#1.1 Ricomincio da te.

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Era praticamente scappata dal Malfoy Manor, con Rose si era materializzata a casa dei Weasley e aveva chiesto il piacere a Molly di potersi occupare di lei per qualche giorno. La suocera aveva acconsentito di buon grado, ma sembrava preoccupata. Hermione aveva liquidato le sue inquietudini con un sorriso ben costruito e tranquillità apparente.
-Ho solo bisogno di prendermi qualche giorno per me- le aveva detto per poi baciarla sulla guancia ringraziandola. Molly non aveva fiatato né protestato, ma sapeva che l'anniversario della morte di Ron si stava avvicinando ed Hermione era sempre triste in quei giorni.
La Ex-Grifondoro salutò Rose stringendola a sé -Mamma starà via per un poco va bene piccolina? Mi mancherai tantissimo- le disse abbracciandola ancora. Rose dal canto suo era contentissima di poter passare del tempo con i nonni e i suoi innumerevoli cugini -Va bene mamma- acconsentì, poi Hermione fece qualche passo indietro e si smaterializzò nel suo appartamento.

Due giorni. Erano già due giorni che rimaneva chiusa in casa, aveva bisogno di stare un poco da sola, di pensare. La realtà nuda e cruda era che stava male per quello che era successo al Malfoy Manor e non voleva che la sua bambina la vedesse così.
Quello era il periodo peggiore dell'anno per lei, l'anniversario dalla morte di Ron sarebbe stata il giorno seguente e in quel periodo Rose stava sempre una settimana dai nonni. Hermione ancora non riusciva ad andarlo a trovare al cimitero e non voleva che sua figlia venisse influenzata dalla sua tristezza; ma ora anche quello che era successo con Draco le aveva fatto andare l'umore sotto le scarpe. Come si era potuta permettere di affezionarsi così in fretta a quell'uomo e a quel piccolo angelo di suo figlio?. Draco le era entrato sotto pelle lentamente, chiacchierata dopo chiacchierata, sorriso dopo sorriso. Quel nuovo Draco Malfoy l'aveva conquistata e per la prima volta, dopo anni, Hermione non si sentiva più sola perché sapeva di poter condividere con lui le difficoltà di essere un genitore che cresce il proprio figlio da solo. Poi quel pomeriggio al Manor era stata così sciocca da farsi trainare dalla curiosità e lui si era chiuso a riccio, tornando ad essere quel Draco Malfoy che ricordava dai suoi anni di scuola. L'aveva chiamata Mezzosangue, di nuovo e questa era, forse, stata la cosa peggiore.
Dovette ammettere a se stessa che però lui aveva davvero esagerato, capiva che potesse essere restio nel parlargli di Astoria, ma perché l'aveva attaccata come se lei volesse ferirlo intenzionalmente?. Erano domande a cui non riusciva a darsi una risposta, e questo proprio non lo sopportava.

Il suono del citofono la distrasse dal flusso dei suoi pensieri; Hermione si alzò dal divano senza alcuna voglia. Si asciugò in fretta una lacrima che era sfuggita alla sua prigione e andò ad aprire la porta. Ginevra Weasley in Potter se ne stava con le mani riparate nelle tasche del cappotto e una sciarpa drappeggiata intorno al collo; i capelli rossi brillanti facevano netto contrasto con la sua pelle diafana e le sorrideva guardandola con i suoi caldi occhi marroni.
-Ciao- la salutò Hermione per poi tornare a sedere sul divano e attaccare, senza alcun pudore, una scatola piena di gelato al cioccolato. Ginny arcuò un sopracciglio poi la raggiunse.
-Hai un aspetto orribile. Tutto bene?- chiese.
Hermione sbuffò, mentre si metteva in bocca un'altra cucchiaiata di gelato
-Tutto bene- confermò guardando davanti a sé.
-Non mi sembra- replicò Ginny con lieve ironia.
Vedendo che l'altra non rispondeva la rossa iniziò a preoccuparsi, si sistemò meglio sul divano, per poi girarsi verso Hermione afferrandole con delicatezza le mani strette in pugni.
-Hermione, cosa è successo?- le chiese con dolcezza.
La ragazza fece un respiro tremante, si morse il labbro, poi girò la testa in modo da guardare Ginny. Quest'ultima si sorprese nel notare gli occhi di lei lucidi e le lacrime scivolare silenziose sulle sue guance. Poi si ricordò dell'anniversario per la morte di Ron e allora tutto le fu più chiaro.
-È per Ron?- le chiese sforzandosi di mantenere la voce ferma.
Hermione annuì -Mi manca terribilmente.- sospirò -ma non è l'unico motivo- continuò con voce spezzata.
Ginny si mise allerta, qualsiasi cosa fosse non doveva essere piacevole.

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