Chapter 9

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Guardai la bestia con orrore mentre mi superava saltandomi abilmente, mandando Silo a terra. Il russo grugnì, probabilmente per il forte impatto. La bestia aveva immobilizzato le sue spalle con le zampe. Tuttavia, Silo continuava a ridacchiare.

Per capirci, io stavo tremando di paura. Pensai stessi sognando. Contemplai quest'idea per una manciata di secondi. Sì, sto sicuramente sognando. Tra non molto sono sicura che mi sveglierò e andrò a scuola come una normale adolescente.

La bestia mi osservò, i suoi profondi occhi blu brillavano divertiti. Come poteva trovare questa situazione divertente? Aveva uno sguardo abbastanza familiare. Mi immersi in quell'oscuro colore prima di realizzare di averli già visti. Erano gli stessi che mi avevano attaccato un mese fa circa.

"Per prima cosa, non stai sognando Danny. Due, calmati un pochino perché sembra tu abbia un bastone infilato nel tuo bellissimo fondoschiena" disse una voce che conoscevo molto bene nella mia testa. La voce di Weston. Benissimo, ora stavo pure diventando pazza visto che nessuno aveva aperto bocca.

"Tu sei pazza. Comunque, stai tranquilla, ti spiegherò tutto dopo" mi ripeté Weston. All'improvviso, una sensazione di calmo benessere mi circondò. Era come essere seduti davanti alla stufa in una fredda notte invernale.

Silo si schiarì la voce, svegliandomi da quel quiete stato in cui ero. Rimasi immobile al mio posto, sotto il controllo della bestia – dell'incantesimo di Weston. "Amico mio, questa non è una lotta equa" iniziò Silo "Io sono depresso, incatenato dalla moltitudine di richieste che la gente vuole che svolga. Sono sicuro che tu sappia le regole che gli Esperti ci hanno tramandato. E non vuoi dar dispiacere a tuo padre, non è vero?"

Si guardarono negli occhi per un tempo che a me parve infinito.

"Certamente, è ovvio. Potresti sempre giustiziarmi per aver minacciato di uccidere questa giovane ragazza. O forse vorresti scoprire chi la vuole morta, non è vero?" finì Silo, ed io rabbrividii.

Ci fu un altro momento di silenzio. Avevo il sospetto che i due si parlassero telepaticamente.

"Faremo un accordo allora. Ritorna nella tua forma umana e sii un vero uomo"

Weston indietreggiò lasciando al nemico il tempo di alzarsi, senza smettere mai di fissarlo negli occhi. Scosse la testa, prima che il suo pelo scomparì dal suo corpo per lasciare spazio ad un'abbronzata e tonica pelle.

"Chi è lui?" chiese Weston stringendo i denti.

"Sei come tuo padre: rude, impaziente ed esigente" sghignazzò Silo.

Lo penso anche io. Che avrà preso da qualcuno. E dopo dice a me che ho un bastone da qualche parte. Ce l'avrà lui ogni giorno! Pensai, alzando gli occhi al cielo.

Ti ho sentito cupcake. Mi rimproverò colui al quale avevo indirizzato il mio pensiero.

"Comunque non ho più tempo per questo. Sono molto dispiaciuto, avrei potuto diventare un uomo ricco" schioccò la lingua il russo e scuotendo la testa incredulo "Grazie alle promesse di Silver Bullet"

"Che diavolo di informazione è questa?" alzò la voce Weston, facendo tremare le finestre del vicolo "E' un uomo o una donna? Come è fatto?"

"Vorrei saperlo anche io. Mi ha spedito il lavoro via email. Ma devo avvisarti: per questo lavoretto mi ha offerto quasi un casinò. È veramente determinato ad ucciderla. Prima che la polizia arrivi, ragazzi, penso che dovremo salutarci qui. Mi domando ancora perché si sia concentrato così tanto con un'umana, ma per me non è nient'altro che business" concluse Silo, mentre i suoi passi echeggiavano nell'aria.

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