#8 Baciando un segreto.

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-Cosa vuoi che mi succeda in bagno Albus?? Ci vado da solo stai tranquillo Albus. Ecco cosa succede quando devo stare tranquillo con te Malfoy. - Al è davvero furioso. Ha le gunce tutte rosse e gli occhi che mandano scintille, mentre con una pinzetta mi leva i pezzi di vetro che mi sono rimasti conficcati nella pelle. Zacharias se l'è data a gambe appena ha visto la faccia di Al, quel codardo.
-Ahi! Fai più piano!- gli dico mentre sento la mano bruciarmi.
Lui mi fulmina e giuro che se fosse stato un incantesimo, sarei già morto stecchito.
-Ora ti lamenti pure?!- bercia con un tono che non promette nulla di buono. Mi faccio piccolo piccolo, mentre lui continua a medicarmi. Ha la testa china sulla mia mano sporca di sangue ormai secco e toglie con scrupolosa attenzione ogni scheggia che mi è rimasta conficcata addosso. Mi mordo il labbro per impedirmi di emettere un altro verso di dolore. Albus c'è sempre stato per me, in ogni momento in cui sono stato male, non potrei immaginarmi un futuro senza lui al mio fianco, per me è l'unica vera costante della mia vita, a parte i miei genitori, ed è per questo che mi sento così in colpa.
-Mi dispiace Al- mormoro incerto.
Albus irrigidisce un attimo le spalle poi alza i suoi occhi verdi nei miei, sono leggermente lucidi ed io trattengo un verso sorpreso.
-Hai idea di cosa ho provato quando ti ho visto cadere da quell'altezza durante la partita di Quiddich di un mese fa?- chiede con voce bassa ma che tocca fino all'ultima corda della mia anima.
-Albus...- provo a controbattere, ma lui mi zittisce all'istante.
-Hai idea di quanto sia stato devastante vederti steso su quel letto, bianco come un cencio e aspettare ogni giorno che ti svegliassi?- mi chiede ancora ed io non riesco a parlare, l'intensità delle sue parole mi lasciano stordito. -Ed oggi ti sento urlare nel bagno, ti chiamo e non mi apri. Quando riesco a scardinare la maledetta porta ti trovo, inginocchiato a terra tra mille schegge di vetro con gli occhi persi chissà dove e la mano che ti sanguina. Non so cosa stia succedendo- i suoi occhi paiono ardere, mentre ancora tiene la mia mano come se temesse che io possa sfuggirgli da un momento all'altro.
-Al mi dispiace. Non volevo farti preoccupare. Non è successo nulla davvero- lo provo a convincere e la mia voce suona falsa alle mie stesse orecchie.
-Ma davvero?! E tirare un pugno ad uno specchio ti sembra nulla?- inveisce assottigliando gli occhi.
Cavolo faccio schifo a mentire. Anzi mi correggo... non riesco a mentire quando a parlare con me è Albus.
-Ho visto Rose baciare Lorcan Scamander- mormoro sperando di convincerlo che è solo per quello che ho rotto lo specchio.
Lui sospira poi torna a posare gli occhi sulla mia mano e toglie le ultime schegge di vetro, mormora qualcosa con la bacchetta in pugno, un incantesimo curativo suppongo. Poi mi toglie i residui di sangue e mi fascia la mano con un unguento, lo fa in un completo silenzio. Io continuo ad osservarlo e mi ritrovo spiazzato da quanto gli voglio bene. Albus come  Rose ha sempre fatto parte della mia vita, l'unica differenza è che lui non mi ha mai lasciato.
Ormai credo che non mi rivolgerà più la parola, però non accenna a lasciare la mia mano nemmeno quando ormai il bendaggio è terminato. È in quel momento che ripunta i suoi occhi nei miei, i suoi sono lucidi di lacrime trattenute e a me si stringe il cuore. Non ho mai capito perché Albus fosse stato smistato in Serpeverde, è sempre buono e gentile e dolce non farebbe mai male ad una mosca; non esattamente le caratteristiche giuste per essere un Serpeverde.
-Puoi mentire a tutti, ma non a me- dice guardandomi con due occhi duri come la pietra -Hai idea di cosa significhi vederti stare male giorno dopo giorno? Ti stai distruggendo Scorpius e io... io non so come salvarti. Tu sei come un fratello per me, ma io non riesco ad arrivare lì dove una volta c'era Rose- sussurra poi a voce così bassa che chiunque avrebbe faticato a sentirlo, ma io lo sento benissimo. Quelle parole mi colpiscono come uno schiaffo in pieno viso. Vorrei dirglielo. Vorrei dirgli di quello che vedo quando mi addormento. Vorrei dirgli che ho visto la stessa donna dei miei incubi quel giorno alla partita e vorrei dirgli perché ho rotto lo specchio del bagno. Ma non posso. Potrei metterlo in pericolo e non posso permettermi di perdere Albus. Non posso permettermi di perdere nessuno. Questo è il mio fardello da sopportare, non il loro.

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