Dio mi aveva creata rude, mi aveva creata forte, aveva scolpito il mio cuore colpo dopo colpo nella pietra, rendendomi tenace e coraggiosa: a lungo avevo creduto che non si potesse cambiare, che non sarei mai stata altro che quello che Lui aveva deciso io dovessi essere. Quanto mi sbagliavo.
Viaggiavamo da quasi due settimane, rigorosamente di notte e per lo più via terra. Volare ci avrebbe risparmiato tempo prezioso di cui non disponevamo, ma ci avrebbe avvicinato ai confini del regno di Dio, rendendogli più facile scovarci. Dovevamo fare attenzione e tenerci nascosti, imbucandoci incorporei su treni, autobus e traghetti.
Se uno di noi due avesse saputo guidare, avremmo rubato un'auto.
Uriel mi stava sempre vicino, tentava di tenere alto il morale per entrambi e risollevare il mio umore nero. Diceva il mio nome con il sorriso a fior di labbra, canticchiava melodie interrompere il silenzio, ma era tutto inutile. La mia mente non era davvero lì con lui: vagava fra recessi impalpabili, cercando ricordi che pensavo di aver dimenticato per sempre.
"Come posso dirtelo senza che tu te ne vada? Come posso dirtelo ed essere sicura mi crederai?"
Avevo provato così tanto, così intensamente, ad essere felice, di godermi quella piccola pace, la compagnia di un vecchio amico e la consapevolezza di non essere più sola. Mi ci ero impegnata così tanto, stringendo i pugni e trattenendo il respiro, che le mie mani sanguinavano e i miei polmoni bruciavano dallo sforzo. Ma dannarmi non serviva a nulla: la mia natura remava contro di me, mirava a farmi fallire; il mio cuore desiderava la sofferenza, rifiutava di liberarmi da quella morsa, lanciando terribili fitte a costato e stomaco.
Non sarei mai stata l'eroina della situazione, sarei rimasta sempre e solo un'umile serva, alla stregua degli inutili esseri umani. Non avrei potuto mescolarmi al genere di Uriel, non avrei più potuto fingere di essere un angelo: quella Beth era morta. Non avrei più brillato, né volato, né camminato sulle acque o goduto delle prelibatezze del Paradiso, perché non avevo più le ali, il loro posto era stato occupato dalla coda.
Sarei rimasta il temibile soldato scelto delle orde infernali, colei che danzava sulle fiamme e le nutriva per tenerle vive, legata a corde che lei stessa aveva stretto alle proprie caviglie. Me l'ero cercata, in un certo qual senso.
"Ascoltami! Ti dirà bugie, ti renderà pazzo."
"No, Lui mi ha detto come torci le menti nel tentativo di romperle! Sei una bugiarda!"
Avrei dovuto essere rude, forte! Ma ero una bambola rotta, utile solo a uno scaffale impolverato. E proprio come una bambola dimenticata, mi mancava il suo tocco, morbido e tenero, pieno d'amore. Se avesse scoperto cos'ero diventata, nel remoto caso in cui Dio non l'avesse plagiato, Michael avrebbe posto l'altra guancia? O mi avrebbe comunque lasciato affogare, cadere da sola, a bruciare per l'eternità senza lui al mio fianco?
"Le tue menzogne ti trascineranno in profondità, e non potrai più risalire."
"No, Padre! Io non ho mentito! Tu stai mentendo!"
Ma alla fine Dio aveva avuto ragione: le menzogne mi avevano trascinato con sé, poco importava che non fossero mie.
Nessuno poteva aiutarmi in quella sofferenza, nemmeno Uriel.
Se non fossi stata conscia di quanto la situazione fosse grave, forse avrei avuto una possibilità, forse avrei avuto ancora speranza; ma che senso aveva perseguire nella fede, in un mondo dove il dolore era all'ordine del giorno, dove tutto era malato? Michael probabilmente era ormai irrecuperabile, probabilmente se mi avesse vista mi avrebbe uccisa, e io non avrei fatto nulla per impedirglielo, perché le mie lacrime erano l'unica cosa a cui sembrassi in grado di dar vita.
Non riuscivo a respirare, non sapevo come sarei stata in grado di vivere sapendo di essere stata abbandonata, di vivere senza di lui.
Dentro di me lo sapevo, e anche Dio lo sapeva.
Non sarei mai stata un'eroina.
Sì, avete tutto il diritto di odiarmi, non aggiorno da mesi e mi spiace un sacco!
Fortunatamente, però, finalmente sono riuscita a riprendere in mano la storia e sto scrivendo gli ultimi capitoli a grande velocità, il che non manca di stupirmi!So che come capitolo è molto corto, ma mi farò perdonare con l'8, che sarà assai più lungo e... particolare. Non spoilero nulla.
Come sempre vi invito a lasciarmi il vostro parere o qualche commento, anche solo un insulto va bene, basta che battiate un colpo per farmi sapere che ci siete. xD
Io vi aspetto tra una settimana con il capitolo ottavo, Requiem for a ghost!Stay tuned!
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Beth out of Hell | ✓
Paranormal/in▪ fèr▪ no/: l'ambito definito dalla pena eterna inflitta dalla giustizia divina (contrapposto a paradiso); l'oltretomba della mitologia classica. Quando le fiamme degli Inferi ti guardano negli occhi e il tradimento è l'unica cosa che tu conosca...