Era sera. Taehyung si trovava a casa del suo capo di lavoro, Jin. Casa sua si trovava proprio all'interno della caffetteria e si accedeva attraverso delle scale dietro al bancone.
Jin aveva preparato il caffé e Taehyung lo accettò molto volentieri. Quest'ultimo portò le sue labbra sul bordo della tazzina.
«Costituisciti.» disse improvvisamente Jin ritrovandosi lo sguardo fermo del castano addosso.
Taehyung posò la tazzina lanciando uno sguardo interrogativo al maggiore.
«Cosa intendi?» chiese con la sua voce roca e calma.
«Non mentire, lo sai. Conosco tua sorella. Mi ha detto tutto.»
«Taehyung..» sussurrò alzandosi e fissando i suoi occhi che continuavano a trasmettere indifferenza.
«..tu sei TATA.» affermò per poi sferrargli un pugno che lo fece cadere al suolo.
«Sei stato lasciato da Jungkook per un malinteso e sei caduto in depressione. Preso dall'ira hai ucciso il fidanzato di tua sorella e da allora è cominciata la tua schizofrenia che ha mandato a puttane la tua sanità mentale.» rivelò Jin guardandolo con aria di compassione.
«Esatto, hai ragione.» rispose egli ridendo energicamente.
«Taehyungie, ti capisco. Capisco il tuo dolore. Ma così facendo non fai altro che rovinare sia la tua vita che quella di altre persone innocenti! Ti prego, fermati!» urlò guardandolo con pietà.
«Mi dispiace. Ma devi costituirti se vuoi pagare i tuoi peccati.» terminò Jin con un ennesimo pugno.
Taehyung cominciò a ridere più forte di prima, gli vennero persino le lacrime agli occhi. Tutto ciò che stava sentendo era divertente e insensato allo stesso tempo.
A quel punto spintonò via Jin da sopra il suo corpo per poi guardarlo con il suo solito sorriso.
«Tu mi capisci? HAHAHAHAH. Capisci il mio dolore? Riesci a percepire tutta la sofferenza che deve sopportare il mio cuore ogni fottuto giorno?! Ogni giorno per me è come se fossi morto, come se la mia esistenza fosse inutile. Spesso la mia gola è dolorante. Provo a nasconderlo, ma non ho voce. In questo fottuto mondo nessuno può capire quanto io stia male. E nemmeno tu!»
Detto ciò, il castano, cominciò a ridacchiare per poi afferrare un coltello dalla cucina avventandosi sul maggiore.
La cucina cominciò a colorarsi di un rosso intenso. E Taehyung, sempre con sguardo indifferente, incise la solita scritta sul braccio del biondo. In seguito cominciò a cancellare, dalla casa e dalla caffetteria, le sue impronte. Poi bruciò i documenti su cui c'era scritto che lui lavorò lì.
Successivamente si diresse fuori dalla caffetteria con il suo solito sguardo impassibile.
«..nessuno può capirmi..»
¥^¥
La la la~
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▼singularity ;; kth•jjk▼
Fanfiction-In cui un'incomprensione fra Jungkook e Taehyung porta quest'ultimo alla distruzione totale. •vĸooĸ|тaeĸooĸ• •тaeнyυng-jυngĸooĸ• •yaoι|вoyхвoy• *** story by: @MartyTaeTae @suntaeshine #3 in psycho #51 in kpop #125 in boyxboy #154 in gay #210 in bts...