il nostro lavoro di licantropi dare protezione alle persone. L'avremmo fatto in qualunque caso. Da quando prendiamo parte nel Consiglio degli Esperti, giuriamo questo davanti a tutti. Di non usare mai la nostra natura contro qualcuno di innocente."

"Lo so ma-"

"Non ci sono repliche, signorinella". Quando stavo giusto per ribattere, la campanella suonò e tutti iniziarono a muoversi in direzione delle aule della loro prima ora.

Mi alzai in punta di piedi e baciai la guancia di Jarred. "Grazie mille Jar, sei il fratello che ho sempre desiderato avere"

"Ma tu hai già un fratello"

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