Chapter 13

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"Allora, fatemi capire. Sei in detenzione.... Con Weston?" gli occhi blu di Jane mi guardarono maliziosi. "C'è qualcosa che dovrei sapere?".

Mugolai e mi misi la mano davanti agli occhi irritata "E' solamente un idiota, questo è tutto".

"E per il suo essere idiota, mi hai dato buca? È un insulto allo shopping questo!". Jade batté i piedi a terra, piagnucolando. I suoi lunghi capelli neri le ricadevano sul volto mentre inveiva. "Perché quell'idiota di mio fratello trova sempre un modo per starti vicino ed io no?".

"Non è proprio voluta la faccenda. Ascolta non voglio avere un'altra ora di detenzione". Sospirai e l'abbracciai "Andremo un'altra volta a fare shopping, te lo prometto".

Dopo aver camminato per i vuoti corridoi della scuola, entrai nella classe di Mr. Jenkins. Fulminai il mio compagno di punizione quando lui mi sorrise amichevolmente. Apparentemente, eravamo gli unici due ragazzi a cui oggi avevano dato la detenzione. Come posso essere sempre così fortunata?

Da notare il sarcasmo.

Per essere sicura mi sedetti il più lontano possibile da lui. Lessi le incisioni dei miei compagni sui banchi di legno, impegnandomi a non guardare nella sua direzione.

Weston. Per me era sempre un enorme punto interrogativo.

"Benissimo". Mr. Jenkins richiamò la nostra attenzione battendo le mani. Era comodamente stravaccato sulla cattedra, rilassato, intento a sistemare la sua camicia azzurra a righe bianche. "Devo finire di correggere alcuni test nel mio ufficio. Voi due conoscete le regole di base. Non si mangia, non si salta o sale sui banchi, non si perde tempo a imbrattare il materiale scolastico e soprattutto, per la vostra e in particolare mia salute mentale, non potete parlare".

Weston sbuffò. Lo fissai infastidita, mentre lui evitò il mio sguardo. "Mr. Jenkins, è perfettamente a conoscenza che sarà impossibile" cercò di dissuaderlo il mio compagno di sventure.

"Si, comunque pretendo che almeno ci proviate" replicò il nostro prof.

"Prof, la prego, non mi lasci qui da sola con-" puntai con disgusto Weston "-questo individuo". Tentai la mia occhiata da cucciolo bastonato, allargando un po' i miei verdi occhi e stringendo le labbra, aggrottando le sopracciglia. Mr. J semplicemente mi fece un occhiolino, prima di squadrarmi con un'espressione che rispecchiasse esattamente i suoi pensieri Seriamente? Non funzionerà l'opzione Gatto con gli stivali.

Weston provò a bloccare la sua risata, ma fallì miseramente. Quando finalmente riprese la calma, mi indicò con un sorrisetto dispettoso "Wow, che tipo di faccia era quella? Sembravi una mucca pronta per partorire"

"E tu come sai com'è una mucca in quelle situazioni? Guardi quel tipo di video nel pomeriggio mentre fai altro?" gli risposi con tono da presa in giro.

"Ovviamente, è l'unico essere vivente che ho trovato che ti assomigliasse un minimo" disse senza un minimo di pudore.

Annaspai "Non sono una mucca!"

Sentii la porta della classe sbattere. Mr. Jenkins era letteralmente fuggito da noi.
Che uomo carino e premuroso pensai sono bloccata con uno stupido.... di nuovo! Gemetti di frustrazione per la millesima volta "Hai visto? Povero Mr. Jenkins!"

"Ti piace solo perché la maggior parte delle ragazze della scuola lo trovano sexy" replicò Weston, incrociando le braccia al suo muscoloso e marmoreo petto. Per dirla tutta, il suo sguardo sulla schiena mi faceva sentire bene. In verità, qualsiasi azione che svolgeva aveva questo effetto sul mio corpo. Non era che fosse un dio greco. No. Assolutamente. Era magnificamente mille volte meglio. La mascella squadrata si induriva quando era arrabbiato o concentrato. Gli occhi blu notte risaltavano con i neri capelli perennemente disordinati. Trovai molto difficile non girarmi a fissare il suo torace coperto da solo un misero pezzo di stoffa grigia. Oh, e le sue labbra. Le trovavo belle anche quando dicevano qualche atrocità o si arricciavano in un sorrisetto furbo e presuntuoso.

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